Barcellona: MEZZI PUBBLICI GRATIS per 3 anni a chi rinuncia al MEZZO PRIVATO. Un’idea per Milano?

L'utilizzo dei mezzi privati è uno delle principali fonti di inquinamento, bisogna provare ad agire utilizzando la leva degli incentivi

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Credits: polisnetwork.eu t-verda

Il problema inquinamento colpisce Milano. Uno dei fattori chiave è lo smog prodotto dal traffico. Barcellona ha trovato un metodo alternativo che sostituisce l’incentivo al sistema basato su multe e punizioni che di solito è applicato nel nostro Paese: sarebbe utile anche a Milano?

Barcellona: MEZZI PUBBLICI GRATIS per 3 anni a chi rinuncia al MEZZO PRIVATO. Un’idea per Milano?

# L’iniziativa: oltre 12.000 mezzi privati in meno girano per Barcellona

Credits: polisnetwork.eu
t-verda

Nel 2017 a Barcellona è partito un progetto che aveva come obiettivo quello di far passare i proprio cittadini dal trasporto urbano automobilistico al trasporto pubblico. Non solo si voleva indurre a questo cambiamento, ma bisognava mantenerlo. Così l’Area Metropolitana di Barcellona, dal 2017, ha fornito 12000 biglietti metropolitani T-verda a tutti coloro che hanno rinunciato ad un mezzo privato.

Il biglietto T-verda (tradotto T-verde) permette di usufruire gratuitamente di tutto il trasporto pubblico nelle zona da 1 a 6 dell’area metropolitana per una durata di 3 anni. E a Barcellona 3 anni gratis di trasporto pubblico in cambio di una rinuncia del proprio mezzo privato sembra proprio aver funzionato. Nella città spagnola, infatti, c’è stata una riduzione di 10.613 auto e 1.735 motocicli per un totale di più di 12000 biglietti T-verda.

# Funzionerebbe a Milano? Le analogie con Barcellona

Credits: @ior_leibler_photography
Metro Milano

A questo punto quello che ci si chiede è: questa soluzione sarebbe efficace anche a Milano? Analizzando il trasporto pubblico milanese, si può tranquillamente dire che funziona. Milano infatti è forse la città italiana meglio servita. Se si pensa poi ai motivi che hanno spinto molti abitanti di Barcellona a scegliere quest’opzione si vedono certe similitudini anche con la città meneghina.

Tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, a Barcellona è entrata in vigore la Low Emissions Zone (LEZ) che vieta la circolazione nella città, dal lunedì al venerdì giorni lavorativi, dalle 7:00 alle 20:00, ai veicoli più inquinanti. Anche a Milano abbiamo la nostra cara Area B, che vieta l’ingresso in città ai veicoli più inquinanti e a quelli con lunghezza superiore ai 12 metri che trasportano merci, anche questa attiva da lunedì al venerdì dalle 7:30 alle 19:30. Se si pensa che poi c’è anche l’Area C, direi che le zone a traffico limitato che favoriscono l’utilizzo dei mezzi pubblici, a Milano ci sono.

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# Un buon esempio ma non facile da replicare

Credits: oltrepolombardo.com – Trenord

Se si analizza quindi solo la città di Milano, forse la soluzione di Barcellona potrebbe essere sì replicata. La città spagnola però ha allargato la proposta all’intera area metropolitana della città. A Milano questo potrebbe essere un problema. Pensando solamente alle recenti zone STIBM (il sistema tariffario integrato Milano-Monza), le aree circolari si estendono fino a zone della periferia e della provincia non perfettamente servite. Quindi sì sicuramente la scelta di Barcellona può essere d’esempio, ma dovrebbe essere ben ragionata per applicarla a Milano. E voi cosa ne pensate?

Continua la lettura con: 30 SQUAT per un biglietto della metro: potrebbe funzionare anche a Milano?

BEATRICE BARAZZETTI

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Beatrice Barazzetti
Nata nel 1999, mentre studio Economia e Turismo scopro il mondo. Sono una sognatrice ambiziosa, solare e sempre pronta a mettermi in gioco.

1 COMMENTO

  1. fate schifo, non si può iniziare un articolo con una panzana, o una velina di Sala (vedetela come volete), ma a Milano il problema che causa l’inquinamento NON è il traffico ed è stato dimostrato durante il lockdown

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