E se il candidato sindaco della destra fosse «il Parods»?

E se fosse proprio lui il candidato della destra dopo i flop delle ultime tre elezioni?

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Figura poliedrica , da oltre dieci anni si dedica alla scrittura e al giornalismo. Ma è nell’ultimo anno che ha preso il volo diventando una figura di riferimento sui social, anche grazie alle critiche graffianti contro le politiche su mobilità e ambiente dell’attuale primo cittadino di Milano. Secondo un nostro sondaggio, risulta tra i preferiti dai milanesi come candidato per il centro destra.

E se il candidato sindaco della destra fosse «il Parods»?

# Le critiche alla Milano ecopatinata di Sala

Parodi e il Naftone

Roberto Parodi, che sui social è noto come “Il Parods”, è una figura poliedrica: ingegnere meccanico, ex dirigente bancario, giornalista, scrittore e conduttore televisivo. Nato in quel di Alessandria nel 1963, è Laureato al Politecnico di Torino e ha lavorato per importanti istituti finanziari internazionali prima di dedicarsi completamente alla scrittura e al giornalismo. Fratello maggiore delle celebri Cristina e Benedetta, è stato direttore della rivista “Riders” e ha condotto programmi come “Born To Ride” su Mediaset e “Diario della Motocicletta” su Rai 2, condividendo la sua passione per i viaggi in moto. Negli ultimi tempi, però, ha raggiunto la popolarità grazie ai suoi video graffianti sui social. In particolare quelli in cui ha preso posizioni fortemente critiche nei confronti dell’amministrazione di Beppe Sala. Vediamo le più note. 

Leggi anche: Chi si nasconde dietro il boomer di Milano?

# «L’ultima cazzata di Sala»: la ZTL del Quadrilatero

 

 
 
 
 
 
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Partiamo dall’ultima invettiva, il suo disappunto per la ZTL permanente nel Quadrilatero della Moda. In un video virale, ha definito la misura “l’ultima cazzata di Sala“, criticando la decisione di bloccare l’accesso al centro 24 ore su 24, 7 giorni su 7, anche per veicoli elettrici, ibridi e moto. Secondo Parodi, questa scelta penalizza il commercio di lusso, trasformando il centro in una zona inaccessibile e deserta.

# «Hanno scatenato una guerra contro le auto»: l’ossessione per le ciclabili

Anche le nuove piste ciclabili, in particolare quelle di corso Buenos Aires e corso Venezia, sono state bersaglio delle sue critiche. Ha denunciato la presenza di cordoli alti 17 centimetri che impediscono il parcheggio e la consegna delle merci, definendo queste infrastrutture “provvedimenti vessatori e persecutori” che alimentano una guerra tra automobilisti e ciclisti.

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# «Misure che colpiscono i più deboli»: Area C e Area B

Parodi ha stroncato l’estensione dell’Area C e dell’Area B, evidenziando come queste misure penalizzino soprattutto le fasce sociali meno abbienti. Ha denunciato l’aumento dei costi per l’accesso al centro e l’impossibilità di raggiungere gli ospedali situati in queste zone senza incorrere in sanzioni.

# «Una misura punitiva e senza senso»: il blocco delle moto Euro 0 e 1

Si è schierato poi contro il blocco delle moto Euro 0 e 1 previsto per ottobre 2025 nell’Area B di Milano. Ha partecipato a manifestazioni e promosso un referendum per difendere il diritto alla mobilità, sottolineando come queste moto, sebbene datate, siano meno inquinanti delle auto moderne e rappresentino un mezzo di trasporto accessibile per molti cittadini.

Leggi anche: Ufficiale: Area B vietata anche a queste moto e motorini

# «Ridicolo il limite di 30 km/h»: la città al rallentatore

Ha inoltre definito “ridicolo” il limite di velocità di 30 km/h imposto in città, sostenendo che sarebbe più utile piantare alberi piuttosto che introdurre misure difficili da rispettare. Forte critiche anche sull’aumento dei parcheggi a pagamento e la riduzione di quelli riservati ai residenti, sostenendo che tali misure sembrano più orientate a generare entrate che a migliorare la qualità dell’aria.

# «Sala è green come i verdoni di Paperon de’ Paperoni»: l’ipocrisia per le politiche green

Sul tema del verde urbano, Parodi ha lanciato accuse all’amministrazione comunale per l’abbattimento degli alberi in città. In un video ironico, ha dichiarato che Sala è “green come i verdoni di Paperon de’ Paperoni”, criticando la mancanza di sensibilità ambientale e promuovendo iniziative come la piantumazione di alberi attraverso il progetto-guerrilla “Gli alberi del Naftone”. Con le sue posizioni forti e la sua capacità di mobilitare l’opinione pubblica, Roberto Parodi potrebbe rappresentare una figura di spicco per la destra milanese? Una cosa è sicura: nessun politico è capace di usare i social come fa lui. 

Continua la lettura: I grandi sindaci della storia di Milano

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