7 idee per start up milanesi

0

Da sempre l’uomo coltiva dentro di sé la pulsione generativa. Quindi o appaghi questo bisogno facendo figli oppure apri una start up. Le start up milanesi non si contano, sono tantissime e ne spuntano di nuove in continuazione.

Ci sembrava giusto dare i nostri suggerimenti in materia.

start up milanesi7 idee per start up milanesi

 

#1 Creazione di una community che si scambia le case dove vivere a Milano.

Per vivere ogni volta in una zona diversa. La si potrebbe chiamare homemore.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

#2 App di quelli che corrono al parco, sincronizzandosi in modo da vestirsi tutti uguali (es. questa mattina tutti arancioni).

La chiamerei “appettorina” e tutti quelli che la scaricano entrerebbero in una classifica che misura quanto corrono. Potremmo pensare a un sacco di categorie: migliore tempo al chilometro, migliore costanza (ore di corsa a settimana), tragitto più lungo, e mille altre.

#3 Appetito.

L’app che ti segnala i buffet gratuiti degli eventi e ti permette di lasciare recensioni. Così gli organizzatori per paura di ricevere dei pessimi feedback la smetterebbero di lesinare sul catering.

#4 Appagato: per pagare multe e bolli con carte di credito (online).

Dovremmo per forza chiamarla “appagato”, sia per la soddisfazione di non doversi alzare dal divano e di evitare le code, sia perché il feedback di chi riceve il pagamento sarebbe un’icona con una ricevuta timbrata dalla scritta “ha pagato!”

#5 App per dare feedback sui servizi alla pubblica amministrazione.

Ma soprattutto per suggerire agli utenti come fare per districarsi nel dedalo della burocrazia moderna.

#6 App per risolvere i problemi del mondo.

Tu inserisci un problema e il mondo di iscritti alla App contribuisce a elaborare la soluzione. Praticamente è quello che avviene su Facebook ogni volta che qualcuno fa o dice qualcosa. Magari non si trova la soluzione, ma almeno riusciamo a liberare le nostre bacheche dai saccenti.

#7 App per suggerire idee di start up e trovare qualcuno che ti aiuti a realizzarle.

Se è vero che le start up milanesi sono così tante allora non sarebbe male avere un territorio comune nel quale tutti possono mettere a disposizione le loro forze per contribuire a realizzarle.


Articolo precedenteMilano, anni 1923-1943: appunti sulla contaminazione creativa (parte I)
Articolo successivo5 chicche vintage a Milano – MAPPA