Un anno fa siamo andati alla scoperta della ‘Terra di Nessuno’, la zona off-limits compresa tra Dergano a sud e Affori a nord. A distanza di un anno abbiamo voluto verificare lo stato di salute del quadrilatero Montanari-Grazioli-Pedroni-Cialdini.
Ritorno nella «Terra di Nessuno» a Milano Nord: le nuove immagini
# I Jersey “permanenti” del sottopasso provvisorio
Cominciamo dal Sottopasso ‘provvisorio’ di via Cialdini con le terribili barriere ‘New Jersey’ bianche e rosse che di fatto sono assurte a simbolo dell’incuria dei lavori pubblici a Milano. Una situazione di ‘messa in sicurezza’ minima, che da temporanea si è cristallizzata in permanente, con buona pace dei gruppi di quartiere che cambiano nome per non farsi identificare e della giunta comunale che ha ormai abbandonato ogni velleità di curare le periferie.

# La Palazzina dis-occupata
Eccoci dopo pochi metri alla Palazzina Occupata, di cui ammiriamo il murale artistico, anche in assenza apparente di residenti. Se come rifugio politico di estremisti serviva almeno a giustificare una certa distonia con il sistema, vuota e sigillata contribuisce solo a confermare l’immagine di degrado e abbandono del famoso quartiere bohemien di certe promesse immobiliari.

# Il Corriere Scaduto e sigillato
Giriamo l’angolo in Grazioli e non possiamo non versare una lacrima per la chiusura della storica trattoria da Lukas che allietava le pause pranzo dei milanesi di zona con ragù al cinghiale e cassoeula della tradizione. Nulla di rilevante da segnalare di fianco, nel lotto del Corriere Scaduto, che come tante aree in zona rimane sigillato in attesa di un futuro migliore (che non sembra in vista nei prossimi decenni).

# Il futuro del Cantiere Eterno
Pochi passi ancora ed eccoci finalmente in quel luogo mistico in cui transitiamo apposta, anche se ci costa un semaforo in più, solo per vedere se la gru si è mossa. Il Cantiere Eterno promette di essere un luogo che rivoluzionerà la zona, una volta completato, ma nonostante operai in tuta arancione che hanno bonificato il degrado dell’abbandono, l’avanzamento reale dei lavori appare ancora una chimera.

# La Palazzina Murata e la Beverly Hills di pianura
Svoltiamo in Pedroni, là dove le vecchie piscine sono state coperte, e poi di nuovo a destra, nella via del patriota Montanari. Nulla da fare per la Palazzina Murata, che si presenta esattamente nelle stesse condizioni del 2024, con quei mattoni che richiamano alla mente le peggiori periferie di Bruxelles. Ci parte spontanea la riflessione su come non ci sia visione da parte del comune, perché questa zona a giudicare le poche villette abitate potrebbe diventare una piccola Beverly Hills di pianura.

# Il Bosco Finlandese
Ora tocca forse all’attrazione più amata di tutta la Terra di Nessuno, il mitico Bosco Finlandese. Dobbiamo dire che ci siamo rimasti male, perché sembra quasi che qualche albero sia stato tagliato, magari per approvvigionarsi di legno nella clandestinità. Ci fa ridere il cartello appeso sopra alla barriera di legno che circonda la zona: Basta lavori, nemmeno la zona fosse stata oggetto di lavori qualsiasi nell’ultimo periodo (ok, di fianco hanno fatto dei loft in stile motel americano).

# L’occhio ridipinto
Ci meritiamo una sorpresa, lo so, giunti a questo punto. Peccato che si tratti della solita scorciatoia italica per sfuggire a sanzioni peggiori. L’area d’angolo tra Cialdini e Grazioli è rimasta abbandonata a se stessa come giace da decenni. Eppure, i muri esterni sono stati riverniciati (poco dopo il nostro articolo dello scorso anno). E il vecchio Occhio del malocchio oggi è un occhio ridipinto, che grida rabbia per questi finti recuperi di terreno.

# Il Gigante Svizzero addormentato
Continuiamo lungo Cialdini verso nord, verso Affori, verso il tracciato della futura tramvia che passerà di qui e che forse cambierà la storia della Terra di Nessuno. Non abbiamo nulla da segnalare al riguardo del Gigante Svizzero, se non che la situazione anche qui è identica a quella del 2024, con la differenza che le comunità di quartiere hanno iniziato ad accorgersi del pericolo legato a queste vaste aree abbandonate, chiedendone la demolizione.

# Le Finestre Rotte
Ora, finalmente, possiamo brindare al futuro migliore di Milano. Ecco un’area che ha cambiato faccia rispetto al passato, anche se il cambiamento risale ad appena un mese fa (circa). Le famose Finestre Rotte delle teorie di sociologia non esistono più, spazzate via (ahimè assieme a un certo numero di piante spontanee che sarebbe stato opportuno mantenere) in attesa della partenza di un investimento immobiliare di case fortunate a 2 e 3 locali. Vedremo.

# Il “nuovo” progetto immobiliare
Giustappunto, che fine ha fatto il Progetto Immobiliare pochi metri più avanti, quello prima annunciato e poi ritratto, come ormai è di moda fare negli interventi di periferia a Milano? La situazione sembra degenerata, visto che il cancello aperto (e varie finestre spalancate) segnalano una violazione della proprietà privata, poco piacevole per l’ordine pubblico e di sicuro per quello urbanistico.

# La Bonifica Infinita
Giriamo in quella strada ‘privata’ che tutti i residenti di quartiere imperterriti continuano a percorrere, anche se è solo un’emanazione di Pedroni dal punto di vista della numerazione. Eravamo rimasti con una demolizione importante, di un bel complesso rosso che forse poteva divenire altro. Invece siamo fermi (guarda un po’) alla prima casella, con la Bonifica Infinita che non parte e che non sembra nemmeno in cartellone a breve.

# L’Ex Aurora, la Fabbrica Abbandonata
Forza e coraggio, il nostro tour de force è finito, ma ci rimane pur sempre l’attrazione principale di tutta la Terra di Nessuno: la Fabbrica Abbandonata, l’Ex Aurora di cui sto ancora aspettando di ricevere la A del logo per aver portato alla fama questi luoghi. Forse però anche per quest’anno ho parlato abbastanza: ora credo che la parola vada lasciata ai cumuli di spazzatura impilati davanti a questo rudere rappresentativo.

In sintesi? In un anno non è cambiato nulla: complimenti a comune, municipio di zona e investitori privati. Magari l’anno prossimo vi rifarete, vero?
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LORENZO ZUCCHI
L’Amministrazione Municipale di Milano è una delle migliori del mondo.