MADRID e i suoi PRIMATI: la mentalità vincente della città più di successo nell’Europa di oggi

In Spagna i madrileni sono considerati un po' come i milanesi in Italia. Hanno una mentalità vincente che mira sempre all'eccellenza. Una mentalità che forse dovremmo rinvigorire a casa nostra

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Metro madrid

Ancora una volta ha trionfato nella Coppa dei Campioni. L’ennesimo trofeo di una città che si è affermata sempre più come emblema della mentalità vincente nel Vecchio Continente. Città stato (comunidad autonoma) con poteri da regione, rinforzati rispetto alle nostre per l’assetto federale, si è distinta durante la pandemia per la politica liberale, rifiutando Green Pass, lockdown e mascherine, anticipando ciò che è accaduto negli altri paesi. In Spagna i madrileni sono considerati un po’ come i milanesi in Italia, stimati ma non sempre amati, come spesso succede a chi mira sempre all’eccellenza sfoggiando una mentalità vincente. Ed è proprio questo il segreto dei madrileni, una mentalità che li porta sempre a puntare in alto, a non considerarsi da meno di nessuno, a ricercare la massima libertà per sfidare i propri limiti. Una mentalità che forse si dovrebbe rinvigorire anche a Milano. Ma vediamo quali sono alcuni dei risultati di questa mentalità vincente. 

MADRID e i suoi PRIMATI: la mentalità vincente della città più di successo nell’Europa di oggi

# Il calcio: 14 coppe dei campioni (il doppio rispetto al Milan, la seconda più vincente d’Europa)

Stadio Real Madrid
(da pixabay)

Dimentichiamo i primi successi nella vecchia coppa dei campioni, quando la squadra era la favorita del caudillo (dittatore) Francisco Franco. In tempi recenti, però, nessuno ha saputo fare meglio dei blancos: nelle ultime 10 edizioni, la squadra tradizionalmente associata alla famiglia reale ha saputo imporsi ben 5 volte, in alcuni casi (come nell’ultima edizione) superando squadre più attrezzate per la vittoria, perlomeno sulla carta.

Il modello Real è da tempo radicato nel tessuto cittadino, con lo stadio-monumento, il suo museo, il suo ristorante, la boutique e altri esempi di marketing illuminato che, unitamente a un settore giovanile da sempre all’avanguardia, mantengono il brand appealing per qualsiasi giocatore. C’è di più, perché Madrid ha saputo conquistarsi addirittura una finale intera, giocata a Milano nel 2016, quando in finale giunse anche la seconda squadra cittadina, l’Atletico, tuttora sugli scudi nelle competizioni spagnole e che in ogni caso non si limita mai a riempire le caselle dei gironi di Champions League per poi uscire subito, come fanno da tempo le squadre milanesi.

# La rete metropolitana: più estesa di tutte le metro italiane messe insieme

Metro Madrid

La rete metropolitana di Madrid supera per chilometri la somma di tutte le linee metropolitane d’Italia. A cosa si deve questa incredibile performance? La maggior parte della rete era preesistente, ma tutte le undici linee originarie (tutte!) hanno visto espansioni notevoli dei loro percorsi negli anni del boom economico (primi Duemila) e anche oltre, a dimostrazione che con un’efficiente pianificazione si possono ottenere risultati impensabili.

Oggi la città è coperta da ben 302 stazioni e dodici linee, senza considerare le tre di metropolitana leggera di superficie. Una linea (la Metro Sur, l’ultima concepita) arriva a circumnavigare in toto anche i sobborghi periferici, rendendo di fatto realtà l’unificazione della città con la sua periferia, che è uno dei tanti talloni d’Achille milanesi. Finita qui? No, sono in progettazione i lavori per espandere nuovamente quattro delle direttrici. Quelle che a chi arriva in aeroporto, scendendo al livello dei treni e guardando ammirato la mappa, sembrano solo uno dei tanti paradisi sconosciuti d’Europa.

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# Il “triangolo d’arte”

@goatboy91587
Museo del Prado

Nemmeno le più celebrate e ricche Londra e Parigi possono vantare tre musei così importanti e ravvicinati come quelli del Triangolo dell’arte di Madrid, la zona dei musei nella quale si concentra una delle più importanti collezioni di dipinti del mondo. Cominciamo, noblesse oblige, con il Museo del Prado, dove forse sarà impossibile visitare tutto in poche ore ma potremo comunque avere un assaggio delle opere d’arte che Madrid ha saputo raccogliere, per esempio la collezione di pittura spagnola, con opere di Goya e Velázquez, tra cui il famoso Las Meninas. Il Centro de Arte Reina Sofia è il partner ideale del Prado: dopo una bella dose di arte rinascimentale e barocca, depuriamoci con un po’ di arte contemporanea! Ospitato in un ex ospedale neoclassico del XVIII secolo, ospita molte opere di grandi artisti spagnoli del Novecento come Dalì, Mirò e Picasso (qualcuno ha detto Guernica?). A chiudere, e che chiusura, resta la collezione privata della famiglia Thyssen-Bornemisza, vero e proprio nirvana per amanti dell’impressionismo e del post-impressionismo. Siamo sicuri che alla fine non saprete scegliere quale dei tre musei vi sarà piaciuto di più.

# “Madrid Orgullo”: riferimento mondiale per i diritti civili

esmadrid.com
Gay pride Madrid

Il Madrid Gay Pride rappresenta la più grande festa per l’orgoglio LGBT+ d’Europa. “Madrid Orgullo”, con i suoi 2 milioni di partecipanti, è un altro dei recenti primati di questa città incredibile e poliedrica. Storicamente, già nel 1977, Madrid fu protagonista della prima manifestazione per l’orgoglio gay in Spagna. Fu l’inizio del movimento per i diritti LGBT+ spagnolo, dopo quarant’anni di dittatura franchista. Con il passare degli anni l’evento si espanse, travolgendo il polveroso passato nel neonato quartiere gay di Madrid, il distretto Chueca. Nel 2007 Madrid fu scelta come sede per l’Europride, manifestazione internazionale che coinvolse più di un milione di persone. Oggi il Madrid Orgullo comprende un’intera settimana di eventi musicali e culturali, che coinvolgono tutta la città. Oltre ai locali LGBT+, vi partecipano anche un gran numero di luoghi mainstream, associazioni cittadine, musei e teatri. Ciascuno di loro collabora per offrire una grande festa, che abbia però anche uno spessore culturale oltre che ludico. L’apertura di Madrid verso l’universo LGBT+ emerge con tutta la sua forza e si espande, trasformandosi in una celebrazione della libera espressione individuale. Happy Pride!

# La Casa di Carta e altre serie TV Netflix

Sicuramente non ci sarà bisogno di parlare qui del Professore e degli altri protagonisti con nomi di città della seminale serie TV La casa di carta, conclusasi con la quinta stagione nel 2021 e che ci ha trasportato per tante puntate direttamente davanti alla Zecca di Madrid. Ma come in altri settori, anche qui la città sta vivendo una stagione d’oro, con altre serie popolari ambientate nei suoi luoghi più iconici. Pensiamo al fittizio quartiere esclusivo di Las Encinas (che in realtà è Vilaviciosa de Odòn), dove si svolge la serie Elite con tutta la sua poesia di scontri sociali, delitti e mistero. E che dire della pluripremiata serie delle Ragazze del Centralino, che ci riporta a una Madrid degli anni Venti passati, attraverso gli occhi di chi lotta quotidianamente per l’indipendenza e l’emancipazione delle donne, lungo le locations della più famosa strada di Madrid, la famosissima Gran Via con i suoi palazzi dal valore inestimabile. Se abbiamo finito di visionare tutte le stagioni disponibili di queste serie fortunate, possiamo sempre scegliere dalla lunga lista di thriller iberici realizzati appositamente per Netflix, molti dei quali sono stati girati a Madrid, tra cui Il Bar, Tuo figlio e Quando gli angeli dormono.

# Il ristorante più antico del mondo

@spainonafork
Sobrino de Botín

Madrid è una città fortemente al passo con i tempi, che ha saputo cambiare rapidamente la sua immagine, migliorandola e internazionalizzandola, nel giro di pochi decenni. Questo non significa però che la città voglia liberarsi della sua anima più tradizionale e tradizionalista, quella che ancora serpeggia in certi quartieri benestanti del centro e della sterminata periferia sempre ombreggiata da viali alberati. Secondo il libro del guinness dei primati, il più antico ristorante del mondo ancora aperto è il Sobrino de Botín.

Inaugurato nel 1725, si trova in pieno centro storico (Calle Cuchilleros). Il locale non è famoso soltanto per la sua lunga storia, ma anche per gli innumerevoli premi ricevuti negli anni per la qualità dei suoi piatti della tradizione madrileña. Per fare un esempio, la rivista Forbes ha assegnato al ristorante il terzo posto tra i 10 migliori ristoranti classici del mondo, grazie principalmente alle sue due specialità, i deliziosi maialini e agnelli arrosto in stile castigliano, quelli provenienti da un altro magico triangolo, la zona di produzione di questa carne: Sepúlveda-Aranda-Riaza. Manca ancora qualcosa di importante alla scena vegetariana, siamo sicuri che nei prossimi anni qualcuno a Madrid provvederà.

# Gli investimenti immobiliari

@visita_madrid

Madrid ha identità ben oltre le sue zone centrali. I quartieri periferici di Madrid hanno tutti quell’impronta, sono sempre caratteristici, per posizione, per estrazione e immancabilmente madrileni di sfilate di case in mattoni rossi. E qui durante gli ultimi decenni abbiamo assistito al proliferare di investimenti immobiliari superiori a quelli sostenuti dalle altre capitali europee, al punto di essere fatalmente esplosi in una bolla negli anni più neri della crisi economica. Ma ora costituiscono una grandissima opportunità di investimento, secondo gli esperti del settore, per chi volesse acquistare casa e trasferirsi qui, oppure magari vivere della rendita. Innanzitutto non dimentichiamoci che siamo pur sempre nella capitale di uno degli stati più importanti dell’unione Europea. Poi c’è la questione degli affitti, che sono molto alti. La tassazione agevolata della Communidad autonoma di Madrid, altro privilegio precluso a Milano, pur non raggiungendo i livelli di quella delle Canarie, rende comunque la città particolarmente interessante per tutto quello che riguarda la compravendita. Non vorremmo in fin dei conti vivere anche noi in una città con così tanti primati?

Continua la lettura con: A Madrid apre la STANZA del PIANTO: servirebbe anche a Milano?

LORENZO ZUCCHI

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Lorenzo Zucchi
Laureato in statistica, milanese d’adozione da 16 anni. Grande appassionato di viaggi, fotografia minimalista, architettura e urbanistica. Sognatore estremo, coltiva l’idea di una federazione mondiale di Città Stato. Obiettivo nascosto: svecchiare la società dai suoi tanti risvolti retrogradi. Citazione preferita: la vita reale è per chi non sa fare di meglio.