#60 – Il “FORO di MILANO”, la piazza più ricca di storia della città

L'antico foro di Milano nell'antica Roma dove è stata scritta la prima pagina nera del fascismo

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Si tende a considerare il Duomo come cuore di Milano sia simbolico che geografico. Molti ignorano che a meno di un tiro di schioppo da Piazza Duomo si trova una piazzetta molto più piccola ma decisamente più ricca di storia.

Il “FORO di MILANO”, la piazza più ricca di storia della città

# L’antico foro di Milano nell’antica Roma

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Ai tempi dell’Impero Romano questa zona di Milano incastonata in pieno centro fra via della Zecca Vecchia e via Fosse Ardeatine era l’antico Foro di Milano, ossia snodo e crocevia principale dell’antica Mediolanum proprio all’incrocio tra il Cardo e il Decumano, nomi con cui si definivano le arterie di traffico d’età imperiale riproposte poi all’Expo Milano 2015. Il Foro, realizzato agli albori del I sec. dC dall’Imperatore Augusto, fu sviluppato progressivamente sino all’inizio del III secolo e in seguito perse gradualmente importanza a favore di altre zone della città come ad esempio l’area attorno al futuro Palazzo Arcivescovile del XII sec. (l’odierna Piazza Fontana).

Nel frattempo, nel 1030, era stata eretta la chiesa di San Sepolcro che avrebbe dato il nome alla Piazza che, pur ridimensionata della sua importanza, restò orgogliosamente ancorata alla fama storica di fulcro delle attività, dei mercanti e del pellegrinaggio da e verso il resto della Regio XI Transpadana,  una delle antiche regioni augustee.

# La culla del fascismo: i sansepolcristi

E’ cosa nota la marcia su Roma del 1922, ma ben pochi sanno che in realtà le origini del fascismo risiedono proprio a Milano e per la precisione proprio in Piazza San Sepolcro. Fu proprio qui infatti che il 23 marzo 1919, nel cortile del Palazzo degli Esercenti (oggi Palazzo Castani) Benito Mussolini si strinse assieme a un’adunata di oltre cinquecento reduci di guerra, fra cui il futurista Tommaso Filippo Marinetti, e con un discorso pubblico messo poi nero su bianco fondò le basi dei Fasci di combattimento che, all’inizio, furono denominati Sansepolcristi. Un momento simbolo della storia italiana che, negli anni successivi, il regime avrebbe considerato il vero atto fondativo del fascismo. Quel giorno, il fascismo aveva posto le sue basi nel contesto di una città, Milano, smarrita e drammaticamente provata dalla Prima Guerra Mondiale, la stessa che poi con un gesto più che simbolico avrebbe visto il trionfo del Comitato di Liberazione Nazionale e messo fine in Piazzale Loreto al fascismo con quello che tutti, milanesi e non, ricordiamo.

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# Cosa c’è oggi in piazza San Sepolcro

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Grazie a recenti restauri è oggi possibile visitare parte dei resti del Foro romano accessibili da via dell’Ambrosiana.  Nei sotterranei dell’omonima Biblioteca, infatti, sono state ritrovate grazie ad alcuni scavi tracce archeologiche della Piazza del I sec., ovvero i resti dell’antica pavimentazione di epoca augustea. Inoltre, nella cripta sotterranea della chiesa di San Sepolcro è possibile ammirare il pavimento in marmo rosso di Verona un tempo appartenente al Foro, successivamente asportato per realizzare il rivestimento risalente al 1030. Alla sinistra della chiesa un cancello apre sul piccolo cortile della Sala Federiciana, appartenente al complesso della Pinacoteca Biblioteca Ambrosiana. Su Piazza San Sepolcro, infine, affacciano e fanno da spettacolare cornice alcuni splendidi palazzi appartenenti a famiglie patrizie milanesi. 

 

Continua la lettura con: Luogo nascosto #61 – La CHIESINA ROSSA: il tesoro segreto della periferia di Milano

CARLO CHIODO

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Carlo Chiodo
Nasco a marzo del 1981. Milanese moderno, ostinato e sognatore, alla costante ricerca di una direzione eclettica di vita. Laurea in Lingue e Comunicazione, sono appassionato di storia contemporanea, amante del cinema e del surf da onda. Dopo il romanzo d'esordio (Testa Vado Croce Rimango, 2016) ho pubblicato con Giovane Holden edizioni una silloge di racconti (Diario di Bordo, 2020).