Un museo interattivo nel cuore della Galleria. Una realtà culturale con forte visibilità pubblica. Ma rischia la chiusura per effetto di un intreccio legale e amministrativo ancora in corso.
# Un progetto culturale milanese attivo da oltre 10 anni

Leonardo3 – Il Mondo di Leonardo è attivo dal 2013 nella Galleria Vittorio Emanuele II. Il museo, sviluppato da Leonardo3 Srl, occupa circa 600 mq al primo piano grazie a un accordo con l’hotel Vik Galleria. L’accesso avviene tramite un ascensore posizionato su suolo pubblico, per il quale la società ha ottenuto una regolare concessione comunale di circa 10 mq. La società dichiara di essere fiscalmente in regola e afferma di aver versato oltre 350mila euro per l’occupazione del suolo a Palazzo Marino, mentre per i locali interni ha corrisposto il canone alla società AV. Quest’ultima risulta intestataria della concessione originaria ed è oggi coinvolta in un contenzioso con Comune e Demanio per presunte morosità e subconcessioni non autorizzate. A luglio 2024 il Comune ha emesso un’ordinanza di decadenza della concessione. Leonardo3 ha presentato ricorso al TAR, che ha sospeso lo sfratto, salvo poi rigettarlo nel maggio 2025.
# Duomo21 e la rimodulazione del bando pubblico

Nel 2019 il Comune ha assegnato a Duomo 21 Lounge & Event Srl la gestione della Sala dell’Orologio, della terrazza panoramica e del camminamento “Highline Galleria”, riaperto al pubblico nel giugno 2024. Nel 2022 la società ha richiesto di utilizzare l’ascensore interno alla Galleria già in uso da Leonardo3. A luglio 2024, l’area dell’ascensore è stata inserita nel “lotto 2” di un bando per sette spazi in Galleria. L’aggiunta è avvenuta l’11 luglio, un giorno dopo l’avvio ufficiale della procedura. Il 7 novembre 2024 Duomo21 si è aggiudicata il lotto. Leonardo3 ha dichiarato di aver appreso della modifica solo a posteriori e ha affermato che, se l’accesso fosse stato incluso fin dall’inizio, avrebbe partecipato alla gara. Il Comune ha giustificato l’operazione come funzionale alla piena fruibilità dei piani superiori, mentre il museo ha impugnato il provvedimento, ottenendo una sospensiva dal TAR il 19 marzo 2025.
# Mobilitazione pubblica e protesta simbolica

Il primo marzo 2025, il direttore Massimiliano Lisa ha intrapreso uno sciopero della fame per protestare contro l’assenza di dialogo istituzionale. Dopo circa due settimane, ha interrotto il digiuno, denunciando l’intenzione del Comune di sostituire un’attività culturale con un’attività commerciale più redditizia. Contestualmente è stata lanciata una petizione pubblica che, secondo i dati aggiornati, ha raccolto quasi 13.000 firme. Tra i firmatari compare lo storico dell’arte Martin Kemp, autore di una dichiarazione critica nei confronti dell’amministrazione e membro del comitato scientifico del museo.
# Riconoscimenti e impatto culturale

Leonardo3 ha ricevuto l’Award of Excellence dal Presidente della Repubblica Italiana ed è stato premiato per il suo approccio divulgativo e multimediale. Secondo i dati forniti dalla direzione, nel 2024 ha accolto oltre 270.000 visitatori. Il museo opera in autofinanziamento, senza contributi pubblici, ed è specializzato in modelli interattivi, restauri digitali e installazioni multilingue ispirate alle opere di Leonardo. È considerato una realtà attrattiva per famiglie, scuole e turisti. Tuttavia, non essendo titolare diretto dello spazio, non può rivendicarne il mantenimento giuridico. I gestori sottolineano il paradosso: una struttura attiva e riconosciuta rischia la chiusura per una disputa amministrativa che la coinvolge solo indirettamente.
# La sentenza del TAR attesa per il 15 luglio
Oggi, 15 luglio 2025, il TAR della Lombardia è chiamato a pronunciarsi sul secondo ricorso presentato da Leonardo3, relativo alla validità dell’aggiudicazione a Duomo21. Nel caso venisse respinto, il Comune potrà procedere con lo sfratto e riassegnare lo spazio. Restano aperte ipotesi di soluzioni extragiudiziali o un eventuale trasferimento del museo.
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FABIO MARCOMIN