La “Grande Metro Anulare”: ROMA farà la CIRCLE LINE prima di MILANO?

Un progetto rivoluzionario per la capitale. Milano starà a guardare?

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Progetto Pietropaolo Vanin - Circle Line Roma

Sarebbe un progetto rivoluzionario per la capitale. Un progetto molto ambizioso. Troppo per Milano?

La “Grande Metro Anulare”: ROMA farà la CIRCLE LINE prima di MILANO?

# Una metro circolare per la capitale

Credits romametropolitane – Sviluppi futuri metropolitana Roma

Nell’ambito della consultazione popolare indetta dal Comune di Roma per l’invio di proposte diverse tematiche, tra cui il trasporto pubblico, Pietropaolo Vanin amministratore del gruppo facebook Grande Metro Anulare ha redatto un documento che elenca alcune osservazioni per il PUMS (il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile) e ipotizza una metropolitana circolare per Roma. Realizzare metropolitane che passino per il centro della capitale si è rivelato e si sta rivelando lento e costoso per vari motivi, primo fra tutti l’enorme mole di reperti archeologici nel sottosuolo, e quindi una linea circolare potrebbe essere una soluzione alternativa alla futura linea D. A supporto della proposta viene sottolineato come le città abbiano bisogno sia di trasporti radiali che tangenziali.

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# Gli esempi all’estero e in Italia

Credits: wikipedia.org – Grand Paris Express

Nel motivare la sua proposta porta alcuni esempi: “il futuro Grand Paris Express, le linee 2 & 6 di Parigi considerate assieme, la Circle Line londinese, le linee 6 e 12 di Madrid, le linee 5 e 14 di Mosca, le linee 2 e 10 di Pechino, così come la linea 1 di Napoli (in fase di ultimazione), rappresentano esempi di linee metropolitane di natura circolare.” A questo aggiunge però che “il famoso anello ferroviario di Vigna Clara (o Cintura Nord) – la futura Circle Line romana – si trova troppo lontano dal Grande Raccordo Anulare (GRA) che è letteralmente intasato tutti i giorni dell’anno. Inoltre, la Circle Line romana sarà un collegamento ferroviario non a cadenza metropolitana. Ai fini di limitare il congestionamento del GRA, solo chi risiede nei pressi dei capolinea (attuali o futuri) delle linee metropolitane esistenti, in effetti prossimi al GRA, potranno scegliere di non prendere l’auto e non intasarlo.

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# Il tracciato e le fermate

Progetto Pietropaolo Vanin – Circle Line Roma

Da questi presupposti e stimoli nasce quindi l’idea della Grande Metro Anulare (GMA) che ricalchi idealmente il GRA dalle auto e che ne decongestioni il traffico. Il modello dovrebbe essere quello delle “RER e del Grand Paris Express parigini o della recente londinese Elizabeth Line: una linea veloce, con fermate diradate, sia sotterranea che in superficie, che intersechi le linee metropolitane esistenti, le loro future estensioni e le Ferrovie Laziali (FL).” 

Il tracciato sarebbe per il 60% sotterraneo e lungo 75 km, andando ad intercettare vari capolinea nel caso di metro e fermate nel caso di FL, per un totale di 16 fermate. Facendo il percorso in senso antiorario sarebbero: Ciampino, Anagnina (A), Giardinetti (C), Rustica UIR (FL2/FL7), Casal Monastero (B), Nomentana GRA (con o senza linea D), Colle Salario (B1) e Fidene sulla FL1, Centro Rai sulla F, Grottarossa GRA sulla C, FM3 e la linea A presso San Filippo Neri, poi un lungo salto fino alla fermata Massimina della FL5, Ponte Galeria della FL1, Casal Bernocchi della Roma-Lido, Castel di Leva (B), Divino Amore (FL5) ed infine di nuovo Ciampino. 

# Stima dei costi e tempi di costruzione

Progetto Pietropaolo Vanin – Stima costi Circle Line Roma

Nel progetto viene fatta una stima ufficiosa dell’investimento necessario a realizzare la “grande circle line romana”, come illustrato nella tabella, calcolato in 10,7 miliardi di euro pari a 143 milioni di euro per chilometro. L’importo è il risultato di una riparametrazione del costo al km sostenuto per la metro C, anche in considerazione della percentuale di tracciato realizzato in sotterranea. Per la durata, tenendo invece conto dell’utilizzo di tecniche di costruzione presumibilmente simili, di un minor numero di stazioni ma di un percorso più lungo, si ipotizza di realizzare la Grande Metro Anulare (GMA) in 21 anni.

A Milano mancano progetti così rivoluzionari. Si potrebbe prendere spunto da questo per rendere il trasporto pubblico dell’area metropolitana efficiente come quello cittadino.

Riferimenti: Grande Metro Anulare

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

1 COMMENTO

  1. Da romano posso solo dire una cosa: questa della “metropolitana anulare” mi sembra un’idea un po’ stramba, e non è un caso che se ne parli per ora solo giusto su un gruppo Facebook, o, come si dice da queste parti, “alla volemose bene”. Sui social network tutti possono dire di tutto, e dovremmo cercare finalmente di rendercene conto e di stare un po’ più ancorati alla realtà. Nessuno ha mai parlato di “metropolitana anulare” a livello di pubblica amministrazione o anche di esperti del settore. Perché? Perché, si, è vero che il GRA è congestionato, ma è congestionato da una domanda di traffico che in buona parte non ha le sue origini e le sue destinazioni lungo il GRA stesso, il quale svolge il ruolo di distributore di una domanda di traffico che viene dall’esterno della città e che cerca l’itinerario più rapido per raggiungere il luogo di destinazione che nella stragrande maggioranza è all’interno del perimetro del GRA stesso (e viceversa per i viaggi di ritorno, naturalmente). Quindi ben pochi userebbero questa ipotetica metropolitana per i propri spostamenti, perché volendo coprire le stesse origini e le stesse destinazioni con il trasporto pubblico ci si dovrebbe muovere in modo radiale e non tangenziale, lungo quelle che sono le vere linee di desiderio della domanda. Dire che questa linea possa sostituire la futura linea D quindi è un non-senso. E la domanda di traffico da punto a punto lungo al GRA al momento potrebbe essere soddisfatta, nel caso, da una semplice busvia parallela al GRA stesso, e quindi da un qualcosa di molto meno impegnativo. Ma per ora neanche se ne parla, e, direi, chiedetevi il perché, a questo punto…
    Last but not least: ricordo a chi vuole fare confronti tra Roma e Milano che l’hinterland romano e quello milanese sono molto diversi, se non altro perché quello romano (pur essendo comunque un territorio complesso) è molto meno denso rispetto a quello milanese e quindi fare confronti diretti a volte ha poco senso.

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