Forum Inquinamento: 10 idee che potrebbero essere utili anche a Milano

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Tabriz
Tabriz

Il 21 luglio alla Triennale si è svolto Smart Cities Against Pollution, il primo forum internazionale contro l’inquinamento. In quell’occasione delegazioni ufficiali di San Pietroburgo, Città del Messico, Tabriz e Pechino si sono confrontate sul tema della lotta all’inquinamento atmosferico, insieme ad associazioni e imprese che operano nel settore.

Nell’incontro sono emersi spunti di valore per l’amministrazione della nostra città, in particolar modo per le tematiche ambientali.

Forum Inquinamento: 10 idee che potrebbero essere utili anche a Milano

#1 L’importanza del monitoraggio delle fonti inquinanti (San Pietroburgo)

San Pietroburgo è in una posizione ideale per avere aria pulita. In mezzo a un’area poco densamente popolata è città vasta e oggetto di venti e perturbazioni frequenti. Eppure il tema ambientale è molto sentito per due ragioni, soprattutto adesso. La prima è che San Pietroburgo è distretto federale e dunque è sede di sperimentazione per adottare politiche che possano essere poi esportate nel resto del paese. La seconda è che il 2017 sarà l’anno dell’ecologia in Russia e il presidente Putin ci tiene particolarmente a migliorare le condizioni ambientali del paese. Per la municipalità di San Pietroburgo la lotta all’inquinamento deve avvenire principalmente attraverso la mappatura di tutte le fonti inquinanti del territorio. A quel punto se si conoscono tutti gli inquinanti, si può sottoporre obiettivi di riduzione dell’inquinamento a ciascuno di loro, premiando chi li raggiunge e applicando una tassazione speciale per chi non lo fa. L’obiettivo è di ridurre del 30% l’inquinamento in città entro il 2025.

#2 Creazione di rete costituita da pubblico, privati ed educazione nelle scuole sul tema ambientale (Città del Messico)

Città del Messico punta su tante iniziative per ridurre l’inquinamento, nonostante i passi in avanti fatti negli ultimi quindici anni. La produzione di energia a impatto zero deve arrivare al 50% del totale rispetto al 13% attuale, entro i prossimi cinque anni. Tra le molte iniziative emerge la strategia di creare una rete di collaborazione tra imprese, ricercatori, amministrazione pubblica e studenti per fare circolare le best practice e le migliori idee e far leva sull’educazione di ogni cittadino per rispettare l’ambiente e contribuire a renderlo più pulito.

#3 Premiare imprese e condomini che riducono l’inquinamento (Rotterdam)

Da Rotterdam si sono presentati alcuni risultati di ricerche e sperimentazioni sul tema dell’inquinamento in Olanda. Tra i riferimenti più interessanti ci sono quello di utilizzare apparecchi di depurazione dell’aria da mettere nelle piazze e un sistema di incentivi, come il wi fi gratuito, per i condomini che riescano a ridurre l’inquinamento.

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#4 La capacità di gestire il budget cittadino costituito al 100% da contributi privati (Tabriz)

Il sindaco di Tabriz ha posto l’accento di come per ambiente si debba tenere conto anche dell’ecosistema della comunità. Accanto a politiche sostenibili, come quello di alberghi green e aree verdi che vengono aumentate di anno in anno, il sindaco ha detto che la sua priorità è fare in modo che tutti gli abitanti di Tabriz possano avere di che mangiare ogni giorno. E inoltre il suo sistema di finanziamenti privati consente alla città di avere 1 miliardo di dollari di budget annuale senza ricevere un centesimo dalle casse dello stato.

#5 La trasformazione dei palazzi da soggetti passivi a soggetti attivi contro l’inquinamento atmosferico (Pechino e Alto Adige)

Politiche analoghe stanno percorrendo due aree caratterizzate da una situazione ambientale opposta: Cina e Alto Adige. In Cina l’inquinamento atmosferico è un problema grave specie in alcune zone. Per ridurlo non basta operare riducendo gli agenti inquinanti ma occorre trasformare i palazzi in soggetti capaci di rendere l’aria pulita. A questo fine stanno utilizzando delle tecnologie come quella di usare vernici antismog che stanno dando ottimi risultati nelle zone più inquinate. Il concetto di “casa attiva” è anche al centro della ricerca nell’Alto Adige dove, nonostante le condizioni ambientali eccellenti, la sensibilità sul tema è ai massimi livelli nel mondo.

#6 La possibilità di utilizzare tecnologie di avanguardia per ridurre l’inquinamento atmosferico outdoor e indoor

Hanno partecipato all’evento diverse aziende che consentono di ridurre l’inquinamento atmosferico negli ambienti interni ed esterni. In particolare Airlite ha mostrato con un esperimento dal vivo quanto si riesca ad abbattere le particelle più dannose con il sempice utilizzo delle loro vernici. Altre proposte sono state presentate da Sanispira e da altre aziende del settore, portando casi interessanti da tutto il mondo, come quello dei lampioni malesi che puliscono l’aria e uccidono le zanzare.

#7 Lo stimolo a proporre delibere che possano incentivare i palazzi a dotarsi di tecnologie capaci di ridurre l’inquinamento

E’ stata anche mostrato come l’amministrazione di Milano potrebbe agire per abbattere l’inquinamento a costo zero, ossia senza gravare sulle finanze comunali. Basterebbe adottare una delibera simile a quelle per favorire in passato l’uso di marmitte catalitiche: in questo caso si potrebbe stabilire che tutte le case entro i prossimi anni debbano svolgere un ruolo attivo contro l’inquinamento, dotandosi ad esempio di vernici capaci di ridurre l’inquinamento. Chi non lo fa pagherebbe una pollution tax che andrebbe a finanziare la ricerca contro lo smog.

#8 Lo spunto a diventare città leader nella lotta all’inquinamento indoor (da imprese e associazioni di categoria)

La sensazione tra gli addetti ai lavori è che Milano sia molto indietro sul tema delle politiche contro l’inquinamento atmosferico se la si raffronta alle altre città del mondo. Anche se si spera in un miglioramento, il ritardo è consistente e diventa difficile immaginare che Milano possa aspirare a un ruolo di leadership nella qualità dell’aria in città. Più alla portata sembra operare un’azione più focalizzata per contrastare l’inquinamento indoor, ossia quello negli spazi chiusi dove ognuno di noi vive il 90% del suo tempo. Si tratta di un inquinamento che risulta fino a 7 volte superiore a quello esterno e Milano potrebbe farsi promotrice della sua regolazione.

#9 Come Città del Messico è uscita dalla classifica delle città più inquinate del pianeta  (Città del Messico)

Città del Messico è una città di 25 milioni di abitanti. E’ posta su un altopiano e questo porta ad avere una più bassa percentuale di ossigeno nell’atmosfera. La combinazioni di diversi elementi esogeni e interno alla città, ad esempio la presenza di depuratori che bruciano i rifiuti dentro la città, ha portato Città del Messico a venire descritta come città più inquinata del mondo all’inizio di questo millennio. Nel giro di quindici anni però la situazione è decisamente migliorata e ha portato la capitale messicana a uscire dalla lista delle 20 città più inquinate del pianeta e a porsi traguardi più ambiziosi per il prossimo futuro. Anche grazie alle nuove collaborazioni che verranno poste in essere con le altre città del forum e con le imprese che hanno presentato le loro tecnologie.

#10 I vantaggi che si possono avere dal possedere un’autonomia legislativa dallo stato centrale in termini di politiche ambientali (San Pietroburgo, Città del Messico e Pechino)

Visto che uno dei patrocinanti e attori dell’evento è stata Milano Città Stato, si è stimolato nelle delegazioni presenti il dibattito sui vantaggi dell’autonomia. San Pietroburgo è distretto federale, insieme a Mosca e Sebastopoli, e questo le consente di avere un contatto diretto con il governo e di poter adottare politiche sperimentali sul territorio in grande autonomia. Città del Messico ha lamentato il fatto di vedere ridotta la sua autonomia dal prossimo passaggio da distretto federale a semplice città stato, status che le consentirà comunque di avere ampi gradi di autonomia dal governo centrale. Pechino sta ricevendo una forma di autonomia simile a quella di una città stato insieme a Shanghai e ad altre due città cinesi, per poter competere a livello di attrattività con la città stato di Hong Kong.

E ora?

Tre delle quattro delegazioni municipali hanno fatto sapere agli organizzatori di voler ospitare la prossima edizioni del Forum contro l’inquinamento. In particolare direttamente dal governo di Mosca è arrivata una richiesta di poter ospitare la manifestazione che coincide con l’anno dell’ecologia per la Russia nel 2017.

 


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Andrea Zoppolato
Più che in destra e sinistra (categorie ottocentesche) credo nel rispetto della natura e nel diritto-dovere di ogni essere umano di realizzare le sue potenzialità, contribuendo a rendere migliore il mondo di cui fa parte.