Il MUSEO delle RELAZIONI FINITE

Il luogo dove le storie interrotte trovano un nuovo futuro

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Credit: @brokenships

Quando finisce una relazione, che sia di adolescenti o di una coppia sposata, prima o poi sorge sempre una domanda “Che ne faccio di tutti gli oggetti che ci siamo regalati o che rappresentano un ricordo?”.

Siamo fatti così, teniamo le cose e teniamo i ricordi, un po’ come se volessimo lasciare traccia di quella relazione che è appena terminata.

C’è la foto scattata al mare quel giorno di sole, il biglietto del primo film visto insieme un po’ stropicciato ma ancora tutto intero e quel cappello stupido mai messo ma che faceva tanto ridere. Per questi oggetti serve un posto, ma quale?

Si chiama Museum of Broken Relationship ed è proprio questo, il posto dove mettere la foto, il biglietto del cinema e quel cappello stupido che faceva tanto ridere.

Il MUSEO delle RELAZIONI FINITE

# Come nasce il museo delle relazioni finite

Credit: @patek

Il Museum of Broken Relationship si trova a Zagabria e nasce dalla fine di una relazione.

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Dopo quattro anni insieme, la produttrice cinematografica Olinka Vištica e lo scultore Dražen Grubišić decisero di separarsi e si trovarono davanti a un bivio: buttare tutti gli oggetti o tenerli in casa? Da qui nasce l’idea.

Perchè non fare un museo dove poter mettere tutti gli oggetti della relazione? Dopo tre anni di lontananza la coppia si incontrò nuovamente e fece di questa idea nata per scherza un museo con quattro mura, un luogo sicuro che desse agli oggetti l’importanza che meritano, a distanza di sicurezza.

# Le relazioni interrotte di tutto il mondo

Credit: @brokenships

La collezione è stata esposta al pubblico per la prima volta nel 2006, nella gipsoteca di Zagabria, quando ancora conteneva solo gli oggetti appartenenti alla relazione degli ideatori di questo museo e di qualche loro amico.

Successivamente è diventata una mostra itinerante che ha saputo contenere gli oggetti di tutte le relazioni finite in ogni parte del mondo.

La mostra ha raccolto oggetti dell’Argentina, della Germania, da Singapore, ricordi che provenivano dalle relazioni del Sud Africa, degli Stati Uniti e molti altri.

Nel 2010, la ex coppia ha affittato uno spazio nel centro di Zagabria, dove è ufficialmente stato istituito il Museum of Broken Relationships.

# Le storie degli oggetti

Credit: @kouroshmajd

Ogni oggetto nel museo è accompagnato da una storia che lo contestualizza, e spiega quale sia il suo significato e il ricordo a cui è collegato.

Non serve portare oggetti importanti e di grande valore oggettivo, alla fine le relazioni non sono fatte di quello. Ci possono essere anelli costosi e orologi di lusso, eppure probabilmente l’ultima cosa da cui vorremmo separarci è una vecchia lettera sgualcita.

Nel museo si può trovare di tutto.

C’è un vasetto di cetriolini acquistati da una ragazza per il suo primo amore, che non ha mai corrisposto il sentimento e che quindi non ha mai avuto il tempo di ricevere quel prezioso barattolo di cetriolini.

Ha il suo posto anche una lente d’ingrandimento, una piccola bottiglia piena di lacrime, una scarpa, un grembiule e molto altro.
 

# Il luogo dove le relazioni non finiscono mai

Credit: @brokenships
Le relazioni finiscono, alcune bene e altre male ma le cose rimangono. A volte questo sembra un tormento, avere quegli oggetti davanti agli occhi che sembrano essere il simbolo di una cosa finita.
E se cambiassimo il modo di vedere questi ricordi?
 
Il museo delle relazioni finite serve a questo, a dare un posto a quelle cose che fra due, dieci o magari vent’anni saranno le uniche testimonianze di una relazione, che è finita ma che c’è stata e che merita un posto.
 
 

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ARIANNA BOTTINI

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Arianna Bottini
Classe 1998, mi sto laureando in Scienze psicosociali della comunicazione. Sono alla ricerca del mio posto nel mondo; nel frattempo viaggio, leggo, cucino e compro piante.