Un altro STOP al servizio di SCOOTER SHARING a Milano

Sta entrando in crisi il sistema dello sharing dei mezzi di trasporto?

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Cityscoot.it

Una brutta notizia per il trasporto milanese. Un altro operatore di scooter sharing interrompe il servizio in Italia. Non solo: il cielo è denso di nubi nere anche tra gli operatori di car sharing. Il modello della condivisione dei mezzi di trasporto sta entrando in crisi o si tratta solo di casi isolati?

Un altro STOP al servizio di SCOOTER SHARING a Milano

# Cityscoot chiude per difficoltà finanziarie, ma vuole riprovarci in futuro

Cityscoot.it

Dopo l’annuncio di fallimento il giorno 8 novembre 2023 davanti al tribunale commerciale di Parigi, Cityscoot ha comunicato lo stop al servizio anche in Italia nelle città dove era operativa. Questo il testo della lettera pervenuta agli abbonati al servizio, tra cui il direttore della testata Milano Post

“Avremmo preferito darvi una bella notizia… Tuttavia, ormai da qualche tempo, Cityscoot affronta notevoli difficoltà finanziarie. Nonostante i nostri numerosi sforzi per restare aperti, le nostre energie non sono bastate. Pertanto, con estremo rammarico, siamo costretti a sospendere il servizio a Torino ed a Milano dal 30 novembre a tempo indeterminato.
Abbiamo un solo obiettivo: tornare. Faremo tutto il possibile per mantenere questa promessa. Vi ringraziamo per la fiducia accordataci in tutti questi anni. Siamo particolarmente orgogliosi di aver potuto contribuire fattivamente a questa piccola rivoluzione che è la mobilità dolce nelle nostre città. Dal 2018 Cityscoot Italia ha gestito più di 3 milioni di viaggi per un totale di 150.000 utenti e 12 milioni di chilometri percorsi.”

L’azienda francese aveva appena vinto il bando insieme ad altre società per operare a Parigi per i prossimi cinque anni, ma per farlo ha comunicato di aver bisogno di nuovi fondi per finanziare per l’acquisto di nuovi modelli di scooter in grado di abbattere del 70% i costi operativi. Nel 2022 aveva registrato un calo di fatturato di 15 milioni di euro.

# La seconda ad abbandonare quest’anno: la società spagnola Acciona aveva cessato il servizio nella primavera 2023

sicurmoto – Acciona

Nella primavera 2023 anche Acciona aveva chiuso definitivamente i battenti in Italia, il servizio era disponibile a Milano e Roma. In questo caso per motivi legati allo svolgimento del servizio, connessi al numero di percorrenze, alla temporalità dei percorsi e, in particolar modo alle condizioni stradali legate al manto e buche, furti, danneggiamenti, costi assicurativi e di manutenzione che hanno reso economicamente insostenibile il business nel nostro Paese.

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# Anche tra gli operatori di car sharing non è tutto rose e fiori

hdmotori – Sharengo

Anche gli operatori di car sharing stanno avendo difficoltà. Share’n go, che metteva a disposizione microcar elettriche, ha chiuso ormai da 3 anni. Altre due aziende, DriveNow e Car2go hanno creato un’unica società per rendere sostenibile il servizio, Share Now. Nel 2022 l’azienda è stata poi rilevata dal provider internazionale di mobilità Free2move.

Altri operatori sembrano al momento sembrano navigare in acque tranquille, come Ubeeqo di Europcar Mobility Group, Enjoy di Eni e la neonata azienda di noleggio auto di fascia medio-alta Virtuo.

Si tratta solo di casi isolati o il modello di sharing sta entrando in crisi?

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.