La CASA dei MOSTRI

Lasciate ogni speranza voi che entrate nella casa dei mostri

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Credits: viaggiavidivici iG - Portone "Casa dei mostri" - Palazzo Zuccari

L’ispirazione dell’aspetto mostruoso di uno degli ingressi del palazzo è stata un’illustrazione della porta dell’inferno dantesco realizzata anni prima dallo stesso artista che ha progettato l’edificio. Ecco la sua storia e perché è stata realizzata in questo modo.

La CASA dei MOSTRI 

# Palazzetto Zuccari a pochi passi dalla celebre scalinata di Trinità dei Monti: meglio conosciuto come la “Casa di Mostri”

Credits: viaggiaividivici IG – Casa dei mostri

Ci troviamo a pochi passi dalla celebre scalinata di Trinità dei Monti dove c’è un edificio dall’aspetto mostruoso, il Palazzetto Zuccari, esattamente tra via Sistina e via Gregoriana. Inizialmente era composto da tre corpi: quello su piazza Trinità dei Monti adibito a studio, quello con facciata principale su via Sistina ad uso abitazione e il giardino con ingresso da via Gregoriana.

Realizzato nel 1592 dall’artista di origine urbinate Federico Zuccari, noto all’epoca tra Roma e Firenze, dove dipinse gli affreschi della Cupola di Santa Maria del Fiore, è uno dei più importanti esempi di casa d’artista in Italia e oggi ospita la Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la storia dell’arte. La facciata con il portico balconato arriva agli inizi del ‘700, su commissione della regina Maria Casimira di Polonia che visse nel palazzo per alcuni anni. Ma è l’affaccio su via Gregoriana che regala a questo palazzo l’appellativo di “Casa dei Mostri”.

# Lo spaventoso ingresso che inghiotte i visitatori

Credits: viaggiavidivici iG – Portone “Casa dei mostri” – Palazzo Zuccari

Accedendo al palazzo da via Gregoriana 30 si avviene accolti da un portone inquietante: un’enorme bocca sembra voler inghiottire i visitatori intenzionati ad entrarvi. Sopra alla porta ci sono occhi cavernosi, sotto si trova una scalinata a forma di mandibola e al centro l’ingresso, che porta dritti dentro la bocca della “Casa dei Mostri”.

Credits: valeroma1961 IG – Facciata di via Gregoriana – valeroma1961 IG

Anche le due finestre sui lati sono circondate dalla stessa cornice. L’ispirazione pare fosse arrivata da una illustrazione della porta dell’inferno dantesco realizzata dallo stesso Zuccari anni prima. L’intenzione era quella di sbalordire e allo stesso tempo spaventare il visitatore, che in un primo momento avrebbe esitato nell’oltrepassare la soglia, ma una volta entrato sarebbe stato affascinato dai sontuosi affreschi interni realizzati dallo stesso artista e dal paradisiaco giardino. Infatti in principio questo era un ingresso secondario, diretto al cortile interno, perché quello principale era su via Sistina.

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Fonti: Fanpage, Turismo.it

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.