Cala il rischio di RICOVERO per il Covid: in aprile finivano in OSPEDALE quasi il 40% dei positivi, ad agosto solo 3 su cento

Un altro dato incoraggiante testimonia che la situazione sanitaria e ospedaliera è sotto controllo. IN forte calo anche il tasso di letalità. Guardiamo i numeri nel dettaglio

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I decessi imputabili all’infezione da Covid-19 sono stabilmente a singola cifra ormai da settimane e i ricoveri sono sostanzialmente stabili, mentre sono in crescita i positivi anche se asintomatici o tali da non richiedere un ricovero. Pubblichiamo questa elaborazione basata sui dati ufficiali che mostra un dato evidente: se ad aprile quasi il 40% dei positivi al Covid finivano in ospedale, ora sono solo il 3%

Cala il rischio di RICOVERO per il Covid: in aprile finivano in OSPEDALE quasi il 40% dei positivi, ad agosto solo 3 su cento

# Meno di 3 positivi su 100 vengono ricoverati

Se l’inversione di tendenza dei “TAP” ovvero il “totale degli attualmente positivi”, sia in Italia che in Lombardia, è in calo costante da fine Aprile, il dato più interessante in realtà un altro: la percentuale dei ricoverati totali sul “totale degli attualmente positivi”. Si tratta in poche parole degli Attualmente Positivi che vengono ricoverati in ospedale.

Come è visibile dal grafico se alla data del 16 aprile il 37,44% dei positivi era ricoverato, oggi è solamente il 2,88%, un dato sostanzialmente stabile in tutto il mese di agosto. 
Questo sta a significare che tendenzialmente le persone che risultano infettate da Covid-19, a seguito di controllo da tampone, o non presentano alcun sintomi o hanno una condizione di salute da tale da non dover aver bisogno di recarsi in ospedale.

# La stessa tendenza nazionale è riscontrabile anche in Lombardia

In Lombardia la situazione non cambia rispetto al dato nazionale, dove i ricoverati sono stabili da fine giugno e rimangono solo 15 persone in terapia intensive e 158 con semplice ricovero, mentre ogni giorno crescono a centinaia i guariti.

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# Cala anche il tasso di letalità totale: dal 17% al 7% (2% il nazionale)

Se si prende il tasso di letalità degli ultimi 60 giorni, che riflette la percentuale di decessi in proporzione ai positivi, si è passati dal 17% della fase acuta al 7%, quello nazionale addirittura al 2%. 

Leggi anche: Covid: se si prendono i dati degli ultimi mesi i tassi di MORTALITÀ e LETALITÀ in Italia sono CROLLATI

Fonte: Andrea Montanari

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.