Elezioni anticipate? La Destra ha il candidato sindaco

Secondo alcune indescrizioni sarebbe questo il nome forte e una candidatura già pronta in caso di voto anticipato

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ChatGPT - Candidato centrodestra Milano
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Le recenti indagini a carico dell’attuale giunta potrebbero risolversi in elezioni comunali anticipate. In base ad alcune indiscrezioni ai piani alti del partito di governo, sarebbe già stato individuato il candidato del centrodestra per tentare l’assalto a Palazzo Marino. Vediamo di chi si tratta.

# Ipotesi di voto anticipato a Milano, centrodestra in allerta

Credits hoigole IG – Palazzo Marino

L’ipotesi di elezioni anticipate a Milano viene considerata sempre più concreta dai partiti del centrodestra. Le recenti indagini che coinvolgono l’assessore comunale all’Urbanistica, nonché la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati del sindaco Giuseppe Sala, avrebbero modificato gli equilibri interni alla maggioranza. A queste si aggiungono tensioni politiche e dichiarazioni ritenute divisive da parte di alcuni membri della giunta. In questo contesto, le forze di opposizione stanno valutando la possibilità di una crisi amministrativa che apra una finestra elettorale. Fratelli d’Italia appare in posizione dominante nella fase di definizione di un candidato, anche grazie alla spinta diretta di Giorgia Meloni. L’eventuale elezione di un sindaco sostenuto dal suo partito rappresenterebbe per la presidente del Consiglio un triplice risultato: riportare il centrodestra alla guida della città, far vincere un candidato di Fratelli d’Italia in una piazza storicamente difficile e rafforzare simbolicamente il primato politico nazionale. Secondo fonti riservate il nome pronto a correre c’è già: si tratta di una figura interna al partito di maggioranza che i vertici del governo spingerebbero come candidato di riferimento all’interno della coalizione.

# Il candidato in pole position: origini, carriera e percorso politico

carlo.fidanza IG

Il candidato pronto per Palazzo Marino sarebbe Carlo Fidanza, europarlamentare e figura organica all’area meloniana. Nato a San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, nel 1976, Fidanza è cresciuto a Milano, dove ha iniziato la sua militanza politica nella destra giovanile. Ha aderito al Fronte della Gioventù e successivamente ad Azione Giovani, l’organizzazione giovanile di Alleanza Nazionale. Dal 1997 al 2001 è stato consigliere circoscrizionale e capogruppo di AN nel Consiglio di zona 5 di Milano. Nel 2006 è stato eletto consigliere comunale a Milano, incarico che ha ricoperto fino al 2011. Durante quel periodo è stato anche capogruppo di Alleanza Nazionale in Consiglio comunale. Ha presieduto la commissione consiliare Expo 2015, istituita presso il Comune di Milano per accompagnare le attività legate all’evento. È stato poi consigliere regionale della Lombardia. Nel 2009 ha ottenuto un seggio al Parlamento europeo. Dopo una pausa, è tornato a Strasburgo nel 2019 con Fratelli d’Italia. È considerato uno dei principali riferimenti del partito in Lombardia. 

# Le inchieste che lo hanno coinvolto: accuse e sviluppi

fanpage – Fidanza Lobby nera

Il profilo politico di Carlo Fidanza presenta alcune aree opache che hanno segnato il suo percorso pubblico negli ultimi anni. È stato infatti coinvolto in due vicende giudiziarie distinte, entrambe concluse senza effetti interdittivi ma con rilevanza mediatica e istituzionale. Nel 2021 è stato protagonista dell’inchiesta giornalistica “Lobby nera”, condotta da Fanpage, che ha diffuso video e audio in cui Fidanza discuteva di presunti finanziamenti irregolari a Fratelli d’Italia. La procura di Milano ha archiviato il caso nel febbraio 2024, rilevando l’assenza di profili penalmente rilevanti.

Nel giugno 2022 è stato invece indagato per corruzione in relazione alle dimissioni del consigliere comunale di Brescia Giovanni Francesco Acri, finalizzate a favorire l’ingresso di Giangiacomo Calovini. In cambio, il figlio di Acri sarebbe stato assunto da Fidanza come assistente parlamentare. A giugno 2023 Fidanza e Calovini hanno patteggiato una pena di un anno e quattro mesi, sospesa e priva di pene accessorie, con la riqualificazione del reato. Il Tribunale di Milano ha ratificato l’accordo nell’ottobre successivo. Fidanza ha dichiarato di non aver commesso alcun illecito e di aver accettato il patteggiamento per evitare un processo lungo. 

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FABIO MARCOMIN


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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

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