Little island, la piccola ISOLA ARTIFICIALE di New York. Un’idea per DARSENA o IDROSCALO?

Lo zampino del designer degli uffici Google dietro al progetto dell'isola artificiale che promette un'esperienza immersiva nella natura

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Photo by Yoav Aziz on Unsplash

L’isola artificiale è il frutto di un’opera di ripristino del Pier 54, gravemente danneggiato dall’uragano Sandy nel 2012.
New York City ha reagito così.

Little island, la piccola ISOLA ARTIFICIALE di New York. Un’idea per DARSENA o IDROSCALO?

# Uno sguardo su Manhattan

Credits: Hector Falcon on Unsplash

Little Island offre una vista spettacolare sulle rive circostanti. È stata costruita nell’Hudson River, la riva ovest di Manhattan che guarda il New Jersey su progetto di Thomas Heatherwick, il designer che ha progettato gli uffici Google di Mountain View, o i 1.000 alberi di Shanghai, costruiti con una tecnica replicata proprio per l’isola artificiale di New York.
Little Island offre numerose esperienze, tra cui una vista privilegiata su New York, la città che potrebbe ispirare l’evoluzione di moltissimi centri urbani, compresa Milano.

# Le palafitte del III Millennio

Credits: William Justen de Vasconcellos on Unsplash

Little Island è ricavata con strutture di cemento, alte tra i 5 e 18 metri, che ricordano le palafitte a forma di tulipano. Il risultato è un progetto armonioso che si affaccia tra Manhattan e il New Jersey, promettendo una speciale esperienza immersiva nella natura.
I tulipani sono stati poi riempiti di terra e trasformati in giardino, in cui sono stati messi a dimora almeno 35 specie diverse di alberi, 70 tipi di arbusti e 200 tra piante perenni o erbe.
La visita diventa così un esercizio di stile, grazie all’altopiano ricavato al centro e denominata “The Little Playground” ed un palcoscenico, “The Amph”, per concerti e rappresentazioni e che, grazie all’esposizione ad Ovest, promette emozione nello spettacolo nelle ore del tramonto.

# Un villaggio turistico a cielo aperto

Credits: Yoav Aziz on Unsplash

Sull’isola artificiale di Little Island si può fare di tutto: attività fisica, un pisolino, un picnic e ci sono tante attività per i più piccoli. È previsto anche un fitto calendario di musica e intrattenimento, che va dai concerti di musica soft per godersi il tramonto, i brunch con concerto al The Amph del giovedì, fino al lungo palinsesto del weekend. Il tutto garantito da compagnie e impiegati stabili, o in appalto.

«Ci sono queste canne di metallo, che puoi suonare mentre passeggi, tutta la gente può farlo. Diventa un concerto che può magicamente vagare nell’aria, da ascoltare nelle serate tranquille». Così commenta Emily, un’utente di Little Island.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

# Perché non farlo a Milano?

Credits: @edoardeus on IG

Ma perché voi di Milano Città Stato non vi fate gli affari vostri e, soprattutto, non la smettete di proporre novità per Milano?
La colpa non è di qualcuno in particolare, fa proprio parte della natura milanese: osservare le cose belle e trarne ispirazione per la propria città.
Little Island è un progetto dal quale si deve lasciarsi ispirare.

Il design innovativo rende il progetto molto aggraziato e allo stesso tempo intrigante. Vedere le mille cose che si possono realizzare in uno spazio artificialmente ricavato dall’acqua, è un’esperienza che vale la pena spingere.
La biodiversità ricreata a New York, con le specie selezionate per il suo clima, a Milano potrebbe solo amplificare lo storico spettacolo della natura in ogni stagione: dai colori del foliage autunnale, passando dai rami spogli o innevati dei mesi freddi, fino all’esplosione di germogli e le mille tonalità del verde da primavera a fine estate.

Immaginate uno spettacolo musicale, magari un quartetto d’archi o un gruppo di urban theatre che intrattiene i milanesi da un palcoscenico aggraziato, simile a quello di Little Island, ma in Darsena o all’idroscalo. Fatto, immaginato?
Bene (anzi male): ora pensate al teatro Burri al Parco Sempione

Continua la lettura con: Progetto di New Manhattan

LAURA LIONTI

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Laura Lionti
Tecnico del suono milanese, nata da milanesi importati dalla Sicilia. Il mio quartier generale è sempre stato il Gallaratese con i suoi giardini e il verde, difeso a volte a spada tratta. Sogno che Milano si candidi a luogo ideale per creare un laboratorio a cielo aperto che ricerchi e trovi la soluzione per le Smart Cities, Città e comunità sostenibili: obiettivo 11 degli SDGs