I più bei MURALES di Milano

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Gli uomini disegnano e dipingono sui muri sin dall’alba dei tempi. Oggi, la street art ha raggiunto livelli altissimi, nella rappresentazione e nella critica della realtà, con esponenti come Banksy (che ha da poco realizzato sette nuovi murales a Parigi), Roa, C215, SpY, Laguna, Deedee was here, Dirt Cobain e tanti altri, oltre all’italiano e misterioso Blu, autore della magnifica Spirale della storia della Terra, situata in via Palombini a Roma.

Anche a Milano sono sbarcati grandi interpreti della street art, come i sopracitati C215 e Blu, insieme a Max Rippon, Sten Lex, Edoardo Tresoldi, Atomo e Sam3, per dirne alcuni. Una galleria dei migliori esempi di questa espressione nella nostra città vi farà scoprire sia il mondo dal quale emerge, sia il mondo di cui essa parla: non altro che il nostro, visto sotto una nuova lente. Come si confà ad ogni forma d’arte.

– CuciMilano

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Situato a due passi dalla Fondazione Prada, in via Benaco 1 su una facciata del Madama Hostel & Bistrot, realizzato da Marco Burresi in arte ZED1, i cui lavori ricordano molto lo stile di Fernando Botero. Viene qui esposto il tema della multiculturalità, con annessa polemica per l’inserimento di cartelloni pubblicitari che hanno rischiato di sovrapporsi all’opera.

 – Fiori a Quarto Oggiaro

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Realizzato dal collettivo Orticanoodles, tra i primi interpreti italiani ad essere riconosciuti a livello internazionale per la loro maestria nell’uso della tecnica dello stencil, un genere di street art. Questo murale, commissionato da Fastweb, occupa 300 su uno dei palazzi di via Cesare Pascarella.

– Lo Squalo dei Navigli

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Otto artisti radunati dall’associazione Evoluzioni Urbane e patrocinati dal Comune di Milano per ornare uno dei luoghi simbolo della città con pregiatissimi murales. Dagli italiani Marco Teatro (milanese) e Andrea Marrapodi (romano) fino al losangelino Augustine Kofie, è stata operata una selezione di autentici fuoriclasse del settore. In particolare, lo squalo è stato realizzato dal concittadino Teatro, sul ponte all’incrocio tra via Ascanio Sforza a via Giuseppe Lagrange.

– Metamorfosi del classico

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Mitologia e Antica Grecia à gogo: in via Termopili, strada dedicata alla storica località tessagliana teatro della battaglia tra Spartani e Persiani narrata in 300 (oltre che di altri leggendari scontri, contro gli ottomani e contro i nazisti), c’è un murale floreale di Felipe Cardeña sviluppato attorno al busto di Antinoo, il giovane amante dell’imperatore Adriano. Date un’occhiata alle altre opere dell’artista cubano, meritano.

– Lost and found

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Situato nel cosidetto Giardino delle Culture in via Morosini, che di giardino non ha proprio nulla essendo interamente coperto di cemento, il murales di Francesco Camillo Giorgino, in arte Millo, fa il paio con un’altra sua opera lì adiacente: una (di cui sopra) rappresenta una bambina e la sua fionda, l’altra un rabdomante, l’indovino dell’acqua. Ad accomunarle, due cuori rossi, che contrastano col bianco e nero del disegno e col grigiore circostante.

– Street art, Sweet art

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Fu Blu, il Banksy italiano, a realizzare con Ericailcane questo murale al PAC, in occasione della mostra Street art, Sweet art voluta da Vittorio Sgarbi. La sua esistenza è stata minacciata nel 2017, a dieci anni dal suo compimento, ma alla fine in seguito ad un sondaggio popolare si è deciso per la sua preservazione. Nonostante Blu sia uno avvezzo a rimuovere le sue opere, ovunque esse si trovino.

Milan Street Hi Story

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Qui si gioca tutta la partita tra sostenitori e avversatori dei writers e della street art: parliamo infatti di un murale realizzato su un muro di proprietà della Basilica di San Lorenzo Maggiore. L’opera, fortemente desiderata da Don Augusto Casolo e commissionata ai milanesi Acme107, Cheone, Crea, Encs, Gatto Max, GattoNero, Gianbattista Leoni, Kasy23, Luca Zammarchi, Mr Blob e Neve, ripercorre tutta la storia di Milano da Attila a Carlo Magno passando per Leonardo Da Vinci, con rivisitazioni fortemente simboliste dello scontro tra i Visconti e gli Sforza. Una carrellata lunga 40 metri, assolutamente da non perdere.

 

BONUS: l’opera in testa all’articolo è invece uno dei murale più lunghi al mondo, coi suoi 120 metri. Realizzato dal riminese Eron, si chiama W.A.L.L. (Walls Are Love’s Limits) e lo trovate nel parco di CityLife.

 

HARI DE MIRANDA

 

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Hari De Miranda
Giacché questa è la verità: ho abbandonata la casa dei dotti e ne ho chiusa la porta dietro di me.