Stop al giardino segreto di Milano: cosa è successo

In attesa della norma "salva-Milano" un altro progetto immobiliare è finito nel mirino dei magistrati. Ecco quale e i motivi dell'indagine

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Dopo i casi di piazza Aspromonte, via Stresa, via Crescenzago, con tecnici comunali e imprenditori indagati per pratiche edilizie giudicate illegittime dai magistrati, un altro progetto immobiliare è entrato nel mirino.

Stop al giardino segreto di Milano: cosa è successo

# Sequestrato il cantiere in zona Isola

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Ennesimo caso di presunta violazione delle norme urbanistiche. Dopo il condominio di Piazza Aspromonte, la Torre Milano di Via Stresa e le Park Towers di Via Crescenzago, un altro progetto immobiliare è finito nel mirino della magistratura. Il cantiere del “Giardino Segreto” in zona Isola, ai civici 7 e 9 di Via Lepontina tra Via Valtellina e Via Farini, è stato posto sotto sequestro dalla Guardia di Finanza di Milano su richiesta della procura. Si tratta di un progetto che prevede la demolizione di un edificio di due piani nel cortile interno, adibito a uffici e laboratori, e la successiva costruzione di una torre di 7 piani, ad uso residenziale, alta 21,95 metri per 61 appartamenti. 

# L’indagine della magistratura

Credits bolmarco IG – Tribunale di Milano

Il pm Marina Petruzzella, che coordina l’indagine, ha contestato “violazioni alla normativa urbanistica, una quantificazione sottostimata degli oneri di urbanizzazione e un illecito aumento delle cubature e delle superfici realizzabili senza la predisposizione, oltremodo, di una pianificazione urbanistica attuativa che prevedesse la realizzazione di opere aggiuntive per compensare gli standard dei residenti già insediati in zona”. A monte di queste contestazioni il fatto che il progetto non sia stato approvato come nuova costruzione ma attraverso la Scia, la segnalazione certificata di inizio attività, e quindi come ristrutturazione.

# I reati contestati in attesa della norma “salva-Milano”

Credits Andrea Cherchi – Milano vista dall’alto

I reati contestati sono i seguenti: lottizzazione abusiva di terreni a scopo edilizio ed esecuzione di opere in difformità, false attestazioni relative alla segnalazione di inizio attività ed abuso d’ufficio. Nel registro degli indagati sono finite invece nove persone: il dirigente e due responsabili dello Sportello unico per l’edilizia, l’allora presidente della Commissione comunale per il Paesaggio che avrebbe omesso di rilevare la difformità del progetto in base al Pgt.

In soccorso di questo progetto, e di tutti i 150 immobili messi sotto inchiesta a Milano, dovrebbe però arrivare una legge ad hoc. La norma “salva-Milano”, che sarà inserita nel decreto salva-Casa atteso in approvazione entro maggio in Consiglio dei ministri, è stata infatti pensata per andare a sanare tutte le relative pratiche edilizie giudicate illegittime. 

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Fonte: ilgiorno.it

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

2 COMMENTI

  1. I casi sono due: o l’Amministrazione Comunale non vale una cicca, oppure è composta da elementi mafiosi. Nell’un caso e nell’altro, siamo messi proprio male

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