Rilanciamo l’idea promossa da Confapi Milano, che intendeva coinvolgere il mondo universitario, per rispondere a due esigenze del territorio: da un lato collegare in rapidità tutti i capoluoghi della regione, anche quelli distanti, tramite un servizio di alta velocità ferroviaria, dall’altro fungere da volano economico per uno sviluppo unitario della regione per recuperare il terreno perduto con le più avanzate regioni d’Europa.
Una metropolitana regionale per collegare le città lombarde?
# La proposta: una linea di treni ad alta velocità per connettere famiglie, lavoratori e business
Tutti i capoluoghi della Regione Lombardia collegati da una linea di treni ad alta velocità: una vera metropolitana regionale “per connettere famiglie, lavoratori e business”, come affermato dall’avvocato Nicola Spadafora presidente di Confapi Milano. Si tratta di un investimento in infrastrutture che coniuga sostenibilità ambientale e sicurezza negli spostamenti. Un’idea partita da Confapi Milano, che intendeva coinvolgere il mondo universitario, nell’ottica di un rilancio economico di tutta la regione e che potrebbe essere finanziata tramite risorse proprie e fondi europei per un progetto complessivo di 40 miliardi.
“Ad oggi la Regione Lombardia è stata irresponsabilmente estraniata da ogni ipotesi di intervento infrastrutturale strategico. Una regione che produce un PIL maggiore, addirittura, a 18 Paesi membri dell’Unione Europea, che potrebbe essere il primo distretto industriale d’Europa, dovrebbe essere sostenuta con forza e celerità, nell’ottica di poter riprendere il proprio percorso di crescita di cui ha sempre beneficiato il paese“. Conclude Spadafora: “Sentiamo da più parti parlare dell’ipotesi di realizzare il Ponte sullo stretto di Messina come opera prioritaria” in una regione con un disavanzo fiscale di 10,5 miliardi come la Sicilia, mentre per la Lombardia, con un residuo fiscale di oltre 54 miliardi di euro, “di infrastrutture non se ne sente neppure parlare.”
# I tempi di percorrenza attuali non sono degni della regione più produttiva d’Italia
Un investimento che consentirebbe di avere un sistema di trasporto ferroviario rapido capace di connettere rapidamente tutti i capoluoghi regionali, nella regione con il PIL più alto in Italia: non solo è auspicabile come ritorno economico e indotto di tutta l’area, ma addirittura necessario visti anche gli attuali tempi di percorrenza.
Ecco solo alcuni esempi di connessioni ferroviarie tra città:
#Milano-Mantova: tempo minimo 2h
#Pavia-Brescia: tempo minimo 1,30h
#Varese-Cremona: tempo minimo 2,37h
#Sondrio-Milano: tempo minimo 2h
Questi tempi sono al netto di imprevisti, ritardi di vario genere o mancate coincidenze ed è impensabile poter competere con altre realtà internazionali senza un adeguato sistema di collegamenti tra i poli urbani all’interno di una stessa regione, tenendo conto che ormai da Milano si raggiunge Bologna in poco più di 50 minuti e Roma in meno di 3 ore.
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FABIO MARCOMIN
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Ma da Sondrio a Milano con i diretti ci si mette già addirittura meno di due ore (se di escludono i quotidiani ritardi di Trenord) quindi boh
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