Cinque luoghi insoliti da visitare a Milano

Cinque luoghi che pochi si aspetterebbero di trovare a Milano

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sgamonica IG - Villa Reale Milano
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Cinque tappe tra sorprese, stranezze e visioni che non ti aspetteresti mai di trovare a Milano. Questa la selezione di milanopersempre.it IG

#1 I giardini nascosti della Villa Reale

sgamonica IG – Villa Reale Milano

Alle spalle del Palazzo Reale di Milano, di fronte ai Giardini Pubblici di via Palestro, si estendono i Giardini della Villa Belgiojoso Bonaparte, meglio conosciuta come Villa Reale. Progettati alla fine del ‘700 dall’architetto Piermarini, offrono uno degli spazi verdi più eleganti e nascosti della città. La parte sud dei giardini è organizzata secondo il gusto “all’italiana”, con aiuole geometriche, statue neoclassiche e fontane. Sul retro della villa si apre un lungo cannocchiale prospettico incorniciato da alberi, che guida lo sguardo verso l’orizzonte. È uno dei pochi esempi a Milano di giardino scenografico settecentesco ancora intatto, spesso ignorato da turisti e milanesi. Piccola nota di colore: gli adulti non possono accedere, a meno che non siano accompagnati da un bambino di età inferiore ai 12 anni.

#2 Villa Mozart, la casa avvolta dalla natura

elizabethsotobarajas IG – Villa Zanoletti

Sulla raffinata via Mozart, dietro i Giardini di via Palestro, si nasconde Villa Zanoletti, nota a molti come Villa Mozart. L’edificio è quasi invisibile dall’esterno per via del fitto intreccio di piante rampicanti che ne ricoprono le pareti, integrandosi con le grate in ferro battuto alle finestre. Lo stile liberty della villa e la sua posizione riservata le conferiscono un’aura misteriosa. È una delle poche residenze in città a presentare un giardino verticale completamente naturale. Non è visitabile internamente, ma la vista dall’esterno basta a trasportare chi guarda in un’altra epoca, tra suggestioni gotiche e atmosfere fiabesche. 

#3 Villa Invernizzi e la colonia dei fenicotteri

Foto redazione – Fenicotteri Villa Invernizzi

Poco distante da Villa Mozart, in via dei Cappuccini, si trova Villa Invernizzi, un luogo che custodisce una delle visioni più improbabili di Milano: una colonia stabile di fenicotteri rosa. Voluti dal Cavalier Invernizzi, pioniere dell’industria alimentare, questi uccelli vivono da decenni in un giardino privato nel centro città. L’oasi è nata negli anni ’70 e ancora oggi ospita una dozzina di esemplari, visibili solo attraverso le inferriate e la vegetazione. I fenicotteri non sono solo una curiosità zoologica ma un simbolo di un’idea di Milano capace di sorprendere con l’assurdo. La villa, in stile liberty, contribuisce a rendere l’insieme ancora più surreale.

#4 Via Lincoln, il quartiere arcobaleno

giovanna.rosada IG – Via Lincoln

A pochi passi da corso XXII Marzo si apre via Lincoln, un micro-quartiere residenziale che sembra uscito da una cartolina. Nata a fine ‘800 come insediamento operaio ispirato ai modelli inglesi, è diventata oggi una delle zone più colorate e fotografate di Milano. Le villette a due piani dai colori vivaci, tra cui rosa, verde, azzurro, giallo, sono quasi un unicum nel contesto urbano milanese. I giardinetti curati, i dettagli liberty e la quiete del quartiere danno la sensazione di essere lontani anni luce dalla città. Nonostante la fama crescente, la zona mantiene un’atmosfera discreta, quasi privata, ed è uno degli esempi più riusciti di urbanismo “gentile”.

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#5 Brera, il salotto degli artisti milanesi

vittoschiero IG – Brera

Oltre alla celebre Pinacoteca e all’Accademia di Belle Arti, il quartiere nasconde tra i suoi vicoli edifici storici come Palazzo Cusani e piccole gallerie indipendenti. La pavimentazione in ciottoli, le botteghe artigiane e i cortili interni raccontano una Milano d’altri tempi, sopravvissuta ai cambiamenti urbanistici. La sera, i dehors dei locali trasformano le vie in un salotto diffuso. La zona è anche meta dello shopping di nicchia, con boutique che non si trovano in nessun’altra parte della città. Brera conserva un’anima bohémien e colta che ricorda certi angoli nascosti di Parigi, tra caffè letterari e librerie d’arte. Non manca la dimensione esoterica: al calar della luce, tra via Fiori Chiari e via Brera, compaiono tavolini con candele e tarocchi, dove cartomanti leggono mani, carte e destini a chi si ferma.

Spunto: milanopersempre.it IG

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FABIO MARCOMIN


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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

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