L’intervento di Regina De Albertis (Borio Mangiarotti) agli Stati Generali di Milano Stato.
Teatro Franco Parenti, via Pier Lombardo 14, Milano, martedì 16 maggio 2017
Riprese: Elite
Montaggio: Sydney Oketayot
www.milanocittastato.it
L’intervento di Regina De Albertis (Borio Mangiarotti) agli Stati Generali di Milano Stato.
Teatro Franco Parenti, via Pier Lombardo 14, Milano, martedì 16 maggio 2017
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Santa Maria dei Miracoli presso San Celso si trova in corso Italia al civico 37. È affiancato dall’antica chiesa di San Celso.
Rappresenta un notevole esempio di architettura rinascimentale a Milano e la sua facciata è considerata un capolavoro del manierismo italiano.
L’antico affresco della Madonna miracolosa, celebre per i miracoli e per l’apparizione del 30 ottobre 1485, si trova sotto un altare alla sinistra del presbiterio ed è visibile solo durante alcune feste.
Nel 1620 la Madonna fu vista da molti versare lacrime.
MILANO CITTA’ STATO
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Se hai presente la zona di Giambellino e Lorenteggio, hai in mente il perfetto significato della parola “periferia”.
Sembrano luoghi abbandonati a loro stessi, ma nascondono spesso abitanti dal grande spirito di collaborazione, condivisione e, soprattutto, dalla grande voglia di mettersi in gioco per cambiare le cose.
E’ proprio questa l’anima del progetto di riqualificazione del quartiere “Scendi, c’è il cinema !”, un cinema all’aperto gratuito, senza biglietto, senza sedili, senza maschere e gradinate. Per i residenti di Giambellino e Lorenteggio, tutto quello che occorre per godersi un bel film è un prato e la voglia di stare insieme.
Questa sera, in Via Segneri 3, dopo l’Anguriata di benvenuto (niente è meglio dell’anguria per rinfrescarsi), alle 20.30 sarà proiettato “Moonlight“, un film che racconta la storia di Chiron (chiamato Little), un bambino afroamericano di 10 anni bersagliato dai bulli della sua scuola. Lui non condivide l’atteggiamento aggressivo e l’arroganza che indossano fin da piccoli i suoi compagni: è gay e non sa essere chi non è, non sa e non vuole adeguarsi. Così, anni dopo, finalmente si ribella, ma finisce in prigione: quando esce è apparentemente diverso, cambiato, anche se nel profondo rimane sempre lo stesso.
Un film drammatico, ma dal significato profondo, che animerà il cinema all’aperto di questa sera per il progetto “Scendi, c’è il cinema !“.
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Come dimenticare “Occidentali’s Karma“?
Una canzone che non c’entrava assolutamente nulla con Sanremo, che però è riuscita a vincere il festival.
Sarà stata la voce leggermente nasale e graffiante di Francesco Gabbani, la musica incalzante, le parole dal profondo significato sociale, la scimmia ballerina…
Non saprei dirlo, una cosa, però, è certa: questo brano rimane in testa a tutti sin dalla prima volta che si ascolta.
Se vuoi, ti propongo il suo concerto di questa sera al Carroponte, dalle 19.30, così potrai sentire e vedere di persona cosa rende questa e le altre canzoni di Francesco Gabbani così trascinanti.
Il biglietto in cassa costa 25 euro: direi che per conoscere la scimmia ballerina ne vale proprio la pena.
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Edgar Allan Poe è in assoluto il mio autore preferito.
E’ capace di suscitare grande terrore e grande ansia pur avendo uno stile ricercato, elegante, ma anche estremamente preciso e descrittivo.
Il mio racconto preferito è “Il Cuore Rivelatore“. Mentre lo leggevo, mi sembrava di essere lì, in quella stanza, assieme al maggiordomo che sentiva il peso straziante del senso di colpa per aver ucciso il suo anziano padrone. Il tutto durante una normale ispezione di due poliziotti di passaggio.
“Basta! Smettetela di beffarvi di me! E’ là, sotto quelle assi del pavimento. E’ lì che giace il suo orrendo cuore!“. Questa esclamazione finale valeva tutto: dopo turbinii di pensieri, inquietudine, angoscia e paranoia, il maggiordomo ha confessato un crimine del quale nessuno sapeva nulla e del quale non era minimamente sospettato.
Dall’esterno sembra non abbia senso, ma tu, che hai vissuto il tormento interiore dell’uomo, sai che questa era la giusta conclusione della storia.
Domani sera, potrai entrare nel mondo del maestro della letteratura gothic e noir Ottocentesca grazie alla lettura scenica di tre racconti di Edgar Allan Poe nella Cripta San Pietro in Sala, un’ottima location per questa macabra occasione.
Dalle 21.00 potrai rivivere la storia dell’inquietante “Gatto nero“, per poi venire travolto dal senso di inesorabile e straziante attesa durante “Il pozzo e il pendolo“. La serata terminerà in bellezza con l’angoscia de “La caduta di Casa Usher“.
Tre capolavori di scrittura nella stessa serata. Non perderti questa serata: il biglietto costa 15 euro, affrettati a prenotarlo, contattando il numero 393 9461215, altrimenti rischi di non poter replicare… “Mai Più“.
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Forse avete visto, sulla facciata del Duomo, un lungo mostricciattolo, scambiandolo per un dinosauro.
Di sicuro vi sarete chiesti chi sia l’enorme drago che divora un bambino, effigiato nello stemma visconteo e quindi del Comune di Milano.
Qualcuno avrà anche pensato: che cosa ci fanno palafitte e lo scheletro di uno pseudo balenottero nelle campagne tra Milano, Pavia e Cremona? Ad essere precisi, per la Pianura Padana ne troviamo ben due: una nella chiesa di San Cristoforo, nel lodigiano, l’altra nella chiesa di San Bassiano, a Pizzighettone.
E come la mettiamo con la questione delle piroghe, ben undici, ritrovate tra i fiumi Serio, l’Adda e l’Oglio, negli anni Settanta, e datate tra il 400 ed il 750 dopo Cristo?
A tutti questi quesiti l’unica risposta valida è: tutta colpa del mostro di Loch Ness di Milano.
Sì, perché anche Milano ha avuto il suo lago e all’interno non poteva che viverci un mostro tremendo, puzzolente.Il mostro Tarantasio che viveva nel Lago Gerundo.
A convalidare questa tradizione ci sono diversi aspetti.
Innanzitutto, la toponomastica. Passando in rassegna i nomi dei luoghi si scoprono cascine come la Taranta, tra Cassano d’Adda e Treviglio, oppure i paesi Gera d’Adda, Gerola, Girola.
Poi c’è la geologia. Anche gli studiosi ritengono che, appena fuori di Milano, ci fosse un lago preistorico, paludoso, malsano, ricco di ghiaia, il cui sottosuolo emanava metano e idrogeno solforato. Un inferno di posto che rievoca Ăchĕrōn, in greco, il fiume infernale Acheronte. Ma Gerundo può venire anche da géra, la “ghiaia” (oppure gérola), letteralmente “sasso”.
Tuttavia, le suggestioni e le favole sono più intriganti della scienza.
Nasce così la storia di Tarantasio, il drago-dinosauro nato dalla tomba del perfido Ezzelino da Romano. Tarantasio si avvicinava alle rive del lago mangiando uomini e bambini, dall’alito asfissiante – come le esalazioni di metano -, al quale venivano offerti sacrifici umani.
Una volta toccò anche al figlio del fondatore della dinastia dei Visconti il quale, impavido, con un colpo di spada strappò dalle fauci del mostro il suo erede, distruggendo l’avversario.
Per eliminare ogni pericolo di qualunque ritorno, Visconti fece prosciugare il lago di Gerundo e bonificare la palude. Per eternare l’impresa, poi, prese l’immagine di quella vittoria e la forgiò su pietra.
Nasceva così il Biscione, il simbolo di Milano. Secondo qualcuno il merito non fu di un Visconti ma dell’unico Federico Barbarossa, ma il mostro c’era e il lago pure. E nella tradizione popolare ci sarà sempre.
L’intervento di Alessandro Morelli (Lega Nord) agli Stati Generali di Milano Stato.
Teatro Franco Parenti, via Pier Lombardo 14, Milano, martedì 16 maggio 2017
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Montaggio: Sydney Oketayot
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Ti propongo una sfida.
Adesso io ti dico ” arte africana ” e tu in 3 secondi dici la prima cosa che ti viene in mente.
Ci sei? 3…2…(non sbirciare su Google)…1… STOP.
Ora ti dico cos’hai pensato: maschere e statuine di legno, colori, piume e tanti oggetti tribali. Ho indovinato?
Purtroppo, a causa della mancata informazione e delle gravi situazioni che il continente sta vivendo, non si sa tanto dell’ arte contemporanea di questi luoghi. Di conseguenza subentra lo stereotipo (quello che hai pensato prima), che categorizza tutto sotto qualcosa di conosciuto e che, si presume, non sia mai cambiato.
Fortunatamente, l’ arte africana è ben altro, al giorno d’oggi, e a mostrarcelo ci penserà la mostra “Africa. Raccontare un mondo“, che si inaugura oggi, alle 9.30, al PAC ed esposta fino all’11 settembre.
Acquistando un biglietto a 8 euro, potrai visitare questa mostra e ammirare le opere di alcuni artisti sub-sahariani in costante ricerca di nuovi spunti visivi. Il risultato? Opere che saranno in grado di mostrarti le meraviglie di un nuovo, vecchio mondo.
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Mi ricorderò sempre la prima canzone dei Depeche Mode che ho ascoltato.
Credo sia stata la prima di molti, con la sua introduzione inconfondibile e il suo ritornello famoso più di molti altri brani storici.
Quando sentii “Enjoy the silence” era un momento particolare della mia vita: stavo cominciando a conoscere il mondo del metal, del rock, del gothic e selezionavo rigidamente tutti i brani che ascoltavo.
Le prime note partirono e nonostante non fosse un sound aggressivo, pesante, tagliente, di quelli che stavo cercando, non fermai la traccia. Continuai ad ascoltarla e man mano che la voce cantava e che gli strumenti suonavano, mi sentivo come trasportata, cullata da quelle parole e da quella musica.
Fui avvolta da un suono che mi è entrato nel profondo del cuore e che non ho più dimenticato.
Ascoltare i Depeche Mode è un’esperienza sensoriale che ti emoziona e ti culla verso panorami sonori che mai avresti pensato di esplorare, come tutti i loro fan sanno benissimo: sono capaci di spaziare dal rock al pop, dall’elettronica pesante a quella più malinconica e sensuale.
E, finalmente, i Depeche saranno a San Siro domani sera, dalle 21.00.
Potrai vederli e ascoltarli dal vivo e ti garantisco che sarà una serata che non dimenticherai, ma fai in fretta ad acquistare i biglietti: ne sono rimasti pochissimi da 41.40 euro su Ticketone
Quindi affrettati, se non vuoi perderti questi pezzi di storia della musica.
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La pasticceria Tre Marie prende il suo nome da una nave di bucanieri.
Mettere insieme una giuria di 20 personaggi di spicco della città che donano 50 euro ognuno per premiare un progetto di grande rilevanza sociale. E’ questa la filosofia della Awesome Foundation portata a Milano da Matteo Consonni che ha formato una giuria formata da persone come l’assessore Lipparini, la direttrice dello Ied Elena Sacco, la fund raiser Elena Sacco, il manager di Accenture Danilo Mazzara.
E’ con queste premesse che si è svolta giovedì sera l’ultima Pitch Night dove progetti fuori dagli schemi per risolvere un problema, per migliorare la nostra comunità o semplicemente per diffondere gioia, sono stati presentati presso l’Ostello Bello di via Medici 4, in un ambiente allegro e internazionale.
Tra le cinque le idee in lizza, si è aggiudicata i 1000 euro messi in palio dalla giuria Tommaso Gioli, 24 anni, con il sogno di fare di Milano davvero una città ecologica e ciclabile al massimo. Da tre anni Tommaso lavora al progetto di un totem, da sistemare in alcuni punti della città, dove il ciclista possa trovare strumenti per risolvere piccoli o grandi problemi della sua bicicletta: un raggio da raddrizzare, un freno da stringere, una toppa da mettere sulla camera d’aria o semplicemente un compressore per gonfiarla.
Al totem si potrebbe accedere con una card e un piccolo abbonamento e con la App collegata si potrebbero vedere tutorial per la manutenzione della bicicletta. Insomma Tommaso ieri ci ha raccontato una storia che sembra parlare di “Zen e arte della manutenzione della bicicletta”. Aggiudicatosi i 1000 euro, fra tre mesi Tommaso sarà chiamato a spiegare come ha impiegato quei primi fondi per avviare concretamente il suo progetto.
Al secondo posto, con una inaspettata performance di nuoto fra il pubblico Marina e Viviana, cuffia e occhialetti sulla testa e asciugamano in spalla, hanno raccontato di come Milano sarebbe ancora più awesome se si potesse nuotare nei Navigli. Così la loro proposta è di creare una sorta di piscina temporanea di 25 m per 10 da organizzare a latere di altre iniziative importanti che vedono i Navigli come protagonisti, ad esempio in occasione della Gran Fondo dei Navigli. Loro assicurano che le acque sono state analizzate e sono balneabili. Con i soldi avrebbero assolto al contributo da dare alla sicurezza durante l’evento: pagare l’ambulanza, i bagnini e qualche altra attrezzatura. Purtroppo la paura di nuotare in compagnia di qualche animaletto indesiderato ha prevalso sui giudici che pur incuriositi, hanno bocciato la loro iniziativa.
Al terzo posto l’unico progetto in inglese, essendo i promotori due ragazzi indiani, Sinty&Ady, partendo dalla raccolta della carta gettata via, con la manodopera di rifugiati, avrebbe portato alla produzione di uno speciale cartone riciclato a nido d’ape in grado di isolare e di essere utilizzato in coppia con tanti altri materiali, dal cemento al legno. Anche questo progetto bellissimo che metteva insieme l’attenzione alla raccolta differenziata, al problema sociale dei rifugiati che si ritrovano senza lavoro e prospettive e la produzione di un materiale altamente ecologico è stato giudicato troppo complesso per soli 1000 euro.
C’era poi Bianca Calzolai con la sua idea per abbellire con uno specialissimo arredo cittadino alcune zone della città di Milano come per esempio i cantieri della M5. L’elemento da apporre per una lunghezza di 100 m sulle pareti grigie dei cantieri rappresenta un Fumetto chiamato “Phallaina” di una artista francese che avrebbe anche uno sfondo di denuncia sociale. Bianca avrebbe usato i 1000 euro per finanziare una consulenza e una campagna pubblicitaria.
Infine l’iniziativa di Riccardo Roggeri Casa SLA, legata alla malattia rara degenerativa Sla. Casa SLA è un ente che già esiste, che lavora per diffondere la conoscenza di questa rara malattia e per fare rete con i malati e i loro familiari per aiutarli ad affrontare il percorso della malattia. In Italia, ha spiegato Riccardo, ci sono 3.600 casi di malati di Sla con un aumento medio di 1000 casi l’anno. Il Progetto di Riccardo prevede un supporto psicologico per i familiari, l’attivazione di una chat in real time e di eventi dove spiegare meglio la malattia e il suo decorso.
Ora non resta che aspettare con ansia la prossima Pitch Night e per chi ha una buona idea per rendere Milano ancora più grande tenete d’occhio il sito della Awesome Foundation Milano di http://www.awesomefoundation.org/en/chapters/
Sono anni che guardo e riguardo i film dello Studio Ghibli… o meglio, di Hayao Miyazaki. Perchè è lui che rappresenta questa casa produttrice.
Il primo che ho visto è stato “Il Castello Errante di Howl“: Sophie mi aveva coinvolta al punto di arrabbiarmi, gioire e preoccuparmi con lei… ma Howl era troppo arrogante, vanitoso e superficiale per piacermi.
Poi ho scoperto “La Città Incantata“, il mio preferito. Penso sia il capolavoro di Miyazaki. La protagonista, Chihiro, è una bambina estremamente forte, che pur di salvare i suoi genitori dalle grinfie di Baba, la strega titolare del centro benessere per spiriti ed esseri mitologici, ha passato le pene dell’inferno e nel frattempo ha fatto tesoro delle esperienze vissute. Già la trama è avvincente, ma anche i messaggi incastonati durante lo svolgimento contribuiscono a rendere questo film davvero speciale.
Perchè è questo che fa Miyazaki: all’interno delle sue storie, incastra argomentazioni ambientaliste, femministe, pacifiste e molti altri temi importanti, che colpiscono con la loro attualità che si tinge di fiabesco.
Se anche tu sei appassionato dei suoi lungometraggi, non puoi perderti la conferenza gratuita di domani, organizzata da WOW Spazio Fumetto: “La magia di Hayao Miyazaki“. A partire dalle 17.30, Enrico Azzano e Andrea Fontana, autori del saggio “Studio Ghibli. L’animazione utopica e meravigliosa di Miyazaki e Takahata“, spiegheranno l’importanza dei capolavori d’animazione di questo straordinario disegnatore, anche grazie alla collaborazione di Claudio Acciari, autore di “Meka Chan“.
Io sarò in prima fila. E tu? Questo sabato vieni a sognare con me?
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In ufficio è arrivato il fatidico momento di segnare i giorni di chiusura nei fogli Excel. L’ansia per la ricerca della vacanza perfetta inizia a farsi sentire e il rischio di capitare in viaggi organizzati è sempre in agguato. Negli ultimi anni si è registrata una ribellione contro il turismo di massa e un moltiplicarsi di blog, app e startup dedicati ai viaggi unconventional. Con l’aiuto della tecnologia, si sono create delle vere e proprie tendenze, dei diversi profili di viaggiatori e un turismo sempre più esperienziale.
Per i “nuovi” turisti non basta più partire con valigia, guida e passaporto; ciò di cui oggi si ha bisogno è lo smartphone! Io stessa attivo tantissime app all’inizio di una vacanza, dalle ormai evergreen Google Translate e Google Maps; alle indispensabili: Citymapper e TripIt; con cui si combinano mezzi e itinerari o si custodiscono documenti di viaggio in modo ordinato. Così non si deve più cercare nelle tasche o tra le pagine di libri davanti alle code furibonde del check-in. Altra app che ormai sta sostituendo il taccuino da viaggio è Musement, tutta italiana e consigliata anche da Tim Cook (CEO di Apple). Insomma ce n’è una per ogni tipo di esigenza, per chi è alla ricerca di un turismo sostenibile, per chi vuole viaggiare in solitaria o per chi cerca l’avventura. Il trend vincente sembra essere la ricerca di esperienze autentiche, una sorta di “local mania” per vivere a contatto con gli abitanti del posto. Tra le app che verranno segnalate di seguito ce n’è anche una (sardo) milanese.
Esperienze di questo tipo implicano quasi sempre tour sul territorio e cibo! Spotted by locals, per esempio, consente di visitare molte città nel mondo, affidandosi ai consigli da parte di chi ci vive; offre informazioni fuori dall’ordinario e regolarmente aggiornate. EatWith, invece, permette di cenare a casa di chef locali in circa 165 città nel mondo, assaporando specialità del posto e condividendo la tavola con altri viaggiatori. Per chi invece vuole viversi lo spirito di una festa autoctona, può partecipare o addirittura organizzarne una con Party with a local.
Come anticipato, tra le tante app del Social travelling, se ne trova una che ha un particolare legame con ilDòmm de Milan e si chiama Guide Me Right. Un marketplace online multi-piattaforma, che a partire dal nome, mi fa venire in mente l’immagine di una stretta di mano e un #followme, alla Murad Osmann (famoso per aver girato il mondo guidato dalla sua fidanzata). Vi sarà sicuramente capitato di ospitare un amico e stilare una lista di luoghi, ristoranti, sagre, monumenti, panorami, strade da raccontare o piazze da attraversare. Il CEO e co-fondatore Luca Sini è partito proprio da un’esperienza personale del genere, quale ospitare compagni Erasmus spagnoli in Sardegna. Con l’aiuto di Pietro Pirino e Andrea Zanda ha perfezionato l’idea della pluripremiata app, studiando il funzionamento delle agenzie di viaggio online e i sistemi turistici di rating come TripAdvisor. Un’idea definita “romantica”, che ha portato a un team di dieci persone e a una community, a dir poco, attiva. I protagonisti dello scambio di attività ed esperienze socio-culturali sono i Guest o viaggiatori e i Local Friends. Attraverso la Meeting Page di GMR, i primi cercano i locals in base al luogo e al grado di “affinità sociale” mentre i secondi dispongono tempo e conoscenze del territorio, organizzando itinerari inediti e personalizzati, come farebbe un amico. A questo punto l’esperienza è creata su misura, per tutti quei viaggiatori che vogliono viversi il posto e non solo prenotarlo. La preannunciata relazione tra il capoluogo lombardo e il progetto sassarese è, in primis, legata all’ubicazione della sede operativa, ma la vera chicca è che nella città di Milano si localizza l’esperienza più venduta su GMR: Milano criminale. Una proposta di Andrea Lo Guzzo, ventiquattrenne e attore teatrale, che ha autonomamente studiato la storia della “ligèra”, malavita milanese del dopoguerra, raccontandola e creando un affascinante percorso tra le vecchie case di ringhiera.
In passato il chiedere indicazioni stradali poteva essere un modo per creare relazioni e, perché no, far scattare qualche invito; oggi le strade le troviamo tramite GPS e le persone del posto le “scegliamo” prima di incontrarle.
Qualche link utile:
www.guidemeright.com/it/cosa-fare-a/milano/milano-criminale
Stramilano era una canzone composta nel 1929 da Vittorio Mascheroni e Luciano Ramo, interpretata dalla cantante Milly. Il titolo è stato poi ripreso in un film di Corrado D’Errico. Dal 1972 è diventata il nome della celebre corsa.
https://www.youtube.com/watch?v=2sxXTO1N-Kk
E’ una delle istituzioni private più esclusive della città: la Società del Giardino, nei pressi di corso Vittorio Emanuele. Al suo interno c’è anche una sala riservata alla scherma fin dal 1882.
L’intervento di Andrea Cuomo (Il Giornale) agli Stati Generali di Milano Stato.
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