Si parla da tempo di questo progetto che sembra avere dell’incredibile, ma a quanto pare qualcosa di concreto è in arrivo.
Milano – Venezia in 15 minuti: il primo test del treno a 1.200 km/h
# Da Venezia a Milano in soli 15 minuti

Da Venezia a Milano in appena 15 minuti? O da Roma a Venezia in mezz’ora? Viaggiando all’interno di una capsula sospesa, silenziosa e a impatto zero. Fantascienza? Forse no: è l’Hyper Transfer, un sistema di trasporto a levitazione magnetica che potrebbe rivoluzionare gli spostamenti passeggeri e merci in Italia e nel mondo. Stiamo parlando di una capsula fatta “lanciata” all’interno di un tubo, un sistema a guida vincolata in ambiente ad attrito limitato e resistenza aerodinamica controllata, che può potenzialmente raggiungere i 1.200 km/h di velocità.
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# Primo test su 10 km di tracciato con un investimento richiesto di circa un miliardo di euro
Il progetto è stato presentato al salone Transport Logistic di Monaco di Baviera e vedrà la sua prima sperimentazione proprio in Veneto, con la costruzione del primo test track sperimentale in scala 1:1 lungo 10 chilometri tra Padova e Venezia. Questo tracciato permetterà di testare ogni componente su scala reale: dalle capsule ai sistemi di sicurezza, fino alla gestione dell’energia. L’investimento necessario è di circa un miliardo di euro, da raccogliere tramite una rete di partner pubblici e privati.
# Un big bang della mobilità

Secondo Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, non si tratta solo di un’innovazione, ma di “un big bang della mobilità”, che parte proprio dal Veneto, definito la “culla di questa rivoluzione”. Il progetto risale ormai al 2022, frutto di un Protocollo d’Intesa tra Regione Veneto, Ministero delle Infrastrutture, CAV, Italferr, Università di Padova, Webuild e Leonardo. La tecnologia è già pronta per l’industrializzazione, grazie a tecnologie già esistenti o testate. Non solo promette velocità impensabili, ma anche sostenibilità: riduzione del rumore fino a 70 decibel, consumo energetico inferiore del 60% rispetto all’aereo, e perfino produzione di energia in eccesso grazie a pannelli fotovoltaici lungo il tracciato.
Zaia sottolinea che l’Hyper Transfer non sarà riservato a un’élite: l’obiettivo è esportarlo anche nei Paesi in via di sviluppo. “Nasce in Veneto, ma parla al mondo”, afferma, invitando stakeholder, enti di ricerca e governi a unirsi a questa nuova visione.
Credits: ferrovie.it
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LUCIO BARDELLE