I SOGNI PROIBITI dei milanesi: cosa vorresti fare a Milano che non hai mai fatto

Le risposte più forti

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Ph. geralt - Pixabay

Che cosa vorresti fare a Milano che non hai mai fatto? Questi sono i sogni proibiti dei milanesi in città. Ispirati da una domanda sulla fan page di milanocittastato. 

I SOGNI PROIBITI dei milanesi: cosa vorresti fare a Milano che non hai mai fatto?

# “Visitare una delle “torrette” dei “Gemelli diversi” di piazza Piemonte” (Nory Bianchi)

I grattacieli di Piazza Piemonte

Nel 1923 vennero costruiti in piazza Piemonte i primi due grattacieli di Milano. I “gemelli diversi”, così chiamati i due edifici, sfiorano appena i 40 metri di altezza ma furono un record per l’epoca: per poterli costruire fu concessa una deroga al piano urbanistico in vigore che vietava gli edifici al di sopra dei 28 metri.

I “gemelli diversi” rappresentano uno stile opposto a quello utilizzato dagli architetti contemporanei: lo stile decò elegante e raffinato ma sempre sobrio, che riesce ad attirare l’attenzione dei passanti senza bisogno di eccessi o esagerazioni. I due grattacieli sono simili ma non identici, ad esempio presentano due cupole sommitali differenti e anche le colorazioni si distinguono facilmente come due gemelli con occhi diversiuno ha la sommità marrone e l’altro invece verde.

# “Salire in cima a una delle 3 torri di Citylife” (Rossana Dominante)

Andrea Cherchi – Citylife e fiori

Sono un oggetto di desiderio per molti. C’è chi osa immaginare una zipline che li colleghi, oppure una piscina sospesa come a Londra. Chi chiede che in cima ai grattacieli più alti di Milano sia riservato uno spazio aperto al pubblico per godere il panorama, come avviene in tutte le grandi città del mondo. 

# “Visitare gli antichi bagni diurni chiusi da tempo” (Antonella Santoro)

albergo diurno
fondoambiente.it

Il suo nome ufficiale era Albergo Diurno Metropolitano e si trova nella zona tra Piazzale Venezia e piazza Oberdan. Si tratta di una struttura sotterranea che, aperta negli anni ’20, fungeva da centro servizi per i viaggiatori. L’Albergo Diurno Venezia restava aperto tutti i giorni dalle 7 alle 23 e poteva vantare al suo interno, oltre ad un colonnato e a diversi ambienti in stile Art déco e Liberty, strutture ricettive per i viaggiatori,  dedite alla cura della persona, unitamente a servizi quali agenzie di viaggio, i cambiavalute, come pure lavanderie e dattilografie.

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Dagli anni ’90 del secolo scorso, si è cercato di destinare l’Albergo Diurno anche ad usi culturali o comunque di associarlo ad iniziative di interesse cittadino, senza successo. Dal 2015, è il FAI ad avere in gestione la struttura, come disposto dal Comune di Milano.

# “Vorrei che almeno la Domenica, in centro il parcheggio sia gratuito” (Pier Lyon)

milanotoday.it
parcheggi creativi

Uno dei sogni più diffusi riguarda il parcheggio. Chi sogna di poter parcheggiare senza prendere una multa, chi ambisce al miraggio delle strisce bianche ormai introvabili in città, chi spera di battere il record di velocità a trovare un parcheggio libero, chi sogna di poter lasciare l’auto in piazza Duomo. In un periodo di “guerra alle auto” almeno un giorno di tregua sarebbe una concessione molto apprezzata. 

# “Nuotare in un Naviglio balneabile” (Ivana Masiero)

Un tempo lo si faceva. Ora si rischia la multa. E non solo. Eppure piacerebbe a tanti milanesi sperimentare il piacere di una nuotata nei Navigli, in un’acqua pulita e balneabile. Però c’è una eccezione: una volta all’anno c’è una gara competitiva sui Navigli, 14km e 2km, la prima parte da Gaggiano e arriva all’alzaia a Milano. Pare che, soprattutto alla partenza, la corrente a favore porti un nuotatore medio a viaggiare a 5 km ora.

# “Respirare aria pulita” (Fabio Papa)

Inquinamento a Milano

Sogno davvero proibito specie nei mesi invernali. Una Milano con l’aria di montagna sarebbe un paradiso. Chissà mai che in futuro non riescano a inventare soluzioni per depurare l’aria di Milano. 

# “Costruire una torre alta 300 metri” (Gabriele Meroni)

Nella Milano che punta verso l’alto c’è chi sogna in grande. Un supergrattacielo di 300 metri, ad esempio, in linea con i più alti del mondo. Ma non solo: c’è anche chi vorrebbe una montagnetta alta il doppio o il triplo. Come era il progetto originario. Dove si potrebbe perfino sciare. 

# “Visitare uno degli appartamenti del Bosco Verticale” (Giovanna Dadduzio)

@katta8111 su IG

E’ una icona della nuova Milano. Molti milanesi guardandolo si fanno mille domande. Chissà come sono gli appartamenti, come sono le camere, come si sta sui balconi. Come è la vista. Il sogno proibito è appagare queste curiosità. 

# “Poter entrare nella casa di quando eravamo bambini” (Carmen Fornaroli)

thegreenrevolution.it

Un sogno nostalgico. C’è chi si è limitato a guardarla da fuori, chi si è avventurato nel cortile o, addirittura, nel palazzo. Chi è riuscito a vincere la timidezza e ha chiesto agli attuali inquilini di entrare. 

# Rivivere il passato

Tanti desideri impossibili legati a qualcosa custodito nella nostra memoria. Come quello di Moira Martin: “Salire sull’11 in piazza Giulio Cesare…per andare a pattinare in una microscopica pista di ghiaccio che non era il Palazzo del Ghiaccio (mia mamma non ricorda più dove era)”. Rivivere qualcosa del passato è un altro desiderio nazional-popolare tra i milanesi. 

# Sex in the city…

@_g_i_n_k_o_
Ponte Sirenette

Come sogno proibito non poteva mancare quello della passione sfrenata. C’è chi sogna un amplesso dentro il Parco Sempione, chi se lo immagina nel cielo di Milano in cima a un grattacielo o sul tetto del Duomo. Ma il luogo per un’alcova che riscuote più like è la Scala. C’è chi scrive di averlo fatto, al loggione. Ma c’è chi però mette tutti in guardia: “è scomodo!”. 

Continua la lettura con: 30 cose da fare a Milano almeno una volta nella vita

ANDREA ZOPPOLATO

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Andrea Zoppolato
Più che in destra e sinistra (categorie ottocentesche) credo nel rispetto della natura e nel diritto-dovere di ogni essere umano di realizzare le sue potenzialità, contribuendo a rendere migliore il mondo di cui fa parte.