Il progetto è ambizioso e vuole trasformare un’area di margine urbano in un nuovo distretto residenziale e culturale all’avanguardia.
Il futuro è NOM? Le ultime sul quartiere “Car free” alle porte di Milano
# North of Milano: Natura, Orizzonti, Metropoli
Siamo nel territorio comunale di Novate Milanese, a due fermate dalla stazione ferroviaria della Bovisa e al confine con i quartieri di Vialba e Quarto Oggiaro. È qui che è attesa la nascita di NOM, acronimo di North of Milano. All’interno di questo nuovo spazio urbano si sviluppa il progetto NOM – Natura, Orizzonti, Metropoli, promosso da Varallo RE Group e gestito da Colliers Global Investors Italy, con la firma architettonica dello studio MCA – Mario Cucinella Architects. L’approccio è quello della rigenerazione urbana partecipativa, che punta a rivitalizzare il contesto periferico attraverso funzioni residenziali, culturali e collettive.
# Un nuovo quartiere “car free”: le residenze con logge
Il cuore del progetto NOM è un quartiere completamente car-free, dove la priorità è il benessere delle persone e il contatto con la natura. Gli spazi aperti dominati da aree pedonali, piste ciclabili e piazze pubbliche, sono pensati per incoraggiare la socialità e la vita di comunità. Accanto agli edifici residenziali, sono previsti servizi culturali, ricreativi ed educativi, in connessione con il vicino campus della Bovisa.
Le abitazioni vengono invece costruite secondo criteri di sostenibilità e risparmio energetico, e dotate di ampie logge e terrazze affacciate sul verde.
# Il nuovo volto dell’hospitality: studentato e hotel completati

Una delle prime realizzazioni visibili è il complesso ibrido di ospitalità realizzato da Techbau. Completato nel 2024, ospita uno studentato e un hotel con un’offerta totale di oltre 1.000 posti letto, grazie al concept innovativo sviluppato da CampusX, Techbau S.p.A. come general contractor, e Fabrica X srl come sviluppatore. Il progetto propone un modello di accoglienza flessibile e inclusivo, pensato per studenti, professionisti e viaggiatori, con spazi condivisi e soluzioni sostenibili.
L’area è stato resa più accessibile grazie ad un nuovo percorso pedonale da via Amoretti che collega direttamente con la stazione ferroviaria di Milano Quarto Oggiaro, migliorando l’integrazione con i trasporti pubblici. Tra il confine milanese e il nuovo complesso è stato inoltre creato un parco con leggere collinette e centinaia di nuove alberature, dando una prima impronta verde al quartiere.
# Il cantiere e le nuove vie intitolate
Per quanto riguarda il comparto residenziale, l’area designata è visibile lungo via Carlo Maria Martini, i lavori per le residenze e gli spazi pubblici non sono ancora iniziati in modo strutturale. Tuttavia, alcuni segnali indicano l’avvio imminente del cantiere. A marzo 2025, le strade che serviranno il futuro quartiere sono state ufficialmente intitolate: si chiamano via Alda Merini e via Carlo Maria Martini, a simboleggiare anche culturalmente la visione umanistica del progetto.
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FABIO MARCOMIN