I MEGA PROGETTI di Londra e New York… mai realizzati 

I rendering dei progetti più impressionanti mai concepiti a Londra e a New York

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Aeroporti cittadini, mega costruzioni di cristallo e perfino un totem multimediale. Sono solo alcuni dei progetti che dall’astrazione del pensiero non sono mai stati realizzati. Un celebre studio immobiliare ci regala oggi alcuni rendering affascinanti.

MEGA PROGETTI di Londra e New York… mai realizzati 

# Visioni alternative di NYLon

Ph. Pinterest

Il concetto di NYLon è nato per caso, durante un volo transatlantico da New York a Londra. Un passeggero ha guardato il suo biglietto e ci ha fatto questo bel gioco di parole, simulando il celebre tessuto sintetico.
New York e Londra hanno in comune molto di più che la lingua di origine: sono ad esempio meta di rotte internazionali molto frequentate. L’immaginario collettivo si è sempre scatenato su queste grandi metropoli, fantasticando su come avrebbero potuto essere ancor più maestose.
Lo hanno fatto anche gli architetti, concependo grandiosi novità che non sono mai state realizzate. Oggi gli specialisti immobiliari londinesi dello Studio Barrat, hanno esaminato alcuni di questi progetti e le loro ubicazioni nelle città. Vediamone alcuni.

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# London 1: la monorotaia sospesa

Monorotaia Regent Street – Ph. bigthink.com

Uno dei più fastidiosi problemi di Londra è stato, fino a tempi recenti, l’eccessivo smog dovuto al traffico urbano. Addirittura i londinesi hanno preferito l’auto privata ai mezzi pubblici che, risultando semi vuoti, sono stati anche oggetto di critiche e proposte di soppressione.
Per decongestionare le strade si è pensato quindi ad una monorotaia sospesa, da portare lungo le arterie principali della città.
I progetti del trasporto di massa a Londra si sono poi concentrati esclusivamente sulla metropolitana, la monorotaia è stata abbandonata. Il rendering riguarda Regent Street.

Monorotaia, rendering – Ph. bigthink.com

# London 2: l’aeroporto di Wesminster

Ph. bigthink.com

L’aeroporto cittadino è praticamente il sogno proibito di ogni abitante delle grandi metropoli. A Londra è stato proposto un mega progetto nel 1934, con una pista di lunghezza coerente per decollo e atterraggio dei monoelica, un piano sotto pista per ospitare aerei e immagazzinare i carburanti e un check in posto dall’altro lato del Tamigi. La struttura avrebbe dovuto essere proprio nei pressi della House of Parliament, talmente sollevata da permettere il passaggio delle navi sul fiume.
Oggi crediamo di sapere perché questo mega progetto non ha mai preso vita.

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# London 3: la Piramide di Trafalgar Square

Ph. bigthink.com

Trafalgar è il luogo dove le autorità londinesi hanno deciso di concentrare i ricordi della lunga guerra con la Francia. Deve il suo nome al campo di battaglia dove la guerra è stata vinta, con il monumento dedicato all’Ammiraglio Nelson, che lì ha perso la vita.
La visione di oggi ha, per così dire, vinto su un’altra suggestiva ipotesi, quella di realizzare un’enorme piramide, composta da 22 gradoni, uno per ogni anno delle guerre anglo-francesi, così alta che avrebbe sovrastato la cattedrale di St. Paul.

# London 4: il Crystal Skycraper

Ph. bigthink.com

Il grattacielo di cristallo, visto oggi, non sembra più neanche un mega progetto, ma se lo contestualizziamo al momento in cui è stato proposto ci accorgiamo della sua vera mole.
Doveva sorgere nel Sud di Londra, nella zona che ancora oggi è denominata Crystal Palace e che deve il suo nome ad una struttura andata distrutta da un incendio nel 1936.

Il Crystal Palace è stato la sede dell’Esposizione del 1851, sbaragliando il progetto di Charles Burton, che aveva immaginato un edificio alto 1.000 piedi, in acciaio e vetro e che sarebbe stato alto quanto lo è oggi “The Shard”.
I calcoli di Burton non erano però poco affidabili, quindi si è preferito adagiare in orizzontale il palazzo di cristallo: quello in verticale di questo mega progetto sarebbe, molto probabilmente, imploso sotto il suo stesso peso, crollando miseramente e mortalmente.

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# NY 1: l’aeroporto di MidTown

Ph. bigthink.com

Naturalmente anche New York City ha sognato il suo aeroporto cittadino, da realizzare a Manhattan. L’idea è di William Zeckendorf, proprietario del Crysler Building e dell’Hotel Astor.
Salutato da LIFE Magazine come un progetto avveniristico nel 1946, si tratta di una mega struttura purosangue: esteso su oltre 144 isolati, dalla 24ma alla 71ma strada, dalla 9 Avenue fino all’Hudson, l’aeroporto avrebbe avuto anche banchine e moli per attracco navi.
Forse la discriminante è stato l’eccessivo costo: 3 miliardi di dollari del dopoguerra.

# NY 2: il centro civico di Roosevelt Island

Ph. bigthink.com

Roosevelt Island è il nome di un lembo di terra che si affaccia sull’East River, un tempo luogo dedicato all’alloggio dei condannati ai lavori forzati, a ospedali e strutture psichiatriche.
Nel tentativo di dare nuova linfa e riqualificare quest’isolotto, Thomas J. George propone un grandioso progetto per un centro civico, in grado di servire tutta New York.
Sarebbe stato dominato da un edificio in stile greco e rinascimentale, alto oltre 600 piedi ed esteso per 7 isolati.
Se fosse stato costruito sarebbe di certo una delle mete turistiche di NYC e, forse, Roosevelt Island avrebbe ceduto il nome a Municipal Island.

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# NY 3: il monumento a George Washington in Union Square

Ph. bigthink.com

Nel 1845 New York era probabilmente l’unica città degli Stati Uniti a non avere dedicato monumenti a nessuno dei protagonisti della propria storia.
La critica è apparsa sulle colonne del Broadway Journal e quindi la città si è subito mossa per erigere un gigantesco monumento a George Washington, pensato in Union Square e che sarebbe stato alto 425 piedi, il doppio dei grattacieli più alti dell’epoca.
Il monumento sarebbe stato la sede di una biblioteca con oltre 400.000 volumi. Un vero mega progetto, degno dell’iconico padre fondatore, che sarebbe apparso al secondo piano della biblioteca, con in mano una copia della Costituzione.
Tutto era pronto, i fondi deliberati dalla città. Curiosamente fu proprio la feroce stroncatura del Broadway Journal ad impedirne la realizzazione.

# NY 4: un mega totem a Times Square

Ph. bigthink.com

Il passato di Times Square non è sempre stato limpido. La piazza che oggi viene visitata da decine di milioni di turisti ogni anno, illuminata a giorno dai mega schermi, una volta era un luogo buio e pericoloso.
Un concorso, lanciato dalla Municipal Art Society e dal National Endowment for the Arts, ha raccolto le idee più avveniristiche, nel tentativo di riqualificare l’area. Tra queste spicca sicuramente un vero e proprio totem proposto da George Ranalli.

Con la sua testa a forma di piramide a gradini e una specie di osservatorio realizzato con una gigantesca sfera verso i piani inferiori, il totem avrebbe dovuto svettare al civico 1 di Times Square, il mitico One o semplicemente Times Tower. Non è stato necessario

Se le mancate realizzazioni sono mega occasioni perse, o mega fortune, lo lasciamo al giudizio personale. Quello che ci piace di queste storie è vedere come le grandi città hanno sempre bisogno di sognare per migliorarsi.
Secondo voi, ci riescono sempre?

Fonte: Big Think

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LAURA LIONTI

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Laura Lionti
Tecnico del suono milanese, nata da milanesi importati dalla Sicilia. Il mio quartier generale è sempre stato il Gallaratese con i suoi giardini e il verde, difeso a volte a spada tratta. Sogno che Milano si candidi a luogo ideale per creare un laboratorio a cielo aperto che ricerchi e trovi la soluzione per le Smart Cities, Città e comunità sostenibili: obiettivo 11 degli SDGs