Negli ultimi anni diversi quartieri periferici di Milano sono diventati nuovi poli attrattivi della città. Tra questi troviamo Isola o NoLo. Il prossimo sarà la Bovisa? Vediamo i motivi per cui potrebbe spiccare il volo.
# Il quartiere dei giovani: il nuovo campus nella Goccia a firma Renzo Piano

Il primo tassello riguarda il progetto di trasformazione urbana guidato dal Politecnico nell’area della Goccia. Nell’area della Goccia è previsto un nuovo campus di 325.000 metri quadrati. I finanziamenti pubblici ammontano a 100 milioni di euro, suddivisi tra Ministero delle Infrastrutture (45 milioni) e Regione Lombardia (55 milioni). A questi si aggiungono 145 milioni per l’appalto assegnato nel 2024 per la costruzione di sette nuovi edifici firmati dallo studio Renzo Piano. La superficie costruita prevista è di 40mila metri quadrati. Il progetto include la riqualificazione dei due ex gasometri, laboratori, aule, spazi verdi e connessioni ciclopedonali. La capacità stimata è di 6.000 utenti tra studenti, docenti e ricercatori. Il valore complessivo dell’intervento è calcolato in circa 400 milioni di euro. La realizzazione dovrebbe concludersi tra il 2026 e il 2028.
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# La variabile Circle Line

Un elemento potenzialmente decisivo per il futuro del quartiere è la realizzazione della Circle Line ferroviaria. Il servizio è previsto che venga svolto dalla sovrapposizione di più linee ferroviarie, nel tratto nord potrebbe arrivare la linea S9 estesa oppure una nuova linea (ipotizzata la S16 Albairate-Rho), a regime con treni ogni 10 minuti negli orari di punta. Tra le fermate ipotizzate nel PUMS a nord ci sono infatti Dergano, Istria e Bovisasca, a circa 1,5 km a nord rispetto alla stazione di Bovisa. Ad oggi però nessuna di questa risulta in corso di progettazione o finanziata. Le uniche due fermate confermate nei programmi sono Stephenson e Mind, quest’ultima con cantiere avviato per il primo lotto nel 2025 e conclusione prevista nel 2026.
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# Mercato immobiliare ancora accessibile e in crescita

Il mercato immobiliare nella macroarea Bovisa–Sempione ha registrato una crescita moderata. Nel primo trimestre del 2025 i prezzi sono aumentati dell’1,8%. I valori al metro quadro per l’usato si attestano attorno ai 3.800 euro. Le nuove costruzioni superano i 5.000 euro al mq. La domanda è sostenuta da studenti, ricercatori e giovani lavoratori. Cresce l’offerta di formule abitative come cohousing e affitti a canone concordato, con le nuove iniziative edilizie che si concentrano nelle vicinanze del Politecnico, con l’apertura recente dello studentato Apart Durando e altri due in costruzione. Parallelamente, si sviluppano interventi privati come via Morghen 30, con bilocali di taglio ridotto e soluzioni orientate alla sostenibilità. Il mercato conserva un margine di crescita rispetto ad altre zone già consolidate, grazie a un’accessibilità economica che favorisce l’ingresso di nuovi investitori, l’assenza di una fermata metropolitana e con una scommessa legata alla realizzazione delle infrastrutture promesse.
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FABIO MARCOMIN