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La tragica RIVOLUZIONE di Largo Foppa

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Largo La Foppa, maggio 1898
Largo La Foppa, maggio 1898

Le cinque giornate sono l’unica insurrezione popolare riuscita di Milano. Ce ne furono altre mancate o, talvolta, solo temute. Come i moti della primavera del 1898 che portarono in largo La Foppa operai e forze di sinistra rabbiose per l’imposta sul pane e per l’arresto di Turati e di Anna Kuliscioff.

Più della loro consistenza fu la paura di una rivoluzione che portò a proclamare la legge marziale e a spingere il generale Bava Beccaris a prendere a cannonate gli insorti, provocando oltre 100 morti.

Per vendicare la strage l’anarchico Gaetano Bresci due anni dopo uccise il re Umberto I che aveva premiato Bava Beccaris per quanto aveva fatto a Milano.

Fonte: Milano d’Italia, Alberto Pezzotta- Anna Gilardelli, Bompiani

MILANO CITTA’ STATO

Aperitivo Matematico: quando la matematica… interessa

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La matematica.

Quella materia che o ami dal più profondo del cuore, perchè stimola il ragionamento e ti fa capire i meccanismi dell’universo… o detesti in modo così viscerale da preferire una lenta e dolorosa tortura al suo studio.

La matematica è una disciplina molto incompresa, però, diciamocelo: io stessa l’ho odiata fino al secondo anno di liceo.

Perchè? Ho sempre avuto professoresse e maestre che o non sono mai state in grado di spiegarmela come si deve o semplicemente non mi facevano appassionare all’argomento.

In seconda liceo, invece, finalmente ho avuto un’insegnante che mi ha presa in simpatia-antipatia (simpatia perchè volevo imparare, antipatia perchè avevo la testa tra le nuvole e non tra i quadretti del quaderno) e mi ha spiegato talmente tante volte i vari punti del programma che alla fine ero io stessa a voler andare alla lavagna per risolvere i problemi…  e prendevo sempre voti dall’8 al 10.

Una storia a lieto fine… della quale, però, penso non ti interessi granchè. Se sei un appassionato di matematica, però, ti posso proporre l’Aperitivo matematico di questo mercoledì, dalle 19.30, alla Santeria Paladini. 

Mentre gusterai il buffet e i drink proposti, potrai discutere di tutte quelle argomentazioni scientifiche delle quali hai sempre voluto parlare o capire qualcosa, ma che non ti sei mai azzardato a chiedere per paura di essere bollato come nerd, secchione o imbranato.

E se, invece, sei la persona che dovrà per forza accompagnare il tuo amico mercoledì per non lasciarlo solo, non ti preoccupare l’ingresso è libero e se ti annoi, puoi sempre mangiare altro cibo e affogare la tua disperazione nell’alcool: è pur sempre un aperitivo.

 

 

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Milano, ma quanto mi COSTI?

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Conoscete Numbeo?
È un interessante sito web con l’ambizione di raccogliere i prezzi e alcuni indicatori sulla qualità della vita di tutte le città del mondo. È il sito ideale se volete trasferirvi all’estero e state facendo i conti su spese e stipendio.

Noi l’abbiamo usato per conoscere le città simili a Milano per costo della vita e ovviamente salario medio.

Il dato sul costo della vita è specialmente interessante perché raccolto spontaneamente dagli utenti del sito (quindi non frutto di elaborazioni di qualche istituto) e perché mette nel paniere diversi beni e servizi, dal costo del McMeal a quello di 1 kg di patate, dalla birra locale alla benzina, dai jeans Levi’s all’abbonamento dei mezzi di trasporto, oltre che affitti e bollette medi. Il paniere completo (oltre 50 voci) lo trovate qua.

Abbiamo diviso i costi di generi alimentari e di consumo da una parte e affitti e spese per immobili, bollette, istruzione e trasporti dall’altra.

Nel grafico mettiamo a confronto alcune città dell’area euro per comprendere quanto sia costosa ogni città rispetto alle altre.
Grazie a una tecnica statistica abbiamo sintetizzato con due valori le informazioni rispetto 
ai prezzi dei beni compresi nelle due categorie individuate.

Elif Lab - Prezzi citta europeePiù costosa di Roma, Milano si colloca in una via di mezzo tra Bruxelles e Helsinki, in un gruppo di città che comprende anche Vienna e Valletta.

E i salari? La maggior parte delle città analizzate ha un salario medio inferiore agli 1100 euro mensili (netti). Milano si colloca in un secondo gruppo, con quasi 1600 netti mensili (fa meglio di Roma, ferma a 1435.5). Si guadagna però meno di quanto accade in città in cui i prezzi sono leggermente più bassi, come Madrid e Berlino.

Elif Lab - Salari Europa

Solo in Lussemburgo lo stipendio medio supera i 3000 mensili: la prima città “normale” è Amsterdam con 2643 euro netti al mese.

Elif Lab - Salari città europee

Milano è per fortuna la città in cui l’acqua in bottiglia costa meno (0.43 euro di media per la bottiglia da 1 litro e mezzo, a Helsinki 1 euro e 50), ma andate via se volete comprare un paio di scarpe da uomo per andare a lavoro: 135 euro di media contro i 78 che paghereste a Bratislava.

Curiosamente Milano è tra le città analizzate anche quella in cui si paga di più la carne (1 kilo di girello per 17 euro, contro i 6.40 che paghereste a Riga). Ma non ridano i vegetariani perché anche il riso costa caro: in media 2 euro e 25 per 1 kilogrammo, contro 0.88 centesimi per la stessa quantità a Lisbona.

Milano o Roma?
A Roma la vita è complessivamente meno cara.
Scegliete Roma se vi piace giocare a tennis, mangiare frutta e cenare al ristorante.
Ma scegliete Milano se vi piace spendere i vostri 160 euro in più di stipendio 🙂

ELIF LAB

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Nel 1886 fu fondata a Milano la prima azienda di pubblicità “dinamica”

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Nella città in cui si diffondevano i primi tram a vapore non poteva tardare la pubblicità. Fu un francese, Fernand du Chene de Vere a fondare nel 1886 la prima azienda di pubblicità specializzata in affissioni sui mezzi di trasporto. Nel 1890 ottenne l’esclusiva di affissione sul circuito urbano e interurbano della rete tranviaria. L’anno seguente estese l’esclusiva sull’intero Regno d’Italia. Le prime reclame furono per il Fernet Branca e il bitter Campari.

Il suo principale concorrente nel mondo della pubblicità fu Attilio Manzoni che ebbe grande successo con la sua idea innovativa di istituire i necrologi a pagamento.

Fonte: Milano d’Italia, Alberto Pezzotta- Anna Gilardelli, Bompiani

Mademoiselle Paradis

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Questa storia si svolge a Vienna nel 1777 e ha come protagonista Maria Theresia Paradis, detta “Resi“, una giovane, anzi, giovanissima pianista non vedente dal talento straordinario.

Ciò che rende questa virtù di mademoiselle Paradis ancora più straordinaria è che abbia imparato lo strumento senza mai vedere nemmeno uno spartito, in quanto ha perso la vista improvvisamente, letteralmente da un giorno all’altro, quando aveva solo tre anni.

Da allora, i suoi iperprotettivi genitori non si sono mai dati pace per la sua tragica perdita e, messi alle strette dopo innumerevoli tentativi medici, trovano una persona dalla celebre quanto discussa reputazione che si rende disponibile ad aiutarli.

Il potenziale salvatore di Maria Theresia Paradis sarebbe tal Franz Anton Mesmer, soprannominato “medico dei miracoli“: l’uomo accetta in quanto la risoluzione della cecità della ragazza gli porterebbe sicuramente fama e ricchezza.

Resì inizia, così, questo nuovo trattamento e tutti i suoi problemi di vista sembrano celermente risolversi, ma altrettanto celermente si rende conto che, contemporaneamente, è come se il tuo talento musicale… stia svanendo.

Ma non ti dico altro del film “Mademoiselle Paradis”, che verrà proiettato allo Spazio Oberdan questa sera dalle 19.15: il biglietto costa solo 8 euro, direi che per svagare la mente dal tran tran del lunedì ne vale la pena, non credi?

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Omaggio a Jeff Buckley

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Ci sono state poche canzoni in grado di commuovermi dal profondo del cuore e una di queste è stata sicuramente “Halleluja” di Jeff Buckley.

Non solo per le parole, ma soprattutto per com’è stata interpretata in relazione ad esse…

“Well I heard there was
A secret chord
That David played
And it pleased the Lord
But you don’t really care
For music, do you?
Well it goes like this:
The fourth, the fifth
The minor fall
And the major lift
The baffled king composing
Hallelujah
Hallelujah
Hallelujah
Hallelujah
Hallelujah”

Questa melodia, unita alla voce trasognata e intensa di Jeff Buckley, mi ha sempre suscitato emozioni profonde e contrastanti.

Per questo credo che andrò al Serraglio, questo venerdì dalle 21.30, per ascoltare l’omaggio cantato, raccontato e recitato a questo grandissimo artista della musica internazionale, quella vera, fatta con le proprie parole, i propri strumenti… e il proprio cuore.

Penso che per un musicista del genere, gli 8 euro dell’ingresso siano anche pochi…

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Paola BACCHIDDU: l’unica cosa che porterei a Milano di Roma sono i monumenti

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– Proprio oggi sono uscita a pranzo col mio collega romano e mi diceva “guarda io adoro Roma ma tutto quello che dici è vero”

– Ma in sintesi cosa dici tu?

– Beh insomma quello che la distrugge, a parte un’amministrazione che purtroppo ha toccato il fondo perché io ho lavorato, ho vissuto a Roma sotto Veltroni, sotto Marino e adesso sotto di lei, quello che bisogna considerare è che è lo spirito civico che non c’è.

– Ma tu glielo dici ai romani? Quando dici perché non fate voi, che cosa ti rispondono?

– Io gli dico sempre: noi a Milano, come era successo per esempio per Expo, c’ero anch’io, siamo scesi in strada proprio fisicamente”, loro dicono “ma tanto questa è una città che ha visto anche i barbari arrivare e sopravvive sempre a se stessa, tanto è inutile”. C’è una rassegnazione totale.

E poi riconoscono ormai dopo tanti anni in cui cercavano di fare resistenza su questo che gli stessi romani purtroppo di senso civico c’è carenza, scarseggia, quindi tutto sommato riconoscono che è anche colpa loro.

Ti faccio un esempio. Io abito in un quartiere a Roma che è considerato un quartiere abbastanza, a parte di destra, il quartiere Fleming che è la collina chic e ricca della città, quindi in effetti rispetto al sud, perché sai che c’è questa distinzione sud-nord, hanno fatto anche delle fiction su youtube che è questa cosa di Roma che è come attraversare due continenti diversi in effetti. Perché il sud è proprio più sbracato, è più di sinistra, di centri sociali, mentre il nord è un po’ più borghese, un po’ più ordinato. Però io abito nel quartiere ordinato ma, ti dico, io vedo anche i camion dell’immondizia che, per carità, passano ma dopo un’ora è di nuovo tutto per terra perché la gente butta le cose. Purtroppo è lo spirito civico che è inesistente, qui.

Quindi, vuoi un’amministrazione drammatica più la gente purtroppo non fa resistenza, per cui quando dico perché non scendete in piazza?, questi dicono tanto Roma si amministra da sola. Sono passate tutte quante le popolazioni, invasori, barbari, Roma è sopravvissuta a se stessa e concludono così il discorso.

– Ma secondo te un’amministrazione potrebbe fare qualcosa? Perché da quello che descrivi ci sarebbe poco da fare.

– Ma secondo me sì, perché può migliorare cose che ormai hanno raggiunto insomma dei livelli intollerabili. Quindi sicuramente sì. Poi se mi dici può farla diventare funzionale come Milano, dico è impossibile. Però sicuramente peggio di così credo sia difficile, questo lo riconoscono anche i romani dopo tantissimi anni. Per farti un esempio adesso hanno deciso di accendere i lampioni a turno, cioè in certi quartieri è completamente buia la città

– A turno nel senso alcuni quartieri sì e alcuni quartieri no?

– Sì. Io ti sto parlando di strade con un afflusso di macchine costante, quindi sono anche strade pericolose, piene di buche peraltro e tutto il tratto nord, io lavoro nella zona nord, per esempio oggi era spento, lo stavamo notando con il collega romano. Non accendono più le luci, evidentemente per questioni di bilancio, di risparmio. Se a una città gli togli l’ordine, la pulizia, l’immondizia, gli togli l’illuminazione e gli togli i trasporti, che cosa rimane?

– Mi viene in mente un amico che dice che la cosa migliore di Roma è il treno per Milano, tu quando sali sul Frecciarossa e torni a Milano qual è la cosa che trovi?

– Innanzitutto la civiltà, perché sempre di essere arrivata in Svizzera, perché veramente c’è un gap mostruoso. Peraltro più passa il tempo e più il gap, la forbice si allarga. Questo lo riconoscono anche i romani adesso. Prima dicevano ci avete solo la nebbia a Milano, adesso invece riconoscono che Milano è una città che è cambiata tanto e dove verrebbero anche loro volentieri perché da Roma c’è solo da scappare. Questo lo dicono proprio loro. Infatti io sono stupita di questo atteggiamento dei romani che finalmente riconoscono la situazione in cui vivono. Però io un po’ dico è colpa vostra.

– Può essere l’inizio di un’autoconsapevolezza positiva.

– Ma io tra l’altro non ho nulla contro Roma, cioè spero che si riprenda. Una città così è invidiata in tutto il mondo, se fosse organizzata in maniera funzionale è una città che diventerebbe una bomba in tutto il mondo, no? Ce la invidierebbero tutti, no?

– Che cosa della Milano di oggi, c’è qualcosa che nonostante tutto di Roma non ti dispiacerebbe che ce l’avesse Milano?

– Niente. Assolutamente niente. L’unica cosa che ti dico i monumenti perché noi non ce li abbiamo a Milano. C’è un patrimonio culturale qua immenso, è preziosissimo. A Milano non c’è, ovviamente.

– E delle persone? Della mentalità?

– Niente.

– Neanche la simpatia, le battute, le battute sono simpatici, a volte

– No, per niente. Tra l’altro mi pare che Milano si sia meridionalizzata in senso positivo molto negli ultimi anni, è diventata una città dal punto di vista della materia umana molto più calda

– Sforna anche comici ormai

– Esatto. Se c’è una cosa di Milano critica io dico che ci sono quartieri completamente franchi, perché fuori dal centro Milano ha grossissimi problemi.

– Un romano con la mentalità milanese ti direbbe però intanto sei qua a lavorare, non sei a lavorare a Milano

– No, no me lo dicono sempre, naturalmente. Io rispondo beh certo se abbiamo qua tutte le produzioni legate alla politica e i ministeri sono qua, è ovvio che sono qua. Ma non mi pare una nota di merito, sinceramente. Anzi. Io qualche ministero, ti ricordi la proposta di Calderoli di qualche anno fa?, io lo sposterei al nord, secondo me funzionerebbero più cose, non sto scherzando.

ANDREA ZOPPOLATO in collaborazione con DUILIO FORTE

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Salone del Cioccolato

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Pochi sanno realmente capirti… come il cioccolato.

E’ l’unico che ti resta accanto nei momenti di disperata tristezza, cercando di consolarti come meglio può con la sua dolcezza.

E’ l’unico che ti capisce in quegli attimi di collera che possono essere spenti solo grazie a uno charme che sappia parlare al tuo cuore… e al tuo stomaco.

E’ l’unico che condivide le tue conquiste e le tue esperienze gioiose, magari assieme alle persone a cui tieni.

E’ l’unico che sappia coronare qualsiasi giornata… e pasto nel migliore dei modi.

Insomma, una vita senza cioccolato non sarebbe possibile: infatti non capisco proprio tutti coloro che dicono di non amarlo.

Probabilmente, queste persone hanno incontrato solo degli infimi cioccolatini al latte o delle effimere praline al cioccolato bianco, ma mai una meravigliosa tavoletta di cioccolato fondente purissimo, magari arricchito da aromi come il peperoncino o da sfizi come le nocciole, i pistacchi o altre squisitezze.

Dalle mie parole, puoi capire quanto ami questo tesoro dell’universo gastronomico e culinario e puoi immaginare quanto sia felice di annunciarti che, a partire dalle ore 18 di questo giovedì fino a domenica, al MiCo si svolgerà il Salone del Cioccolato.

Saranno quattro giorni di cooking show, degustazioni ed eventi di ogni tipo, durante i quali potrai immergerti a trecentosessanta gradi nel mondo gustoso del cioccolato.

Tra mastri pasticceri, celebri chef dall’importante personalità e bancarelle pronte a proporti tutti i loro squisiti prodotti, vedrai che i 12 euro dell’ingresso saranno spesi benissimo: non vorrai più tornare a casa.

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La prima PROIEZIONE CINEMATOGRAFICA a Milano avvenne nell’attuale via Turati

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28 marzo 1896. Al Circolo Fotografico di via Principe Umberto (oggi via Turati) si assiste alla prima proiezione cinematografica di Milano. Il pubblico è formato da un ristretto gruppo di persone, tra cui diversi giornalisti. Vengono trasmesse immagini immortalate dai fratelli Lumiere della vita quotidiana francese.

Il pubblico è estasiato dalle riprese animate di “bimbi che giuocano” o di “bagni di mare” a Nizza. Il giorno successivo il “cinematografo Lumiere” viene trasferito al Teatro Milanese in corso Vittorio Emanuele con proiezioni aperte al pubblico di circa un quarto d’ora di durata. Il titolo è “spettacolo di fotografia animata” e riscuote grande successo anche se in molti prevedono che sia “un’arte senza futuro” o, in milanese, “El dura minga”.

 

Fonte: Milano d’Italia, Alberto Pezzotta- Anna Gilardelli, Bompiani

 

San Valentino? Macao Poetry Slam

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San Valentino è una festa… che spacca letteralmente in enne parti l’opinione pubblica, se così si può definire.

Quando arriva questo giorno, direi che tendenzialmente possiamo distinguere queste categorie:

– i nichilisti: coloro ai quali non frega nulla di nulla di questa giornata e che continuano imperterriti a vivere la loro vita;

– i nichilisti polemici: coloro ai quali non importa niente di questa ricorrenza perchè pensano sia solo una mera questione commerciale senza un vero significato alla base;

– gli invidiosi acidelli: coloro che passano tutto San Valentino a fare battutine odiose sulle coppie che lo festeggiano, del tipo “Ma San Valentino lo passate con il vostro partner o con l’amante?” o “Pensate che oggi le corna non si vedano?” o, ancora, “Oggi piccioncini, domani tornano a urlarsi contro“… ma in cuor loro, sperano tanto di ricevere, un giorno, la famosa lettera da parte dell’ammiratore segreto;

– le coppie tranquille: coloro ai quali non interessa molto questa festività, perchè si amano tutti i giorni e non hanno bisogno di un giorno particolare per dimostrare il proprio sentimento;

– le coppie fanatiche: coloro che non possono fare a meno di correre nella prima pasticceria, negozio di peluche o qualsiasi altro luogo venda articoli di San Valentino per fare il regalo più sdolcinato possibile alla propria anima gemella;

– le coppie in crisi: coloro che pensano che celebrare questo giorno possa in qualche modo mettere a posto tutti quei piccoli screzi, litigi e rancori che si nutrono vicendevolmente;

– le coppie speranzose: coloro (specialmente se si tratta di una lei, parlo per esperienza personale) che aspettano questo giorno sperando che la loro dolce metà faccia la tanto agoniata proposta o che, magari, aspettano qualche dichiarazione importante;

– i “mai dire mai”: coloro che sperano dal più profondo del cuore che questo giorno porti qualche novità nel proprio orizzonte amoroso… molte volte, da veri e propri scapoli.

Ecco, direi che le categorie sono pressapoco queste, ogni anno, da quando ho memoria.

Ma, in riferimento alle coppie o a chi spera di quagliare qualcosa durante questa giornata, chi ha detto che a San Valentino si debba per forza ricorrere ai soliti escamotages per passare una bella serata?

Voglio dire: non esistono solo i cinema, i ristorante e i locali notturni per fare un’uscita romantica.

Cosa propongo in alternativa? Per esempio, il Macao, che proprio questo mercoledì dalle 21.00 organizza la sua Poetry Slam a ingresso gratuito. Sei poeti in gara declameranno i loro versi e saranno giudicati da una giuria… presa completamente a caso tra il pubblico.

Direi che poche alternative possono battere una serata come questa, non ti pare? E poi, non solo risparmieresti come minimo una costosissima cena, ma soprattutto potrai tornare a goderti uno dei più antichi strumenti di corteggiamento: la poesia.

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1894: nasce a Milano il Touring, il club per promuovere i viaggi in bicicletta in Italia

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8 novembre 1894. Nell’albergo degli Angioli in via Santa Margherita 57 appassionati di ciclismo danno vita al Touring, un club che mira a promuovere il turismo in bicicletta. Tra le attività c’è quella di pressione per la costruzione di infrastrutture per le bici e la realizzazione di guide di viaggio per far conoscere l’Italia.

 

Fonte: Milano d’Italia, Alberto Pezzotta- Anna Gilardelli, Bompiani

Tre aziende milanesi quotate in Borsa con grandi margini di crescita

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Nella Borsa di Milano ci sono anche aziende con sede a Milano. Ne abbiamo scelte tre che presentano un ottimo potenziale di crescita.

#1 F.I.L.A.: la creatività in un palmo di mano.

Profilo
Il Gruppo F.I.L.A. ha sede a Pero. Nato a Firenze nel 1920,  opera nel settore della produzione e commercializzazione di prodotti dedicati alla creatività, all’arte, realizzando articoli per disegnare, dipingere, colorare e tanti altri prodotti tra cui pastelli a legno, pastelli a cera, carta per le belle arti e tutto ciò che occorre alla scuola ed agli appassionati del settore artistico. I suoi marchi di produzione sono abbastanza noti: GIOTTO, DAS, LYRA, CANSON, MAIMERI, DALER & ROWNEY LUKAS e TICONDEROGA. Il Gruppo Fila è composta da 21 stabilimenti produttivi, 40 filiali nel mondo

Un titolo dai continui massimi storici.
Il titolo Fila ha fatto il suo esordio a Piazza Affari nel dicembre del 2013 e dopo circa un anno di leggere flessioni si è messo subito in evidenza grazie alle sue buone performance e continui massimi storici che hanno portato le quotazioni da 7.91 a 21.30 euro (prezzo max storico fatto registrare il mese scorso).
Nel corso degli ultimi anni il Gruppo ha concluso importanti operazioni tra cui la joint-venture con Maimeri Spa, l’acquisizione di Daler-Rowney Lukas e quella del Gruppo Canson, grazie alle quali Fila potrà allargare la fascia di età dei consumatori e sviluppare i prodotti dell’area “colore” che in quello delle “Art & Craft”. Inoltre è prevista una crescita sostenuta in India e in ripresa In Cina, Brasile e Russia. Non è da meno il Nord America che ha visto una ripresa dei volumi e dei ricavi rispetto al 2016.

Perché seguire il titolo Fila?

  • Il Gruppo Fila continuerà in investimenti strategici ed i prossimi obiettivi sono quelli dell’ampliamento dei magazzini francesi e dell’installazione del sistema Sap.
  • Possiamo quindi considerare Fila un buon titolo da cassettista anche perché il Gruppo intende rafforzare la propria presenza sul mercato anche con eventuali ulteriori acquisizioni di marchi leader nei Paesi cosiddetti emergenti con tasso di popolazione scolastica elevato.
  • Anche le Banche D’Affari esprimono buoni giudizi come possiamo notare nella tabella sottostante.

Rating e Target Price

Nome Data Rating Target Price
Banca IMI 12/12/2017 Add 21.30
Banca IMI 14/11/2017 Add 21.30
Mediobanca 26/10/2017 Outperform 22.50
Banca IMI 09/10/2017 Top pick 21.30
Equita sim 04/10/2017 Buy 21.20

 

#2 Fiera Milano: da leader in Italia a player globale

Profilo
Fiera Milano, nata nel 1920,  è leader in Italia e uno dei principali operatori integrati del mondo nel settore della gestione e organizzazione di manifestazioni fieristiche e congressi. La società opera nell’ambito di manifestazioni, congressi, fiere, servizi di allestimento, ecc. Fiera Milano ha fatto il suo esordio a Piazza Affari nel Dicembre del 2002. Il Gruppo gestisce i due quartieri espositivi fieramilano (nell’hinterland della città) e fieramilanocity. Inoltre opera (attraverso joint venture e partnership)  in Cina, Brasile, Sud Africa, Thailandia e India.

Prospettive
 
L’aumento di capitale (terminato il 29 gennaio 2016) sembra dare i primi frutti.  Le risorse raccolte con questa operazione verranno utilizzate per  finanziare eventuali acquisizioni e per ampliare il portafoglio di manifestazioni. L’andamento del business dei primi nove mesi del 2017 è stato positivo e in linea con le aspettative. Da segnalare la fiera biennale Host, leader nel mondo per l’ospitalità professionale, che è stata tenuta dopo la fine del trimestre e che ha raggiunto ottimi risultati: +24% dei visitatori commerciali. La Società resta focalizzata sulla definizione della migliore strategia aziendale.

Titolo consigliabile ai cassettisti

  • A livello grafico, ai prezzi attuali (2.04 euro) si potrebbe puntare sul titolo, impostando però lo stop loss a causa della volatilità dei Mercati. Il confronto con la successiva resistenza a 2.13 euro potrà fornire nuove indicazioni una potenziale ripresa. Conferme (in particolar modo in chiusura) oltre tale riferimento creerebbero le premesse per un ritorno dei corsi in area 2.24 euro con la possibilità che il rally (con la violazione di questo livello) estenda poi verso target più ambiziosi in area 2.30 euro in prima battuta. Le ambizioni di crescita verrebbero invece ridimensionate con ribassi sotto 1.98 euro in chiusura di seduta.
  • Presenza in Paesi strategici e ad alti tassi di crescita.
  • Indiscussa leadership di mercato.
  • A fine settembre l’indebitamento netto è sceso a 22,34 mln di euro, in miglioramento rispetto ai 38,32 milioni di inizio anno. Il Gruppo stima per l’esercizio in corso un margine operativo lordo in consistente miglioramento rispetto all’analogo esercizio 2016.

Rating e target price.

Nome Data Rating Target Price
Banca IMI 01/08/2017 Add 2.10 euro

 

#3 SNAM: leader europeo nella gestione del gas naturale

Profilo
Snam è leader in Europa nella realizzazione e gestione integrata delle infrastrutture del gas naturaleLa sede legale e operativa di Snam è a San Donato Milanese (MI). In Italia, gestisce una rete nazionale di trasporto del gas di oltre 32.500 chilometri, 9 siti di stoccaggio e 1 terminal di rigassificazione. Il Gruppo comprende anche le sue partecipate attive in Austria, Francia e Regno Unito. La separazione di Italgas da Snam è stata completata il 7 novembre 2016. Il titolo Snam ha fatto il suo esordio sul mercato azionario italiano nel 2001.

Outlook
I buoni risultati raggiunti nei 9 mesi riflettono sia gli investimenti effettuati (così come previsto dal piano strategico) che il maggior impegno nell’efficienza economico-finanziaria da parte del Gruppo. Inoltre da qui al 2021 Snam ha in programma di investire circa 4 miliardi di euro sulle infrastrutture italiane ed europee, rafforzando la sicurezza, la flessibilità e la liquidità dell’intero sistema gas. Altri investimenti verranno utilizzati per la realizzazione di circa trecento stazioni per il rifornimento di veicoli a gas naturale che sono in crescita. Nel piano strategico 2017-2021 si prevede di aumentare il valore delle partecipazioni esistenti e di creare opportunità per sfruttare appieno l’esperienza di Snam nelle infrastrutture di trasporto. E’ prevista una RAB  in crescita dell’1% medio annuo. L’utile operativo aumenterà tendenzialmente in linea con la RAB, mentre l’utile netto crescerà nell’ordine del 4% annuo.

E’ giunta l’ora di puntare su Snam?

  • Grazie ai risultati raggiunti ed al piano strategico (che prevede investimenti in Italia) il Gruppo conferma il proprio impegno nel garantire agli azionisti una crescita profittevole e remunerativa. Il dividendo è previsto in crescita del 2,5% annuo nel periodo 2016-2018. Inoltre è stato introdotto l’interim dividend. (corrispondente al 40% del dividendo totale di competenza 2017) che è stato già distribuito agli azionisti il mese scorso, con pagamento del rimanente 60% a giugno.
  • La separazione da Italgas (avvenuta nel 2016) dovrebbe portare dei vantaggi così come previsto dal Gruppo: maggiore flessibilità per sostenere gli investimenti; Ulteriore rafforzamento della solidità patrimoniale mantenendo l’attuale credit rating; Mantenimento di quote di minoranza strategica in Italgas per cogliere opportunità di crescita.
  • I progetti previsti dal piano ed una politica di dividendi saranno sostenuti da una buona generazione di cassa e da una solida struttura finanziaria che, come già accennato in precedenza, permetteranno al Gruppo di cogliere ulteriori opportunità di sviluppo.
  • L’ottimizzazione della struttura di debito grazie al rifinanziando di buona parte del debito attraverso un esercizio di liability management per aumentare la maturity media del debito a 5 anni e riducendo il costo del debito al 2,4% dal 2,8% del 2015.
  • I ribassi delle ultime sedute hanno spinto il titolo Snam fino a quota 3.55 euro (chiusura al 09/02/2017), non lontano dal supporto strategico in area 3.45, riferimento che potrebbe essere ideale per intervenire in acquisto ma impostando rigorosamente lo stop loss a quota 3.40 euro per evitare ulteriori scivoloni che potrebbero proiettare i corsi anche fino in area 3.29 euro in prima battuta.

Rating e target price.

Nome Data Rating Target Price
Citigroup 31/01/2018 Sell 3.70
Mediobanca 30/01/2018 Neutral N.D.
Jp Morgan 26/01/2018 Overweight 4.50
UBS 18/01/2018 Sell 3.70
Kepler Cheuvreux 03/01/2018 Buy 4.50

 

PASQUALE FERRARO

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Moisé Loira fondò l’Umanitaria, ente benefico per aiutare i meno abbienti

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Il suo impegno in vita era quello di “aiutare i diseredati a elevarsi da sé medesimi”. Era Moisé Loira, ricco commerciante che diede in eredità la sua fortuna per istituire l’Umanitaria, ente benefico per dare vitto, alloggio e lavoro a chi ne aveva bisogno. Grazie all’Umanitaria vennero istituite le Case del Popolo e in generale promosse un’assistenza non basata sull’elemosina ma sulla formazione e il supporto temporaneo per consentire a chi è nel bisogno di ritornare sulla via dell’autosufficienza. La sua azione fu definita da Turati l’applicazione a Milano di un “socialismo dal volto umano”.

 

Fonte: Milano d’Italia, Alberto Pezzotta- Anna Gilardelli, Bompiani

Carnevale Anni ’30 e ’40

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E dopo che in tutta Italia è passato, finalmente anche a Milano è arrivato: il Carnevale è questo sabato e non vedo l’ora ti travestirmi, di lanciare stelle filanti e di mangiare tanto cioccolato (quello lo faccio sempre, ma durante le feste non si ingrassa… vero?)

In tutta la città meneghina si organizzano feste per questo fine settimana, ma dato che dobbiamo recuperare da subito (perchè siamo milanesi), io ti propongo subito per questo martedì una serata a tema che ti farà ballare tutta la notte.

Sto parlando del Carnevale anni ’30 e ’40 del Let’s, che questo martedì celebrerà la festa più colorata e pazza dell’anno facendo un salto nel tempo.

A partire dalle 20.00, potrai sfoggiare il tuo costume migliore di Da Fred Astaire, Ginger Rogers, Ava Gardner e tanti altri, ballare tutta la notte sulle note del quartetto jazz e swing Jazz Lag Booking e naturalmente goderti l’ottimo aperitivo biologico… il tutto a 20 euro.

Cosa vuoi di più da questo martedì grasso?

 

 

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Son Lux al Circolo Magnolia

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Come descrivere la musica dei Son Lux?

Vediamo… sicuramente si tratta di un repertorio ibrido, ma intrigante.

Come sound… beh, possiamo dire che questo gruppo ondeggia tra pop, elettronica e, a tratti, forse può anche sconfinare nell’hip hop.

Una cosa è certa: la caratteristica principale della loro produzione è la sperimentazione.

Questi tre ragazzi, infatti, si divertono a trovare sempre modi nuovi per i loro brani, andando a caccia di soluzioni armoniche e melodiche che possano tenere incollato al palco lo spettatore.

Quando si ascoltano i loro pezzi, si vive un’esperienza che simile a un climax, che inizia con un gigantesco punto di domanda sulla testa, prosegue con un vivo coinvolgimento per quello che si sta sentendo e termina con un “wow!” convinto.

Ti ho incuriosito? Allora sappi che questo lunedì potrai ascoltare e vedere dal vivo i Son Lux al Circolo Magnolia a partire dalle 21.00

L’ingresso, senza diritti prevendita, costa 20 euro, ma se non ti sbrighi finiranno tutti.

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Dream Italy: il dream team delle proposte politiche dei diversi partiti

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Con il ritorno al proporzionale si arriverà a un governo di tutti i partiti che dovrà realizzare tutte le promesse elettorali. Così l’Italia diventerà la terra dei sogni.

Dream Italy: il dream team delle proposte politiche dei diversi partiti

#1 Università gratis per tutti (Liberi e Uguali)
#2 Flat tax al 15% con no tax zone fino ai 30.000 euro (Lega)
#3 1.000 euro di pensione minima (Forza Italia/M5S)
#4 Salario minimo garantito (PD/Lega)
#5 Reddito di cittadinanza per chi non lavora (M5S)
#6 Forfait del 15% su multe e pendenze fiscali per chiudere ogni contenzioso pregresso con l’Agenzia delle Entrate (Lega)
#7 Riduzione dell’orario di lavoro (M5S)
#8 Zero imposte su auto, casa e successione (Forza Italia)
#9 Asili nido gratis fino a 3 anni (Fratelli d’Italia)
#10 Italia 100% con energia rinnovabile (M5S/Liberi e uguali)
#11 Riduzione del 40% del debito pubblico (M5S)

In panchina:
#12 Sforamento deficit oltre il 3% (Lega/M5S/Liberi e uguali)
#13 Pensione di garanzia per i giovani (PD)
#14 Via il Canone Rai (PD)
#15 Riduzione spese militari (M5S/Liberi e Uguali)
#16 Introduzione delle case di tolleranza (Lega)

Allenatore: Ridefinizione dei trattati europei a vantaggio dell’Italia (Tutti i partiti)
Presidente: Lotta all’evasione fiscale (tutti i partiti)

Il Festival dell’Amore

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Amore… cos’è l’amore?

E di che tipo di amore stiamo parlando?

Se parliamo dell’amore di una coppia, penso che sia quel tipo di sensazione che ti fa sentire a casa anche nel bel mezzo del bosco in una fredda notte dicembrina, se accanto a te hai la persona che ami.

Se si intende l’amore per i tuoi cari, credo che sia quel sentimento che, nonostante le distanze e il tempo trascorso dall’ultima volta in cui ci si è visti di persona, fa conservare la stessa intesa e lo stesso rapporto di sempre, come se non fosse passato nemmeno un secondo.

Se si pensa all’amore per i famigliari, beh, la prima cosa che viene in mente è “amore incondizionato”, assieme a “la mamma è sempre la mamma”, “sei la principessa/il campione di papà” e “tra fratelli c’è un rapporto unico”.

Se, infine, ci si riferisce all’amore platonico per le idee, per la cultura e per il sapere in generale, allora stiamo parlando proprio dell’evento gratuito del Base, che partendo da questo venerdì alle 19.00 e proseguendo per tutto il weekend, anticipando San Valentino, ha organizzato Il Festival dell’Amore.

Saranno tre giorni di conferenze, mostre e concerti, per festeggiare questa ricorrenza in modo non commerciale, incontrando ospiti d’eccezione del mondo della musica, dello spettacolo e del food.

Tra poetry slam, photo corner a tema, letture collettive e molto altro, passerai un fine settimana pieno d’amore in modo… costruttivo.

 

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Cari candidati, mettete per iscritto il vostro impegno per Milano

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2016. Elezioni comunali. I candidati sindaco sottoscrivono l’idea di Milano Città Stato. In particolare i due contendenti al ballottaggio, Stefano Parisi e Beppe Sala pubblicano una lettera aperta in cui annunciano il loro impegno per Milano Città Stato:
Guarda la lettera di Parisi: “Io mi impegnerò che succeda
Guarda la lettera di Sala:Proviamoci. Mi impegnerò personalmente
In questo tempo pare che davvero il vento sia cambiato per avere una Milano più forte, più autonoma e più protagonista a livello internazionale.
Il Consiglio di Milano ha approvato il primo atto formale per Milano Città Stato (clicca qui per vederlo) e il sindaco Sala sta alzando la voce con Roma perchè Milano conti di più: “Se l’Italia non ci segue Milano dovrà rivolgersi all’Europa“.
Ora ci sono le elezioni regionali e le nazionali. E’ il momento di premere sull’acceleratore e di votare per candidati che si impegnino realmente per dare a Milano l’autonomia necessaria per diventare il primo hub internazionale d’Italia. Per questo chiediamo a tutti i candidati dei diversi partiti di sottoscrivere pubblicamente l’impegno per Milano Città Stato. Qui sotto il testo che si chiede di condividere e di impegnarsi a mettere in atto una volta eletti.
In prossimità delle elezioni daremo massima visibilità ai candidati che si saranno impegnati per questo.

Cari candidati, se siete d’accordo con questo testo, sottoscrivetelo pubblicamente

Perchè Milano Città Stato?

Le città stato moderne sono degli hub internazionali che offrono le migliori opportunità per operare sui mercati globali. Si definiscono città stato nel senso che sono amministrativamente autonome e devono rendere conto solo al governo centrale, senza poteri intermedi.
Esempi di città stato sono Londra, Madrid, Bruxelles, Amburgo, Berlino, Vienna, Mosca o San Pietroburgo. Queste città funzionano come un aeroporto internazionale che consente di attrarre un pubblico di ogni nazione, come porta d’ingresso nel loro Paese.
L’Italia è l’unico tra i grandi stati europei a non avere una città stato, ossia un hub internazionale amministrativamente autonomo.

Questo è il momento per trasformare Milano in una città stato per due ragioni principali:
1. L’ordinamento italiano taglia Milano fuori dalla competizione internazionale non consentendole di attirare risorse dall’estero che aumenterebbero la ricchezza di tutto il Paese.
2. L’Italia ha bisogno di riforme radicali, ma per introdurre innovazioni è più semplice provarle su scala locale. Milano città stato dotandosi della necessaria autonomia può avere la funzione di sperimentare iniziative legislative che possono poi essere estese al resto del Paese.

Caratteristiche di Milano città stato

1.La Costituzione.  
Le città stato hanno una Costituzione. Le costituzioni esistenti hanno in comune l’esigenza di tutelare la città da abusi di potere dello stato a cui appartiene, la tendenza a dare sempre più rilevanza ai diritti del cittadino e l’affermazione del ruolo della città stato con il resto del mondo.  
2.L’amministrazione a livello più basso possibile.  
Le città stato rappresentano esempi di maggiore partecipazione rispetto agli stati a cui appartengono. Utilizzando l’esperienza delle situazioni esistenti e le opportunità fornite dalle nuove tecnologie Milano potrebbe diventare un modello di società partecipativa.  
3.Economia ed autonomia fiscale.  
Per attrarre imprese e lavoratori internazionali Milano città stato deve saper creare un ambiente ottimale in cui produrre ricchezza. Le città stato più efficienti godono di un’autonomia fiscale che consente loro di poter essere un volano per l’economia nazionale.  
4. Rappresentanza istituzionali e rapporti con il governo  
La caratteristica che unisce le città stato del mondo è quello di non avere mediazioni tra sé e il governo dello stato a cui appartengono. Questa sarebbe la premessa principale per Milano città stato: poter trattare direttamente con Roma.  
5.Laboratorio di innovazione per il Paese 
Le città stato sono un centro di innovazione e spesso si orientano verso la ricerca di soluzioni ai problemi principali degli stati a cui appartengono. Partendo dai principali problemi dell’Italia si provano ad immaginare quali innovazioni sperimentare a Milano riprendendo e riadattando alcune best practice internazionali.   

Pulled Pork and Beer

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Pulled Pork.

Due parole per sognare tante di quelle mangiate da farsi venire il mal di pancia.

Del resto, è matematico: se pensi al cibo sano e saporito ti viene in mente l’Italia, se invece preferisci farti la serata da “scorpacciata furibonda e cicciosa” imposti il navigatore in direzione del fast food americano più vicino e parti a razzo verso gli hamburger e oltre.

Beh, da giovedì fino a domenica ti propongo sì del cibo ciccioso, ma salutare… una specie di abbuffata italo-americana.

Eh sì, perchè il nostro amatissimo East Market Diner organizza per quattro, appetitosissimi giorni la Pulled Pork and Beer week, durante la quale potrai gustare, appunto, il pulled pork americano, il maiale sfilacciato da infilare direttamente nel panino che preferisci.

Ma non è finita qui, perchè ad accompagnare tutto ciò ci saranno le nuove specialità birrose di Brooklyn Brewery in esclusiva per questo evento, affiancate dalle classiche Lager e East Ipa.

Quindi, ricordati: a partire dalle 18 di questo giovedì, potrai strafogarti di pulled pork finchè il tuo stomaco chiederà pietà. Magari, se riesci, fai anche un salto in terrazza: si mangia meglio all'”aria aperta”.

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Il primo musical di successo in Italia fu l’Excelsior, “il ballo del progresso”

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Quando l’11 gennaio 1881 andò in scena l’Excelsior il pubblico della Scala rimase senza parole.

Sul palco videro uno spettacolo stupefacente in pieno stile Belle Epoque. 508 artisti mettono in scena alcune grandi conquiste della scienza, dalla locomotiva al traforo del Cenisio.
E’ il trionfo della tecnologia e della “pace tra i popoli” nel segno del progresso.

Il ballo era un autentico kolossal che dopo 103 repliche fu portato a Parigi e poi a Londra.

MILANO CITTA’ STATO


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