L’ALCHEMIST, il “ristorante più spettacolare del mondo” con vista sull’UNIVERSO

SI mangia fois gras dentro a una testa umana, con la vista sulla terra in movimento, tra aurora boreale, alberi che si muovono e vasi sanguigni

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Credits nabila.rv IG - Planetario Alchemist

Costato 15 milioni di dollari, con design italiano, coinvolge gli ospiti in un percorso sensoriale mai sperimentato prima. Una “cucina olistica” immersi in un’atmosfera fuori dal mondo. Vediamo dove si trova. 

L’ALCHEMIST, il “ristorante più spettacolare del mondo” con vista sull’UNIVERSO

# Alchemist, un’esperienza gastronomica con la vista sull’universo

framweb – Esterno Alchemist

“Il ristorante più spettacolare del mondo”. Questa la pomposa dicitura che ha accompagnato l’inaugurazione dell’Alchemist a Copenaghen, realizzato all’interno dell’ex complesso del Royal Danish Theatre, la seconda release di una ricerca già avviata un paio d’anni fa dal giovane chef Rasmus Munk ad Arhusgade.

Costato 15 milioni di dollari e curato dal designer italiano Enzo Catellani è venti volte più spazioso del precedente è stata pensato come un planetario capace che potesse stupire i commensali all’interno di una sala molto suggestiva nel suo genere. Un’esperienza gastronomica ai confini del mondo grazie a un percorso sensoriale che travalica la classica idea di esperienza culinaria. Vediamo come.

# Un pranzo con vista: Terra in movimento, aurora boreale, alberi che si muovono o meduse nell’oceano

Al secondo livello c’è la “sala planetario” caratterizzata da una cupola sulla quale vengono proiettate immagini in movimento: la Terra vista dalla spazio, un cielo notturno con l’aurora boreale, uno sciame di meduse che galleggiano tra i sacchetti di plastica, alberi in movimento o addirittura i vasi sanguigni all’interno del corpo umano.

# Foie Gras in una testa umana

Seduti attorno a dei tavoli di cemento, ai clienti vengono servite le pietanze in un modo impensabile come ad esempio una finta testa umana con all’interno il foie gras o un cervello di agnello glassato di ciliegie affiancato a una sacca per il sangue

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Credits food Club – Dolce a forma di lingua

I dolci infine vengono serviti al terzo livello, come la “lingua umana” adagiata dentro un ciotola.

# Una “cucina olistica” da 340 euro a persona

Il merito di questa esclusività e delle incredibili suggestioni create attraversi i piatti, oltre che allo chef Munk, va dato all’esperienza di 30 cuochi per 40 ospiti. A questo si aggiunge una compagnia di attori che accompagnano durante tutte le 4 ore di percorso gastronomico, suddiviso in cinque atti e 50 assaggi, i commensali seduti al tavolo. Anche la cifra per la serata è fuori dall’ordinario: 340 euro a persona, escluso il food pairing, l’associazione di due o più alimenti a seconda del loro composto molecolare, nonché aromatico.

Lo chef Munk, non essendo riuscito mai ad adattare il suo ristorante alle tipologie di cucine esistenti, ha deciso di creare una nuova scuola: la “cucina olistica”, che unisce il semplice pasto a tutte le scienze conosciute: sociale, umanistica e naturale.

 

Fonte: Reporter Gourmet

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.