I LOCALI NOSTALGICI, dove si rivive la Milano di una VOLTA

Come una macchina del tempo in città

0
Balera dell'Ortica

A furia di proiettarsi al futuro, si possono dimenticare le roccaforti della Milano da bere (o da mangiare) che hanno fatto la storia della città. Luoghi che non hanno alcuna intenzione di vendere o peggio svendere e, anzi, puntano a mantenere una tradizione meneghina che sta sparendo. Ecco a voi i migliori locali nostalgici di Milano.

I LOCALI NOSTALGICI, dove si rivive la Milano di una VOLTA

# Bar Gatto: atmosfera felina e retrò

Credits: @ilymadestyle
Bar Gatto

A pochi passi da Piazzale Loreto, in via Pierluigi da Palestrina 1 troviamo il Bar Gatto con l’iconica insegna di un gatto stilizzato dal sapore retrò. Ma il felino più amato non c’entra: il nome viene dal cognome dell’anziano fondatore. Il Bar Gatto è un ritrovo indiscusso di bauscia e colletti bianchi (ma anche di ferrovieri e operai) e resta aperto sino alle due di notte. Fra i piatti e le bevande d’epoca che non hanno mai abbandonato il menu ci sono ad esempio il cocktail Raffaella Carrà con Apricot Brandy, Cointreau, crema di latte, granatina, qualche goccia di colorante blu (è scritto proprio così!) e Curaçao. Mentre dal menu troviamo l’inimitabile panino Gatto con prosciutto di Praga, paté e Brie. Per quanto riguarda gli interni, sulle mensole e alzando la testa verso il soffitto vediamo solo e soltanto gatti, sia sotto forma di affresco che di piccole e simpatiche statuine.

 

# Pizzeria Geppo: agli ordini di Bismarck

Credits: @geppo.1981
Pizzeria Geppo di Geppo 1981

Per chi abita in Porta Venezia questa pizzeria è una vera e propria istituzione. La pizza croccante e sottile di Geppo (Via Morgagni 37) può esser gustata qui dal lontano 1981, nello stesso locale che conserva ancora gli interni con i muri in spugnato sporgente, perline in plastica gialla nel soffitto coordinate a sedie e panche. Il posto è piccolo, pochi tavoli e un po’ quell’atmosfera giovanile da pizzeria a fine serata dopo esser usciti da una discoteca estiva. Da Geppo le regole sono rigide come il carattere dei proprietari: non si può prenotare, non si può scegliere il tavolo e non si possono modificare le pizze. Una delle più famose è la pizza Gass con mozzarella, mele, gorgonzola e pepe, mentre il meglio dagli anni ’80 è rappresentato dalla Bismarck, pizza con uovo e prosciutto così chiamata perché dedicata al cancelliere tedesco vissuto nell’800, grande amante delle uova.

 

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

# La Balera dell’Ortica: come ai tempi del Bandiera Gialla 

Credits: @alessandro_romenti
La Balera Dell’ortica

Ex bocciofila e storico dopolavoro ferroviario degli anni ’60, dopo quindici anni di chiusura ha riaperto i battenti nel 2012 grazie a una nuova gestione familiare. Bar, trattoria con cucina casalinga, nuova bocciofila e balera per ballare liscio o lindy hop con musica dal vivo (d’estate sulla pista all’aperto), ha un ambiente genuino e volutamente datato. Abituale punto di ritrovo per un pubblico over sessanta, la Balera dell’Ortica è ormai di gran moda anche tra i più giovani che vengono qui per un aperitivo, per i garage market o per ballare e trascorrere una bizzarra serata diversa dal solito in un’atmosfera vintage. D’inverno ospita anche corsi di ballo da sala e di boogie. Si trova in via Amadeo 78, nel cuore del multietnico e popolare quartiere Ortica, periferia est di Milano.

 

# Risoelatte: la casa dei babyboomers

Credits: @ ma.dove.ti.porto
Risoelatte cucina casalinga

Non lontano dal Duomo, questo piccolo ristorante è una ricostruzione in miniatura della Milano degli anni ’60. All’ingresso ad accogliervi trovate un frigorifero Zoppas e un autentico Jukebox del tempo. Le pareti – rigorosamente verde menta – sono ricoperte di pubblicità a dir poco datate. Da Risoelatte ci si sente esattamente in un appartamento vecchio stile: sulla ringhiera della mansarda c’è della biancheria (mutande incluse) fissa e appesa in bella vista, nella toilette c’è la vasca da bagno, una cuffia e dei bigodini in un cestino appeso di fronte allo specchio vicino a una camicia da notte. Come se non bastasse c’è anche il pennello da barba di un ipotetico inquilino vicino al lavandino. Un drink o un caffè come  foste in una qualunque casa di Milano di cinquant’anni fa.

 

# Latteria San Marco: gli antichi sapori di Brera

Celebrata a livello internazionale (ne ha parlato anche il New YorkTimes), la Latteria a dispetto del nome è una sfiziosa ed elegante trattoria, un ritrovo indiscusso di celebrità milanesi e non solo. Lo storico chef Arturo Maggi propone piatti indimenticabili: gnocchi di zucca e storione, svariati piatti di mare e trippa, solo alcune delle ricette che si possono gustare qui. Per non parlare delle uova spolverate con bottarga di muggine, uno dei fiori all’occhiello della Latteria. Le sue creature originali sono tante, ma forse la più conosciuta è lo spaghetto limone e peperoncino che Sam Kass, chef dell’allora presidente Obama e frequentatore della Latteria ai tempi dell’Expo inserì nel menu della Casa Bianca. Sono come una volta anche i rituali: non si accettano prenotazioni, nel week end resta chiusa. 

 

# Spirit de Milan: bentornati negli anni’50

credits: spiritdemilan IG

Un dance floor come quello ambientato nel 1955 in Ritorno al Futuro, dentro alle Cristallerie Livellara alla Bovisa (zona nord di Milano), location post-industriale che dal 2015 rivive come Spirit de Milan. Con il ristorante La Fabbrica della Sgagnosa (ottimi taglieri, aperitivo con cocktail, birra o vino lombardo e ricette meneghine doc) e soprattutto un’immensa sala ballo dedicata soprattutto alla musica dal vivo. Il tutto in uno sterminato spazio che mantiene l’impronta di vecchia fabbrica, recuperata, riadattata e arricchita con un arredamento vintage. D’estate la programmazione si sposta all’esterno, nel cortile circondato da rampicanti, proponendo jazz, cabaret, canzone milanese, swing. Venerdì con la musica anni 60/70/80 di “Bandiera Gialla”, sabato con lo swing di “Holy Swing Night”.  

 

# Bar Basso: mezzo secolo di Negroni

Credits: @sterzaroberto
Bar Basso

Apriamo e chiudiamo questo pezzo con un bar, e che bar. Se nel resto d’Italia ci si vedeva “per bere un caffè” qui al Bar Basso, decenni or sono, è nata la tradizione del vedersi per un drink pre-cena anticipando la tendenza che poi avrebbe dato vita alla celeberrima Milano da bere. Presso queste storiche mura ancora arredate in stile anni’70 il piatto forte (anche se di piatto non si tratta) è il Negroni Sbagliato, ovvero il principe indiscusso dei cocktail milanesi, inventato dal compianto barman Mirko Stocchetto. Ancora oggi il Bar Basso è fulcro fondamentale dell’happy hour meneghino e perché no anche di un ricco e ovviamente alcoolico dopocena (ma ricordate sempre di bere con moderazione, eh!).

 

Continua la lettura con: 10 locali a Milano dove mangiare bene spendendo poco

CARLO CHIODO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/


Articolo precedenteLa “Grande Metro Anulare”: ROMA farà la CIRCLE LINE prima di MILANO?
Articolo successivoMilano: SERVIZI sempre meno efficienti e PRATICHE sempre più lunghe. La motivazione di fondo che si cerca di ignorare
Carlo Chiodo
Nasco a marzo del 1981. Milanese moderno, ostinato e sognatore, alla costante ricerca di una direzione eclettica di vita. Laurea in Lingue e Comunicazione, sono appassionato di storia contemporanea, amante del cinema e del surf da onda. Dopo il romanzo d'esordio (Testa Vado Croce Rimango, 2016) ho pubblicato con Giovane Holden edizioni una silloge di racconti (Diario di Bordo, 2020).