Molti milanesi si lamentano che la città si sta facendo sempre più triste. Ma c’è di peggio. Qualunque altro posto in Italia. Questo il risultato un po’ a sorpresa di un nuovo studio.
Sorridiamo: Milano è la città più felice d’Italia (Happy City Index 2025)
# Milano guida la felicità italiana: 25esima al mondo, prima nel Paese

Milano è la città più felice d’Italia secondo l’Happy City Index 2025, realizzato dall’Institute for Quality of Life di Londra. Si piazza 25esima su oltre 200 centri urbani esaminati a livello globale, conquistando un punteggio complessivo di 856 su 1.000. È la prima italiana in classifica, davanti a Torino (38ª) e a grandi capitali mondiali come Londra (31esima), Tokyo (42esima) e Washington (43esima). Un dato in crescita anche rispetto al 2024, quando Milano era 29esima: quattro posizioni guadagnate, che confermano un trend di miglioramento. L’indice valuta 82 indicatori raggruppati in sei macroaree (governance, economia, mobilità, salute, ambiente e qualità della vita) e intende misurare non solo le politiche ufficiali, ma il loro impatto reale sulla quotidianità dei cittadini.
# Dove è stata premiata la città
Milano ha ottenuto punteggi particolarmente alti in: mobilità urbana, accesso ai servizi sanitari e educativi, innovazione tecnologica e governance inclusiva. Negli ultimi anni ha investito in piste ciclabili, digitalizzazione dei servizi, rigenerazione urbana e sviluppo sostenibile I dati dell’indice premiano una metropoli che non si limita ad attrarre capitale o eventi internazionali, ma che punta su strategie di lungo periodo legate al benessere collettivo. Risultati positivi si rilevano anche nella gestione ambientale e nella qualità dell’aria, pur con margini di miglioramento. L’equilibrio tra spazi pubblici vivibili, offerta culturale, trasporti efficienti e reti sociali accessibili sta diventando il vero elemento differenziante nel panorama urbano europeo.
# Il confronto globale: cosa manca ancora per entrare nella top 10

La top 10 è dominata da città come Copenaghen, Zurigo, Singapore, nelle prime tre posizioni, esempi di città che hanno integrato in modo avanzato welfare, sostenibilità e qualità dell’abitare. Milano si avvicina ma è ancora distante: persistono criticità legate alla congestione del traffico, alla disparità socio-economica tra quartieri e al caro-affitti, elementi che ancora penalizzano il punteggio finale. Rispetto alla precedente rilevazione si sono registrati miglioramenti anche in macroaree storicamente deboli come salute mentale e inclusione sociale, ma non basta. Occorre mantenere questa traiettoria consolidando le politiche di benessere, ampliare l’accesso ai servizi e rendere la felicità urbana non solo un privilegio di pochi.
# Le altre italiane: Roma, Genova, Palermo e Napoli oltre la 100esima posizione mondiale

Dopo Milano e Torino troviamo più staccate, includono Firenze e Bologna, rispettivamente alla 60esima e 67esima posizione, e ancora più in basso Roma al 116esimo posto. Sempre nella seconda metà della classifica, Genova al 122esimo, Palermo al 152esimo e Napoli al 170esimo, penalizzata da indicatori legati a mobilità, economia e all’attivazione di politiche sociali avanzate.
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FABIO MARCOMIN