Perché MILANO non costruisce PARCHEGGI SOTTERRANEI?

La denuncia di Massimiliano Tonelli: che cosa aspetta Milano a costruire parcheggi sotterranei? E, aggiungiamo noi, che non costino una fucilata?  

0
Credits - pexels-pixabay- Silos interrato

La denuncia di Massimiliano Tonelli sul sito milanotoday.it. Che cosa aspetta Milano a costruire parcheggi sotterranei? E, aggiungiamo noi, che non costino una fucilata?  

Perché MILANO non costruisce PARCHEGGI SOTTERRANEI?

# Il 75% del reticolo viario “regalato” alle auto

via muratori
Auto parcheggiate sul marciapiede all’incrocio tra Via Muratori e Via Corio

Le auto a Milano sono parcheggiate ovunque: sui marciapiedi, sull’aiuole, nell’isole spartitraffico, tra gli alberi. Una situazione imbarazzante, in confronto alle maggioranza delle altre città europee, che genera disordine, pericolo e degrado anche in zone di pregio. Massimiliano Tonelli, docente universitario ed esperto di temi urbani e design, su Milano Today, fa un’analisi della situazione e ricorda come in un recente libro sullo spazio pubblico di Milano realizzato da Chiara Quinzii e Diego Terna sia stato ipotizzato che il 75% del reticolo viario della città venga “regalato” alle automobili. Anche nel progetto di riqualificazione di Corso Sempione, con eliminazione di una corsia di marcia da entrambi i lati per fare a posto alla pista ciclopedonale, il numero di parcheggi aumenterà tra l’arteria principale e le vie limitrofe.

Leggi anche: RESTYLING di CORSO SEMPIONE: le ultime novità sul PROGETTO

# Tra le cause principali c’è l’assenza di parcheggi sotterranei

Credits ferrovie.it-FS – Foto parcheggio Stazione Centrale

Uno dei problemi principali della distesa di veicoli parcheggiati sul suolo pubblico è l’eccessivo numero di posti auto in strada e soprattutto la carenza di parcheggi sotterranei e privati. La costruzione di nuovi condomini prevede la realizzazione di garage e parcheggi interrati a servizio dei residenti, purtroppo molti di quelli meno recenti non contemplavano questo aspetto. Per questo motivo complice anche il numero di auto per abitanti sopra la media rispetto al resto dell’Europa, 51 ogni 100, e l’impunità verso chi lascia l’auto in sosta vietata e non autorizzata, Milano continua ad essere un enorme parcheggio a cielo aperto gratuito

L’ultimo silos interrato, o meglio sotto il tracciato ferroviario, è stato inaugurato qualche mese fa in Stazione Centrale dopo un’attesa lunga 20 anni.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

Leggi anche: Inaugura il PARCHEGGIO INTERNO in CENTRALE: con un ritardo di 20 anni raggiunge le grandi stazioni d’Europa

# I vantaggi di una rete di silos interrati

credits: milanoweekend.it

La realizzazione di un articolato piano parcheggi potrebbe essere quindi una valida soluzione per risolvere il problema delle auto in sosta ovunque in città, insieme alla riduzione degli spazi su strada, contribuendo anche ad abbassare il numero di mezzi a quattro ruote per famiglia. I vantaggi sarebbero per tutti: i cittadini, gli automobilisti, le casse del Comune, per la dinamica degli investimenti immobiliari, per chi si muove a piedi o con il trasporto pubblico, per il miglioramento della sicurezza stradale, dell’ambiente, dell’inquinamento, per la bellezza dei quartieri.

# Il “mini” piano parcheggi del Comune di Milano

Credits Urbanfile – Piano parcheggi

Dopo il piano parcheggi del sindaco Albertini, in piccola parte realizzato e in buona parte stralciato, nel 2021 il Comune di Milano ne ha approvato uno in versione ridotta con al momento sei progetti previsti.

Oltre a quello di via Borgogna, zona San Babila, in fase di costruzione e ereditato dal vecchio piano, dovrebbero esserne realizzati altri cinque: largo Scalabrini (Lorenteggio, vicino a piazza Frattini), Largo Brasilia tra via Primaticcio e via San Giminiano), e Piazza della Repubblica lato est, a sud del piazzale con partenza dei lavori che sarebbe dovuta avvenire entro l’inizio del 2022 per una capienza complessiva di circa 1.000 posti auto. Negli anni a seguire dovrebbero essere messi in cantiere il parcheggio per via Manin e Repubblica lato ovest, entrambi area Porta Nuova, mentre altri due per la zona Borsa Ovest e via Sant’Ampellio sono in valutazione.

# Le buone intenzioni si scontrano con gli intoppi burocratici e forse un limitato interesse dell’amministrazione comunale

Credits – pexels-pixabay- Silos interrato

Rispetto al passato il piano parcheggi sarà destinato ai residenti, e non a chi entra da fuori città e per i quali sono stati costruiti parcheggi d’interscambio e se ne prevedono altri in futuro, con l’obiettivo di togliere il maggior numero di auto dalle strade in favore di ciclisti e pedoni con contestuali riqualificazioni delle zone interessate.

Le buone intenzioni sono però ostacolate dagli intoppi burocratici, compresi anche i ricorsi dei cittadini, e forse da un limitato interesse da parte dell’amministrazione comunale. Infatti, a oltre un anno dalla presentazione del piano, non ci sono stati ancora annunci di avvio lavori per nessuno nuovo silos interrato. Milano riuscirà primo o poi a portarsi al livello delle altre città europee?

Continua la lettura con: La “SOLUZIONE” al PROBLEMA dei parcheggi

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/


Articolo precedenteA due ore da Milano nasce il VILLAGGIO di TEX
Articolo successivoChe cosa si BEVE a Milano nell’APERITIVO?
Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.