Il progetto mira a trasformare la stazione di Milano Cadorna in un polo verde e intermodale, coprendo i binari con una piattaforma che ospiterà un parco urbano e nuove edificazioni. Tuttavia, divergenze tra gli enti coinvolti e criticità emerse stanno rallentando l’avanzamento del progetto.
La «foresta urbana» sopra la stazione Cadorna: si farà?
# Un parco sopra i binari con residenze, servizi e commercio

Il progetto prevede la copertura dei binari della stazione di Milano Cadorna con una grande piattaforma di circa 53.000 mq, che ospiterebbe un parco urbano di circa 30.000 mq, ampliando così il Parco Sempione. Accanto al verde, sono previste nuove edificazioni per circa 60.000 mq di superficie lorda di pavimento dedicate a residenze, servizi, commercio e strutture ricettive. Il piano include anche la realizzazione della “Fabbrica dell’Ossigeno”, un polo scientifico in collaborazione con il Politecnico di Milano, per lo sviluppo di tecnologie a ridotto impatto ambientale. L’Accordo di Programma firmato nel 2021 coinvolge Regione Lombardia, Comune di Milano e Ferrovie Nord Milano, con un investimento complessivo attorno agli 800 milioni di euro, di cui 150 milioni garantiti dalla Regione.
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# Volumetrie contestate e complessità economiche

Il Comune di Milano ha espresso perplessità sulla volumetria proposta da Ceetrus Italy, il privato incaricato dello sviluppo immobiliare, che vorrebbe realizzare 60.000 mq di slp. L’amministrazione chiede una riduzione degli spazi edificabili per aumentare la superficie a verde e mantenere l’equilibrio urbano. Questa posizione rischia però di mettere in crisi la sostenibilità economica dell’intervento, con il timore che il progetto possa non decollare se le volumetrie scendessero troppo. La situazione è aggravata da un clima di incertezza dovuto a questioni giudiziarie sull’urbanistica, e alle critiche politiche che accusano l’amministrazione di essere troppo accomodante verso i costruttori.
# Accordo di programma e iter ancora in corso
Attualmente, l’Accordo di Programma “Cadorna” è formalmente in essere, ma il progetto resta in fase di definizione. La Regione Lombardia conferma un contributo importante da 150 milioni di euro e la partecipazione di Ferrovie Nord Milano con una propria quota. Tuttavia, non risulta che sia stata avviata la Valutazione Ambientale Strategica (VAS), passaggio obbligatorio prima di procedere con l’approvazione definitiva e la scelta del soggetto privato che realizzerà l’intervento. Comune e Regione mantengono posizioni divergenti sul masterplan e sulle volumetrie, rallentando l’iter e lasciando il progetto in una fase di stallo.
Fili: la più grande operazione di rigenerazione urbana in Lombardia

C’è molto di più dietro la copertura dei binari di Cadorna. Il progetto “FILI: la Lombardia tesse il suo futuro” è la più ambiziosa operazione di rigenerazione urbana mai avviata in Regione. Si parla di 2 milioni di metri quadrati di trasformazioni, che coinvolgono 24 comuni, quattro grandi hub ferroviari e infrastrutture che cambieranno volto a tutta l’area metropolitana.
Tra gli interventi principali attesi:
- la superstrada ciclabile di 54 km da Milano Cadorna a Malpensa, una dorsale verde per la mobilità lenta;
- il nuovo quartier generale di Ferrovie Nord alla Bovisa;
- la riqualificazione della stazione di Saronno con un museo e un polo manutentivo ad alta tecnologia;
- una collina urbana sopra i binari a Busto Arsizio con parco, parcheggi e spazi per la cultura.
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FABIO MARCOMIN