MILANO PIATTA? Non è così: in realtà è un continuo saliscendi

Immagini e altimetria mostrano una realtà molto diversa da quella percepita

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Confronto Bottonuto anni 20 e 50

Milano è nota come una città piatta, anche per il suo posizionamento nel cuore della Pianura Padana. In realtà presenta dei dislivelli maggiori di quello che ci aspetterebbe. 

MILANO PIATTA? Non è così: in realtà è un continuo saliscendi

# Due immagini “smontano” il mito che Milano sia una città piatta

Confronto Bottonuto anni 20 e 50

È risaputo da tutti come Milano sia una città piatta, visto anche la sua localizzazione nella Pianura Padana. Un paio di fotografie del centro di Milano, riprese a 30 anni di distanza, mostrano però come la situazione sia in realtà molto diversa da quanto si supponga.

Pagina Milano Scomparsa FB – Bottonuto anni 20 del ‘900

La pagina Milano Scomparsa su facebook mostra come prima immagine il cuore del Bottonuto negli anni ’20, l’omonima piazzetta e la contrada dei Tre Re o dei Tre Alberghi, che “sale” verso il Duomo. Oggi la via Baracchini che si collega a via Larga, e che si trova dove un tempo c’era la contrada dei Tre Alberghi, è ancor più “ripida”.

Pagina Milano Scomparsa FB – Milano anni 60

L’altra foto, a pochi metri di distanza, seppure totalmente differente, mostra il quartiere del Bottonuto completamente ricostruito dopo essere stato rasato al suolo e via Albricci con una evidente “salita” verso piazza Mazzini e i resti della chiesa di San Giovanni in Conca in piazza Missori. 

# Ci sono fino a 65 metri di dislivello tra la cintura nord e il sud della città

Nord Milano

Una conferma più rigorosa arriva dalla mappa altimetrica della città. Partendo dalla prima cintura nord, da Rho a Monza, dove si registra un altitudine sul livello del mare tra i 160 e i 165 metri, si passa a una forbice che varia dai 140 e ai 144 metri scendendo verso i quartieri più settentrionali di Milano fino al valore minimo di Precotto di 137 metri.

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Piazza del Duomo a 145 metri di altitudine

La fascia da Loreto a Lampugnano rimane a una quota di 130-134 metri, mentre risale a circa 139 metri nel centro città dove i Celti fondarono Milano su una vasta area sopraelevata rispetto a tutta alle zone circostanti e che oggi comprende i quartieri di Brera, della Scala e del Quadrilatero e di San Babila. Ancora più elevata l’altitudine a Cordusio e in piazza del Duomo, rispettivamente di 140 e 145 metri. Ai tempi della fondazione della città doveva apparire come una collinetta.

Via Santa Croce – Google Maps

A est l’altitudine oscilla dai 132 metri di altitudine di Piazza Ticolore/Monforte e i 130 metri di piazzale Loreto fino a scendere fino a 122 di Lambrate, i 118 di Rubattino e i 114 metri all’Ortica e Cavriana. Così come il Lambro ha fatto calare la quota altimetrica dei quartieri lungo le sue sponde, anche la Vettabbia ha contribuito a modificare le altezze delle zone limitrofe. Via Santa Croce infatti, un’altra via in pendenza di Milano, si trova a 123 metri in fondo a via Calatafimi e a 127 metri all’incrocio in via Molino delle Armi.

# Il punto più alto e il punto più basso di Milano

Comasina

Il punto più alto in assoluto di Milano, escluso il Monte Stella, è nel quartiere della Comasina con 149 metri sul livello del mare, mentre in centro lo troviamo in via Santa Radegonda con 146 metri. 

Anello via dei Missaglia

Il punto più basso, a una quota di 102 metri sul livello del mare, è un parco a nord del Gratosoglio all’interno di una vasta area verde soprannominata “Anello di via dei Missaglia“. Il motivo è da ricercarsi nella presenza del Lambro Meridionale e nell’antico uso del prato come area di golena per le frequenti esondazioni del fiume.

Fonte: Milano Scomparsa

Continua la lettura con: Il CUORE di Milano: qual è l’esatto CENTRO GEOGRAFICO della città?

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.