LUCI a MILANO: PROIETTORI per dare VITA alla CITTÀ di notte

Fasci di luce per illuminare Milano. Vi piacerebbero?

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Chi di noi non ha sognato per Milano dei fasci di luce giganti nelle zone monumentali più famose in stile Gotham City? Tanto più che l’immaginaria città patria di Batman è stata spesso paragonata a Milano per un problema sicurezza cresciuto negli ultimi anni, e anche il Sindaco Sala si è reso disponibile a girare uno spot con l’attore Claudio Santamaria ironizzando ma ammettendo di dover affrontare una problematica da non trascurare. Lasciamo però la politica e i fumetti a chi se ne intende. Dove vi piacerebbe avere dei proiettori di luce a Milano città? Ho provato ad immaginarne qualcuno. 

LUCI a MILANO: PROIETTORI per dare VITA alla CITTÀ di notte

# Darsena: serate da mare

Credits sara_gypsy_soul IG – Darsena by night

Chi pensa che Milano non sia una città d’acqua si sbaglia di grosso. Fino agli anni ’50 era il tredicesimo porto in Italia per il ricevimento delle merci e il terzo per la quantità delle spedizioni gestite grazie ai Navigli. Il fulcro di questo commercio confluiva nella Darsena ovvero il punto in cui confluiscono Naviglio Pavese e Naviglio Grande. Oggi la Darsena di Milano è il secondo specchio d’acqua del capoluogo lombardo dopo l’Idroscalo e, come ogni bacino naturale o artificiale, rifletterebbe in maniera eccelsa qualunque fascio di luce che vi si proiettasse sopra. Ad esempio, si potrebbe pensare di installare un proiettore sui palazzi antistanti o sull’Arco di Porta Ticinese, per illuminarla quanto se non più di quanto dei comuni lampioni facciano oggi.

# Piazza 5 Giornate: una storia luminosa

Credits: @naambro
Piazza Cinque Giornate

Quale miglior luogo se non la balconata dell’Ex Globe di Milano (oggi definitivamente chiuso) per dare più luce alla colonna più famosa del centro città assieme a quella del Verziere di Largo Augusto? Il Monumento alle 5 giornate di Milano fu inaugurato il 18 marzo 1895 e, con il tempo, ha progressivamente perso interesse anche per una appena sufficiente manutenzione della pietra grigia levigata con cui è stato realizzato. Un proiettore di luce lo illuminerebbe molto meglio e sarebbe forse anche un incentivo a conoscere la storia delle statue dell’aquila e del leone Borleo di Giuseppe Grandi, anche se forse costituirebbe un problema di sicurezza per la circolazione di moto e veicoli attorno alla sempre trafficata piazza.

# Arena Civica: luci olimpiche

paola_petrone IG – Arena Civica di notte

Illuminata a fasi alterne quando vi sono eventi sportivi di vario tipo, l’Arena Civica di Milano meriterebbe forse un’attenzione luminosa un po’ più corposa. Ad esempio si potrebbe pensare a un fascio di luce che partisse dai suoi spalti e si perdesse nel cielo a creare un logo di Milano o una silhouette della stessa Arena che svettasse su Piazza Castello e sul Parco Sempione.

# Idroscalo: surfin’ paradise

madeinvince IG – Idroscalo

I giochi luminosi che si potrebbe ottenere dalla riflessi di luci sull’acqua sarebbero eccezionali. Pensiamo ad esempio a un faro che consentirebbe di surfare di notte alla Wakeparadise di Milano, oppure dei lampioni rotanti che permetterebbero di seguire gare di canottaggio all’imbrunire. Qui però, essendo a un tiro di schioppo dall’aeroporto di Milano Linate, sarebbe necessario evitare che gli stessi disturbassero il traffico aereo. 

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# Luci a San Siro

Credits: Andrea Cherchi – Stadio San Siro

Come non chiudere in bellezza parlando dello stadio Giuseppe Meazza, a cui Roberto Vecchioni, grandissimo tifoso nerazzurro, ha dedicato una fra le sue canzoni più famose? E dato che da tempo ormai si parla di impianti privati per Inter e Milan seguendo così il modello in voga in Europa da anni, San Siro potrebbe diventare l’Arena Civica di domani: lo stadio di una volta crocevia di ricordi calcistici d’annata . Cosa ci sarebbe di meglio, quindi, di proiettare la sua immagine nel cielo di Milano nord? Un’altra idea sarebbe la proiezione di fasci luminosi nerazzurri o rossoneri. Ma solo se le squadre di Milano restassero a giocare lì. Che ne pensate?

Continua la lettura con: Quelle 5 PICCOLE COSE da FARE a Milano per portarla a uno standard EUROPEO

CARLO CHIODO

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Carlo Chiodo
Nasco a marzo del 1981. Milanese moderno, ostinato e sognatore, alla costante ricerca di una direzione eclettica di vita. Laurea in Lingue e Comunicazione, sono appassionato di storia contemporanea, amante del cinema e del surf da onda. Dopo il romanzo d'esordio (Testa Vado Croce Rimango, 2016) ho pubblicato con Giovane Holden edizioni una silloge di racconti (Diario di Bordo, 2020).