Da mesi si susseguono solleciti formali e richieste ufficiali. Ora interviene la Corte dei conti. Milano rischia di perdere tempo e fondi per il futuro della rete metropolitana. Questi i progetti messi sotto osservazione.
# Richieste senza risposta per rimodulazione e proroga scadenze su progetti finanziati con PNRR

Il Comune di Milano ha avanzato al Ministero delle Infrastrutture diverse richieste per rimodulare fondi e prorogare scadenze su progetti metropolitani finanziati dal PNRR. In assenza di risposte, è intervenuta la Corte dei conti con una delibera ufficiale. I giudici contabili segnalano criticità amministrative e fissano al 30 settembre la scadenza per fornire le risposte dovute. Si tratta di un pacchetto di interventi del valore complessivo di 4,4 miliardi di euro, di cui una parte destinata a Milano. La città è la principale beneficiaria, con quattro progetti su undici monitorati. Tra marzo e maggio, l’amministrazione comunale ha inviato tre comunicazioni ufficiali al Ministero, tutte rimaste prive di riscontro. Secondo la Corte, il silenzio costituisce un ostacolo concreto alla realizzazione delle opere.
# Le opere a rischio: quattro prolungamenti metropolitani

I progetti messi sotto osservazione sono:
- l’estensione della M4 da Linate a Segrate
- il ramo sud della futura M6 con capolinea a Ponte Lambro
- il prolungamento della M3 da San Donato a Paullo, che in base a quanto deciso nell’ultimo incontro tra Regione Lombardia, MM e gli enti interessanti dovrebbe fermarsi a Peschiera Borromeo
- il prolungamento della M1 fino a Baggio-Olmi–Valsesia
# Le richieste per ogni opera

Per la M4 è stata avanzata una richiesta di aumento dei fondi per altri 70 milioni di euro e la proroga dell’aggiudicazione dei lavori al 30 aprile 2027.
Per M6 e M3 Palazzo Marino ha chiesto di posticipare la scadenza per la progettazione al settembre 2026. Tutte queste modifiche necessitano però del via libera ministeriale, che tarda ad arrivare.

Anche la M1 è stata inclusa tra le opere oggetto di segnalazione, perché la richiesta di rimodulazione dei fondi inviata dal Comune non aveva ancora ricevuto risposta formale dal Ministero entro la finestra monitorata (marzo–maggio 2025). Diversa però la situazione rispetto agli altri progetti: dopo una gara andata deserta, il Comune ha ottenuto la riassegnazione di 70 milioni di euro e l’appalto è stato successivamente aggiudicato. L’avvio dei cantieri è previsto tra settembre e ottobre.
# Il Ministero rimanda, la Corte chiede «massima tempestività»
Il Ministero delle Infrastrutture, guidato da Matteo Salvini, ha comunicato che i ritardi sono dovuti al coordinamento in corso con il Ministero dell’Economia. La Direzione generale, secondo una nota ufficiale, avrebbe iniziato l’analisi delle richieste già all’inizio dell’anno. Tuttavia, la definizione finale è stata rinviata per via del confronto aperto con il MEF. La conclusione del processo decisionale è prevista entro la fine del 2025.
Fonte: Corriere Milano
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FABIO MARCOMIN
Ma Milano non ha un ufficio a Roma? Lo utilizzi, cribbio. Non ci sono solo le e-mail, c’è anche la presenza di persona! O hanno chiuso l’ufficio di Roma?