Le frasi dei milanesi al telefono per liberarsi dagli scocciatori

Il classico "ti richiamo"

0
Credits michael_schueller-pixabay- Urlare al telefono

I milanesi hanno sempre fretta. A volte hanno persino fretta di farti capire che hanno fretta. In pratica, quando chiami un milanese al telefono è probabile che non possa parlare, quindi ti liquida con il classico “ti richiamo”. Non prima, però, di aver condiviso con te il motivo per cui, suo malgrado, è impossibilitato a parlare.

Le frasi dei milanesi per chiudere le telefonate degli scocciatori

Credits clare_blackberrying IG – Telefono Beautiful gallery

#1. Scusa, ti devo salutare che è arrivato un amico

Appena attacchi ti ricordi di non averlo mai visto assieme a nessuno.
Nella variante business al posto dell’amico c’è il cliente, e ti chiedi: ma non era in cerca di lavoro?

#2. Scusa sto entrando in una riunione

Ha più riunioni lui del presidente degli Stati Uniti. Ti domandi quando lavora visto che è sempre in riunione.

#3. Sto entrando in ascensore

Is the new: sto entrando in galleria!

#4. Ho sotto una chiamata

Questo modo di chiudere la conversazione è tipico delle persone passivo aggressive. Con questa frase vogliono dire “ho il tempo di parlare al telefono ma c’è qualcuno più importante di te che merita quel tempo”.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

#5. C’ho solo una tacca

L’equivalente 2.0 dell’unica telefonata concessa ai prigionieri dei film americani. Userà quella tacca per chiamare il suo avvocato.

Credits 10634669-pixabay – Uomo con il telefono

#6. Scusa, devo pagare al supermercato

Massimo rispetto! I milanesi hanno sempre massimo rispetto per chi paga. Ti affretti a chiudere la chiamata e ti scusi con lui per averlo disturbato in un momento tanto intimo e importante.

#7. Scusa un attimo, ti richiamo tra un minuto

Non lo sentirai mai più.

#8. Dimmi, che ho solo un minuto

Quando però è lui a chiamarti, devi attaccare il cavo di ricarica perché ti asciuga la batteria.

#9. Sono dal medico

Tranquillo, è solo un controllo di routine. A meno che non dica “Sono dal medico, ho solo un minuto”, allora forse sarà finita per sempre.

#10. Pronto… pronto… non sento, ti richiamo io.

Tu lo senti benissimo, 5 tacche a palle, 4G, audio stereo, sei sotto il ripetitore e questo qui non ci sente.

#11. Devo mettere giù che ho la pattuglia davanti

Senti in sottofondo “fermata Cadorna”.

#12. Sto correndo

Non l’hai mai visto correre nemmeno per prendere il tram. Si muove solo in auto che prende anche per andare dall’altra parte della strada.

#smailand

Continua la lettura con: Smailand: come trasformare qualunque donna in una milanese

IVAN SAL

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/


Articolo precedenteMa sei di Milano Milano?
Articolo successivoNeve ad alta quota: l’annata migliore degli ultimi vent’anni
Ivan Salvagno
Milanese. Cittadino civico, indipendente, visionario, "spronatore" di politici. Imprenditore nel settore informatico dal 1997. Seguo con interesse la vita della nostra Milano, partecipo ai comitati (veri) e alle battaglie civiche della nostra Milano. Osservatore / conoscitore / critico dei lavori pubblici, specialmente su Milano; inclusi scempi, sprechi di denaro pubblico e superfetazioni edilizie. Ideatore della pagina https://www.facebook.com/noasfaltoit/ per la sistemazione e tutela del pavé. Pretendo una Milano etica e nuovamente Capitale Morale. Vivibile, ecologica, innovativa ma che rispetti e valorizzi il passato. Sostenitore della città d’acqua; dalla riapertura dei Navigli alla riattivazione delle rogge e sempre nel rispetto della bellezza originaria dei luoghi. Amante dell’eleganza milanese, difensore dei "classici": pavé, tram, case di ringhiera, cascine, etc.