🔴 Lombardia: MASCHERINE all’aperto se non si riesce a garantire il DISTANZIAMENTO sociale

Mascherine obbligatorie all'aperto? In realtà non cambia nulla: bisogna metterle solo se non si riesce a rispettare il distanziamento sociale. Eppure già si registrano episodi di aggressione, per ora solo verbale, contro chi non le porta

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Cerdits: ilpost.it

La nuova ordinanza del presidente della Regione Lombardia sta alimentando la confusione. Mascherine obbligatorie all’aperto? In realtà non cambia nulla: bisogna metterle solo se non si riesce a rispettare il distanziamento sociale (la distanza minima di un metro). Eppure già si registrano episodi di aggressione.

Lombardia: MASCHERINE all’aperto se non si riesce a garantire il DISTANZIAMENTO sociale

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha firmato giovedì 10 settembre una nuova ordinanza che entra in vigore da venerdì 11 settembre a giovedì 15 ottobre 2020.

In tutto il territorio permane l’obbligo di usare la mascherina al chiuso, mentre all’aperto è obbligatoria solo nel caso in cui non sia possibile garantire il distanziamento sociale. Esclusi dall’obbligo i bambini al di sotto dei sei anni, nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina.

Resta obbligatoria la misurazione della temperatura per il datore e per i dipendenti, così come per i clienti dei ristoranti. Se dovesse essere superiore a 37,5°, non sarà consentito l’accesso alla sede.

L’ordinanza firmata da Fontana “raccomanda fortemente la rilevazione della temperatura nei confronti dei genitori/adulti accompagnatori e dei bambini, all’ingresso della sede dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia. In caso di temperatura superiore ai 37.5 °C per il minore o per il genitore/accompagnatore non sarà consentito l’accesso alla sede e il genitore/accompagnatore sarà informato della necessità di contattare il medico curante proprio o del bambino.

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Il governatore della Regione Lombardia ha chiesto al presidente della Conferenza delle Regioni di mettere all’ordine del giorno dei lavori della prossima riunione, il tema della gestione della pratica degli sport di base e della partecipazione del pubblico agli eventi sportivi, con particolare attenzione all’inizio dei campionati delle varie discipline.

 

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