Greta SCLAUNICH: “nella mia Milano si è ORGOGLIOSI di essere MILANESI”

"Di Milano amo che è aperta e cosmopolita ed è ancora a misura d’uomo"

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Greta Sclaunich

Greta Sclaunich. Giornalista del Corriere della Sera. Una friulana a Milano.

Greta SCLAUNICH: “nella mia Milano si è ORGOGLIOSI di essere MILANESI”

Greta Sclaunich

La cosa che ami di più di Milano?

È aperta e cosmopolita, ed è ancora a misura d’uomo: c’è tutto quello che serve e in centro ci si può tranquillamente muovere a piedi.

Quella che invece ti piace di meno?

L’inquinamento! E il fatto che la nebbia, che io amo e che mi ricorda il mio Friuli, sia praticamente sparita.

Credits: milanofanpage.it – Inquinamento a Milano

Il tuo locale preferito?

The Space cinema, in  via Santa Radegonda: un posto magico, voglio godermelo il più possibile prima che diventi (l’ennesimo) centro commerciale.

Credits:@tardisyl
The Space Cinema

Il tuo passatempo preferito a Milano?

Sbirciare nei portoni aperti e incustoditi! Milano ha una bellezza nascosta, spesso bisogna fare un piccolo passo in più per scovarla.

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La canzone su Milano a cui sei più legata?

“Sei bella come Roma” di Viito, anche se Milano è presente solo nel ritornello (e non ci fa una gran figura).

Il luogo dei dintorni di Milano che ami di più?

Il giardino di Villa Monastero a Varenna: quando ho bisogno di staccare, anche solo per un pomeriggio, prendo il treno e in circa un’ora sono in riva al lago di Como. A portata di bici, invece, l’Idroscalo.

La cosa più bella che ti è capitata a Milano?

Il lavoro che ho sempre sognato di fare: giornalista al Corriere della Sera.

Greta Sclaunich

La fermata della metro a cui sei più affezionata (e perché)?

Moscova, per la ragione di cui sopra.

La cosa più curiosa che hai visto a Milano?

Una tomba del 1800 nella cantina del mio palazzo (giuro! Se qualcuno ha idea di come possa localizzarne la provenienza e ritrovare i familiari, si faccia avanti).

Il quartiere che ami di più?

Porta Venezia, dove vivo: mi piacciono le sue vie strette con tanti negozi e locali, il fermento e i riferimenti storici al Lazzaretto e ai Promessi sposi.

Credits: Andrea Cherchi – Casa Galimberti – Porta Venezia

Caro Sala ti scrivo… (cosa chiederesti al sindaco per rendere Milano ancora migliore)?

…ti scrivo perché sono stanca di vedere Milano ai primi posti nelle classifiche delle città più inquinate. Vorrei più mezzi pubblici con fasce orarie più estese, più ciclabili e in generale più attenzione al verde.

Milano città stato: sei a favore oppure no a che Milano abbia un’autonomia simile a una regione o a una provincia autonoma, come l’hanno le principali città d’Europa?

Sì, la trovo una buona idea.

Se dovessi lasciare Milano in quale città ti piacerebbe vivere?

Non so se sceglierei una città, di sicuro un posto sul mare.

Credits: @youngpeoplehotels
Rimini

Se avessi due miliardi per Milano che cosa faresti?

Li investirei nella cultura: musei gratis per tutti, come a Londra.

Un sogno per Milano: qual è il tuo più grande auspicio per il futuro di Milano?

Molto spesso, quando chiedo alle persone che incontro di dove sono, mi rispondono citando le regioni dalle quali provengono le loro famiglie, anche se magari loro stesse sono nate e cresciute a Milano. La trovo una cosa curiosa: da un lato è bello tenersi strette le proprie origini (io per prima, anche se vivo qui da 13 anni, continuo a definirmi friulana) ma dall’altro ho l’impressione che ci sia una sorta di rifiuto di sentirsi milanesi. È come se, in un certo senso, ci fosse una difficoltà ad integrarsi davvero in questa città per chi viene da fuori, soprattutto dalla provincia. Mi piacerebbe che questa situazione cambiasse, che fosse più semplice sentirsi milanesi e che ci fosse l’orgoglio di definirsi tali.

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