Il MAXI CAMPUS DEL DESIGN. Un modello per MILANO?

Il nuovo "orizzonte" dell'edilizia universitaria: perché non prenderlo come esempio per Milano?

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credit: archilovers.com

Il nuovo “orizzonte” dell’edilizia universitaria. Bello, funzionale, al centro di una grande rivoluzione architettonica: perché non prenderlo come esempio per Milano?

Il MAXI CAMPUS DEL DESIGN. Un modello per MILANO?

 
Un nuovo Campus sorgerà nella città di Shenzhen con l’obiettivo di ospitare fino a 4000 studenti nel settore del design. Una necessità che arriva in risposta ad una continua richiesta di giovani formati nell’ambito della progettazione di oggetti e soluzioni ad alto contenuto tecnologico in concerto con un aspetto sempre più raffinato e di grande impatto visivo.
 

# La fantastica progettazione di Dominique Perrault

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Ad accaparrarsi la progettazione è stato il francese Dominique Perrault che con il suo staff ha presentato uno straordinario piano di sviluppo insieme ad altri rinomati studi mondiali. Il professionista transalpino è già molto noto per alcuni precedenti lavori tra i quali la Diagonal 123 a Barcellona, il futurista ponte ciclopedonabile di Arganzuela a Madrid e le torri NH Hoteles Fiera Milano.
 

# Perché “Horizon”?

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Per la sede del nuovo Campus è stata scelta una zona ancora poco sviluppata della metropoli cinese che conta 13 milioni di abitanti, una città che nel proprio DNA non ha il limite alla crescita. Contrariamente allo sviluppo verticale di molte zone della città, Horizon avrà un andamento orizzontale che non andrà in alcun modo ad impattare negativamente con la morfologia del sito indicato per la nascita del nuovo centro. Posta su un rilievo collinare la struttura di 700 metri di lunghezza; sarà un concentrato di architettura e tecnologia con vetro e acciaio che la faranno da padrone. Stando alle prime indicazioni e ai rendering disponibili, Horizon si presenterà come una lunga linea intervallata da segmenti verticali in modo non regolare, così da far apparire il campus come una struttura naturale, perfettamente integrata nel paesaggio ancora selvaggio delle colline nella quale sarà inserita.

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A secondo del punto di osservazione si potrà avere la sensazione che la costruzione cambi la propria morfologia mentre dall’interno, in qualunque punto ci si troverà, delle grandi vetrate permetteranno di godere di una vista incredibile. Nella zona che sarà naturalmente protetta dalla grande struttura, ovvero la parta “a monte”, sorgeranno una serie di giardini e spazi condivisi oltre ad alcuni piccoli edifici.

# E non è che l’inizio: campi polifunzionali, musei tematici, stadi e teatri

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Da contorno alla costruzione principale sorgeranno edifici più piccolini che saranno adibiti ad uso foresteria. Stando alle prime indicazioni, anche i suddetti edifici avranno un basso impatto sulla morfologia della zona ricordando i terrazzamenti presenti in tutta la Cina, dovuti ad un lungo lavoro di trasformazione dei terreni collinari e montuosi nella ricerca di spazi da poter essere coltivati. Saranno inoltre costruiti numerosi campi sportivi polifunzionali oltre ad un piccolo stadio.

Quello che certo è che al progetto iniziale si affiancheranno presto altri progetti ed altre costruzioni, prime fra tutte un nuovo teatro oltre a numerosi musei tematici.
 

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ROBERTO BINAGHI

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Roberto Binaghi
Nato a Milano il 25 agosto 1965. Sin da bambino frequento l’azienda di famiglia (allora una tipografia, ora azienda di comunicazione e stampa) dove entrerò ufficialmente a 17 anni. Diplomato Geometra all’Istituto Cattaneo a 27 anni e dopo aver abbandonato gli studi grafici a 17, mi iscrivo a Scienze Politiche ma lascio definitivamente 2 anni dopo per dedicare il mio tempo libero alla famiglia e allo sport. Sono padre di Matteo, 21 anni, e Luca, 19 anni. Sono stato accanito lettore di quotidiani e libri storico-politici, ho frequentato gruppi politici e di imprenditori senza mai tesserarmi, per anni ho seguito la situazione politica italiana collaborando anche con L’Indipendente allora diretto da Vittorio Feltri e Pialuisa Bianco (1992-1994). Per questioni di cuore ho iniziato a seguire il mondo del basket dilettantistico ricoprendo il ruolo di dirigente della società Ebro per oltre 10 anni e della Bocconi Basket FIP dal settembre 2019 (ruolo che ricoprirò anche per la prossima stagione). Nel corso degli anni ho contribuito allo sviluppo di alcune start-up e seguito alcuni progetti di mia ideazione che hanno come obiettivo la rivalutazione del patrimonio meneghino oltre che un chiaro interesse sociale.