TORRE AUTORA: design SCANDINAVO o stile BULGARO?

La torre di 18 piani che sfida grattacieli e villette di CityLife

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Credits aki_lupo_uomo IG - Torre Aurora

A Copenaghen esiste il “palazzo dell’invidia”. Si tratta di un edificio giallo giudicato orrendo dagli abitanti della capitale danese ma che è stato costruito davanti alle ville e case più belle della città. Viene definita la casa dell’invidia perché chi la abita si gode lo spettacolo di un quartiere stupendo e, al contrario, deturpa il panorama per chi vive nelle case delle vicinanze. C’è chi pensa qualcosa di simile anche a Milano. 

TORRE AUTORA: design SCANDINAVO o stile BULGARO?

# La torre di 18 piani che sfida grattacieli e villette di CityLife

Ph. md_engineering_sv

Torre Aurora è un complesso immobiliare progettato dallo studio Calzoni e Nicolin, che si affaccia sul quartiere Citylife. Sorge sulle ceneri del Bersaglio militare: quando al posto della Fiera c’era la piazza d’Armi, in seguito area convertita in vivaio prima dell’abbandono. E’ composta da una torre 18 piani con mansarde e grandi terrazzi per un totale di 150 appartamenti.

Caratteristica la gabbia di colore oro che riveste completamente uno dei lati della torre, mentre l’altro lato largo è caratterizzato da finestre a filo parete.

Alcuni associano il progetto alle case popolari dei quartieri più periferici di Milano come Corvetto o Gratosoglio oppure all’edilizia sovietica o bulgara, altri non lo disdegnano o lo ritengono un progetto di qualità. Chi avrà ragione? Ecco alcuni commenti ripresi dal blog Urbanfile.

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# I commenti discordi, chi la odia e chi la apprezza: la nuova Torre Velasca?

Credits: @milanocityitalia IG

Partiamo dai commenti negativi: “abito in quella “zona residenziale” e la torre continua ad essere una porcheria. In quella “zona residenziale” non conosco uno che sia uno che ne apprezzi l’estetica. Ci sono tante nuove realizzazioni in zona ex fiera alcune belle altre meno, ma torre aurora batte tutti per banalità, scompostezza, disarmonia.” Oppure “Il concetto di bellezza è relativo ma questo è assolutamente orrendo.” O ancora “Sembra una architettura bulgara. Ma perché approvano certi progetti?”.

Ecco invece chi difende il progetto: “L’invidia è una brutta bestia… non vincerà il premio come miglior edificio 2021 ma non è per nulla paragonabile all’edilizia popolare di periferia… più che bulgaro è semmai scandinavo il design… girate il mondo prima di parlare!!! O ancheNon sono d’accordo. A me non sembra per nulla brutto: al contrario ripropone la poliedricità della città contemporanea, con tutte le finestre di forma e dimensioni differenti, ci sarà molto verde e soprattutto i materiali sono davvero ben studiati. State sereni che è meglio di quanto sembra…!!”

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.