Questa è la «red flag» della destra italiana

Molti degli elettori l'hanno votata perché stufi dell'egemonia culturale della sinistra. A cui la destra al potere si è accodata

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Uno dei punti di forza della sinistra è sempre stato quello di aver controllato la cultura, i modi di esprimersi, omologando il linguaggio nazionale sui propri schemi. Ma questo è da sempre anche il suo grande punto debole dal punto di vista elettorale. Non è un mistero che proprio per questo molti non la votino e scelgano l’alternativa. Un’alternativa che però sta “tradendo” questa aspettativa. E non è una cosa da poco: ecco perché la mancata rivoluzione culturale della destra segnerà la sua sconfitta…

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Il grande «red flag» della destra: la mancata rivoluzione culturale

Di Raffaele Pergolizzi

 


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Raffaele Pergolizzi
Romano, nato il 4 maggio 2003, studio Storia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’ateneo più grande d’Europa, La Sapienza. Appassionato di cultura, innamorato della mia città e del mio Paese. Credo fermamente nell’importanza della partecipazione attiva alla vita pubblica e nell’impegno di ogni individuo per il bene e lo sviluppo della collettività.

1 COMMENTO

  1. Caro Pergolizzi, avrà anche ragione, ma metta più anni sulle spalle e poi potrà anche pontificare. Non siamo in America dove lo spoil system è radicato. Qui vige solo ” chi urla pusseè, la vaca l’è sua”. non è ambiente.La destra non urla. Fa. E qui sta la differenza.

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