10 CITTÀ MERAVIGLIOSE ma SOTTOVALUTATE nel mondo

Una classifica di alcune delle località più belle ma di cui nessuno parla

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Pur senza avere una conoscenza universale, possiamo segnalare località che abbiamo visitato e apprezzato, ma che non vediamo praticamente mai nominate tra le classifiche delle aree urbane più accattivanti del pianeta. Ne abbiamo selezionate 10, due per area geografica extra-europea: Nord America, Sud America, Africa, Medio Oriente e Asia. Qui le presentiamo in ordine alfabetico, per non fare differenze, perché per stilare un vero ranking avremmo dovuto averle viste tutte.

10 CITTÀ MERAVIGLIOSE ma SOTTOVALUTATE nel mondo

# Antananarivo: in mezzo a una natura strabiliante

La capitale del Madagascar non è certamente una meta turistica tra le più frequentate, anzi è raro trovare qualcuno che l’abbia visitata, anche tra i viaggiatori che pure hanno attraversato le terre della Grande Isola Rossa.

Nonostante questo, la città di un milione e quasi trecento mila abitanti riserva svariate gradite sorprese. Prima di tutto la vegetazione strabordante, capitanata dalle splendide jacarande lilla. Il Lac Anosy, un bacino d’acqua artificiale con tanto di monumento sull’isoletta centrale, circondato da alberi e colline.

Le testimonianze artistiche più antiche, alla Rova, con ex palazzi reali conservati e in rovina. Il quartiere centrale, con le sue stradine laterali polverose e tranquille, le ambasciate, le scalinate, i palazzi del potere, il fascino di una destinazione che non assomiglia a nessun’altra.

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# Asmara, da poco diventata Patrimonio UNESCO

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Ultimamente l’UNESCO ha finalmente (tardivamente) inserito la capitale dell’Eritrea nella sua lista del Patrimonio dell’Umanità, per via della nutrita schiera di edifici coloniali italiani di pregio, tutti ben tenuti. Ma questa città di quasi un milione di abitanti ha molto altro da offrire, nonostante sia tagliata fuori da ogni circuito turistico a causa dell’ennesimo regime dittatoriale che opprime le popolazioni locali.

Sorge su colline nel pieno dell’altopiano del Corno d’Africa e ha strade eleganti e alberate, tra le quali ci piace citare il romantico quartiere ‘italiano’ di Ghezzabanda. Ma le emergenze monumentali religiose non sono da meno: la cattedrale cattolica (che ai milanesi ricorderà la chiesa di Sant’Agostino in Melchiorre Gioia), quella ortodossa e la moschea si sfidano nella gara di bellezza di un multiculturalismo a prima vista riuscito.

# Bogotà e le ricchezze precolombiane

Nota perlopiù per la sua nomea poco accattivante di città pericolosa, la grande capitale in quota della Colombia (più di otto milioni di abitanti che vivono a 2640 metri) riesce a vincere facilmente i cuori di chi la visita. La posizione ai piedi della Cordillera è un primo grandissimo valore aggiunto, valli verdi sulle prospettive delle strade.

I musei sono top class assoluta, dalla ricca retrospettiva del geniale artista Botero sino alla collezione di ricchezze precolombiane in oro del Banco della Repubblica. Poi c’è il vecchio quartiere coloniale, in fase di avanzato recupero, dove le attrazioni sembrano brillare sotto un cielo azzurro come pochi altri. Qui del resto, siamo più vicini alle stelle.

# Dhaka (Dacca), insolita e accattivante

Città dalla fama pessima, la grande metropoli del Bangladesh, con i suoi 14 milioni di abitanti, è ormai la decima città al mondo per popolazione. Nessuno si sognerebbe forse di inserirla nella classifica delle più belle, con il suo caos di clacson che suonano interrottamente durante le ore del giorno. Ma i suoi tanti quartieri che sorgono sul Buriganga, ormai parte del delta del Gange, con mille ramificazioni connesse da ponti in cemento, creano un ambiente urbano insolito e assai accattivante.

Anche qui un lago (il Dhammondi) garantisce atmosfere da sogno, mentre i quartieri di Banani e Gulshan profumano ormai di quella globalizzazione buona che ha alzato il tenore di vita. Per un’esperienza emozionante, vagate per i vicoli cadenti della città vecchia e osservate la vita che vi pulsa.

# Doha, l’alternativa non meno interessante di Dubai

Ultimamente si fa un gran parlare di Dubai e di Abu Dhabi, grazie anche alle rotte per il sud-est asiatico per le quali è effettivamente comodo fare uno stop-over a metà strada in una delle città del Golfo. Un’alternativa meno nota ma non meno interessante o piacevole delle due città rivali degli Emirati Arabi è data dalla capitale del Qatar, che, in attesa di ospitare a breve i prossimi mondiali di calcio, soffre ancora di un immeritato deficit di popolarità.

Lo skyline di questa realtà urbana di 1.350.000 abitanti è favoloso, con una lunga serie di grattacieli ben amalgamati tra di loro attorno alla Corniche. E non mancano ovviamente le attrazioni artistiche: il MIA, museo di arte islamica, progettato da Pei, l’uomo della piramide del Louvre, oppure i più recenti Mathaf (arte contemporanea) e Museo del Qatar. Andate anche a curiosare al Souq Waqif, prototipo di ricostruzione in finto stile (ben riuscita) delle tradizioni mercantili della zona.

# Hanoi, tra templi e colori

La grande città di 8 milioni sul delta del Fiume Rosso, capitale del Vietnam, non è sufficientemente conosciuta in proporzione al fascino che le sue strade alberate emanano. Pensando al paese del Sud-est asiatico, siamo infatti tutti più portati a pensare all’incredibile panorama della baia di Ha Long, spesso considerata l’ottava meraviglia del mondo, e raggiungibile facilmente da qui persino in giornata.

Il tocco francese di Hanoi è innegabile e va dal color giallo senape utilizzato per i numerosi edifici ministeriali sino all’eleganza delle forme dei teatri, delle chiese, degli hotel. Un ponte rosso vi porterà al centro di un’isoletta artificiale sul lago della spada restituita, il più bello (ma non il più grande) tra i bacini d’acqua di questa città piena di templi colorati e pagode silenziose.

# La Paz, la metropoli più alta del mondo

Arrivando in bus, attraversando il sobborgo di El Alto (che secondo stime recenti sarebbe addirittura di poco più popolato), tra le case in mattoni grezzi, le chiese protestanti bianche e il reticolato incredibilmente regolare delle strade, non ci aspetterebbe mai la fulminazione urbana che ci si presenterà una volta scesi pochi chilometri di autopista e raggiunta la capitale della Bolivia, la metropoli più alta del mondo con i suoi 800 mila abitanti a una quota che varia dai 3200 ai 4000 metri sul livello del mare.

Se il panorama di monti e torri non vi basta, concedetevi le architetture di Eiffel, le stradine strette dei negozietti equosolidali, il cibo di strada, i quartieri residenziali con piazze alberate che vi sembreranno proprio quelle dove avete sempre voluto vivere.

# Muscat (Mascate): una struttura urbana alquanto particolare

L’Oman è già da alcuni anni sulla cresta dell’onda, essenzialmente (oltre che per una vera e genuina ospitalità araba) per via delle sue molteplici attrazioni naturalistiche, tra cui le molto gettonate deserto e fondali da immersione. La capitale, di un milione e trecentomila abitanti, viene spesso invece ancora vista come avamposto inevitabile, se non addirittura come male minore di passaggio.

Nulla di più sbagliato: Muscat ha una struttura urbana unica al mondo, che si sviluppa lungo una costa rocciosa, per chilometri. C’è il quartiere mondano del business e della cultura, con teatro dell’opera e moschea monumentale, palme e lungomari curati sull’Oceano Indiano. Più in là, la zona popolare di Matrah, famosa per il suo suq, e infine il vero centro città, un francobollo amministrativo che ricorda persino Monaco-Montecarlo, per le rocce e per l’esclusività dell’emiro che vi risiede.

# Nashville, di notte si trasforma

Alzi la mano chi non conosce gli Stati Uniti. Grazie anche al materiale che da decenni arriva da quel paese a livello di cinema e serie TV, ogni italiano conosce bene anche solo da remoto perlomeno New York e Los Angeles. Il discorso cambia se si cercano mete minori tra le tantissime città interessanti statunitensi, qualcuna delle quali pecca un po’ di personalità.

Ma non si tratta certamente del caso di Nashville, capitale del Tennessee, e del suo skyline curioso da piccolissima metropoli di 700 mila abitanti. Non cercate qui l’inutile replica kitsch del Partenone di Atene: oltre al consueto Capitol (parlamento di stato), il valore aggiunto è dato dall’incredibile vitalità notturna delle strade in mattoni a vista della downtown, tra Broadway e 2nd Avenue, con i locali di musica dal vivo, le cantanti scatenate, i cappelli a larghe falde, gli stivali a stelle dorate, i boccali che si alzano ripetutamente al bancone…

# Quebec City, amata dagli americani ma poco conosciuta dagli europei

Pure il Canada non è sconosciuto, nemmeno a livello di città, dato che in tanti apprezzano l’eleganza di Toronto, la grazia di Montreal, l’atmosfera di Vancouver. Raramente però in Europa si cita Québec (Québec City), l’indiscussa capitale della francofonia canadese, l’unica città fortificata del nuovo continente, la meta più visitata dai turisti newyorkesi e bostoniani. Proprio perché questa splendida città da mezzo milione di abitanti è meno attrattiva per chi dispone e ha magari già visitato tante mete analoghe, ancora più antiche e fascinose.

Eppure questo gioiello merita la visita a ogni costo, magari cercando di sfuggire alle inevitabili comitive di turisti organizzati nei vicoli secondari della Haute-Ville (città alta), tra il profilo inconfondibile del Frontenac, gli edifici religiosi in pietra grigia, le mura di cinta e le case in legno di ogni sogno nordamericano.

Fonte: Bandiere per tutti (libro di Lorenzo Zucchi)

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LORENZO ZUCCHI

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Lorenzo Zucchi
Laureato in statistica, milanese d’adozione da 16 anni. Grande appassionato di viaggi, fotografia minimalista, architettura e urbanistica. Sognatore estremo, coltiva l’idea di una federazione mondiale di Città Stato. Obiettivo nascosto: svecchiare la società dai suoi tanti risvolti retrogradi. Citazione preferita: la vita reale è per chi non sa fare di meglio.