🛑 ITALIA a marcia indietro: per le STARTUP si torna alla CARTA. Fracassi (Mol): “il notariato ha perso di vista l’interesse generale”

Non si potrà più aprirle online, servirà di nuovo un atto pubblico dal notaio. La sentenza nel dettaglio e il commento del fondatore di Mutui Online Spa

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Credits: https://www.scarpellino.com/

Si torna alle vecchie, anacronistiche regole, per la costituzione di una Srl innovativa. Non si potrà più aprirle online, servirà di nuovo un atto pubblico dal notaio. La sentenza nel dettaglio e il commento del fondatore di Mutui Online Spa.

ITALIA a marcia indietro: per le STARTUP si torna alla CARTA. Fracassi (Mol): “il notariato ha perso di vista l’interesse generale”

# La sentenza del Consiglio di Stato riporta l’imprenditoria indietro nel tempo: per aprire una startup innovativa servirà di nuovo un atto pubblico di fronte a un Notaio

Dal 29 marzo si è tornati alle vecchie, anacronistiche regole, per la costituzione di una Srl innovativa ovvero le stesse necessarie per una Srl ordinaria. In breve è stato ripristinato l’obbligo di redigere un atto pubblico di fronte ad un Notaio, sostenendo i relativi costi oltre agli altri necessari per l’apertura di una startup. Ecco in sintesi le motivazioni della sentenza del Consiglio di Stato, che ha accolto il ricorso del Consiglio Nazionale del Notariato: “il potere esercitato dal Ministero attraverso il decreto impugnato non poteva avere alcuna portata innovativa dell’ordinamento, ovvero, nello specifico, non poteva incidere sulla tipologia degli atti necessari per la costituzione delle start up innovative, così come previsti dalla norma primaria”. A riguardo la sentenza ricorda che in base all’art. 11 della Direttiva 2009/101/CE “in tutti gli Stati membri la cui legislazione non preveda, all’atto della costituzione, un controllo preventivo, amministrativo o giudiziario, l’atto costitutivo e lo statuto della società e le loro modifiche devono rivestire la forma di atto pubblico”.

Inoltre il Consiglio di Stato ha stabilito l’illegittimità del decreto del Mise nell’ampliare l’ambito dei controlli dell’Ufficio del Registro dell’imprese, “senza un’adeguata copertura legislativa che autorizzasse tale innovazione (circa il rapporto tra l’atto impugnato e la legge che ne ha previsto l’emanazione valgono le considerazione già espresse a proposito del primo motivo di appello); di conseguenza, alla luce della natura del controllo effettuato dall’Ufficio del Registro nel nostro ordinamento, così come innanzi delineato, non appaiono infondati i dubbi dell’appellante circa la possibilità di ovviare alla modalità tradizionali di costituzione delle società, pena il concreto rischio di porsi in contrasto con la Direttiva citata

Fonte: Corriere Comunicazioni

# Il commento di Alessandro Fracassi fondatore di Mutui Online Spa: “il notariato ha perso di vista l’interesse generale

Credits: monitorimmobiliare.it – Alessandro Fracassi

Alessandro Fracassi fondatore di Mutui Online Spa, società quotata nel segmento STAR della Borsa Italiana, commenta la sentenza del Consiglio di Stato in una lettera inviata a Il Foglio Quotidiano: “Il Consiglio di Stato accoglie le obiezioni del Notariato e costringe le iniziative imprenditoriali più innovative (e quindi quelle a maggiore potenziale di crescita) a sottostare a procedure pensate nel secolo scorso. Non voglio criticare la sentenza, non ne ho le competenze. Anzi, scommetto che in punta di diritto, come quasi sempre, il notariato abbia ragione.

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Ma il punto è proprio questo: una intuizione importante, credibile, affidabile come il notariato, da quindici anni ha perso di vista l’interesse generale e ha iniziato una battaglia di retroguardia, agendo solo a tutela degli interessi della categoria“. Sottolineando come sia sacrosanta la difesa del proprio reddito e degli interessi di tante categorie, professionali e non, e che i notai hanno dimezzato il loro fatturato negli ultimi anni, Fracassi evidenzia come “la battaglia non è stata condotta in campo aperto, ci si è rifugiati in tecnicismi sempre più lontani dal sentire comune, in un “luddismo giuridico” che ha prodotto il risultato di ledere agli occhi del pubblico il vero asset che valeva la pena di difendere: il “prestigio” e l’affidabilità della figura del notaio. In parallelo […] il Notariato ha cercato […] di evitare che i professionisti più innovativi e competitivi lavorassero più degli altri.” Il fondatore di Mutui Online Spa conclude con un auspicio: “Vanno evitati questi inutili conflitti fra interessi di parte, che creano incertezza e danni per tutti, in primis ai notai. Perché, altrimenti, prima o poi qualcuno darà una spallata più forte e avremo perso un’istituzione di valore e distintiva, come il Notariato latino.”

Estratto commento di Alessandro Fracassi a Il Foglio Quotidiano

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.