Salire a Milano e scendere a Roma con la stessa naturalezza con cui si prende la linea rossa. Non solo: con servizi, orari, mappe, interscambi e biglietti integrati con la metro. E un flusso continuo come una metropolitana nazionale. Trasformare la Milano-Roma in una “linea tricolore”, un’alta velocità pensata non solo come infrastruttura, ma come rivoluzione culturale.

# La metropolitana d’Italia: da slogan a realtà?
Trenitalia la chiama già da tempo la “metropolitana d’Italia”. Uno slogan suggestivo, ma se diventasse realtà? Se l’asse Milano-Roma, cuore pulsante dell’Alta Velocità, fosse davvero pensato come una metro lunga 600 chilometri?
Oggi il servizio tra le due città è garantito da Trenitalia (Frecciarossa) e Italo (Ntv), per un totale di 106 treni al giorno in ogni direzione (dati Omio): un’offerta che, nelle ore di punta, arriva a una frequenza sorprendente di un treno ogni 6 minuti e mezzo – paragonabile a quella delle linee centrali della metro milanese.
# Tempi record e stazioni intermedie: una metro di 5 o 6 fermate
I treni più veloci collegano Milano Centrale e Roma Termini in meno di 3 ore: 2h52 per il Frecciarossa no-stop, 2h56 per l’Italo più rapido da Rogoredo. Oltre ai poli principali, sono servite anche città come Parma, Modena, Reggio Emilia, Bologna e Firenze, che sarebbero anch’esse coinvolte in questa rivoluzione metropolitana.
# Il colore della “metro d’Italia”?
Se davvero si trattasse di una linea metropolitana, quale colore la identificherebbe sulla mappa? Due le opzioni simboliche: il tricolore, che richiama la bandiera, o l’azzurro, il colore dell’Italia sportiva. Anche se questa potrebbe creare confusione con la M4.
# All’orizzonte, i TGV francesi
La rivoluzione è già in atto. E non c’è rivoluzione senza lo zampino dei francesi. Entro il 2026 è previsto l’arrivo di SNCF Voyageurs, con 30 treni TGV (15 dei quali a due piani) per coprire la tratta Torino/Milano/Roma/Napoli. Si aggiungeranno 9 coppie di corse giornaliere, portando l’offerta ancora più vicina agli standard delle grandi metropolitane europee.
# Cosa serve per renderla una vera metropolitana?
La frequenza e la linea ci sono già. Le fermate intermedie pure. Il difficile è già fatto. Serve solo uno sforzo strategico per passare da una logica ferroviaria a una metropolitana. In breve, occorre cambiare la comunicazione e, soprattutto, integrare la linea con quella delle metro di Milano e di Roma.
Quindi:
- inserire la Milano-Roma in tutte le mappe della metro
- dare possibilità di biglietti integrati (formula treno+metro)
- organizzare meglio gli interscambi (Termini, Centrale e Rogoredo)
- integrare app e servizi
Anche se, considerando le lacune nelle integrazioni tra metro e passante urbano, quello che sembra a portata di mano rischia di diventare un lontano miraggio. Ma si sa, la rivoluzione serve anche a trasformare i miraggi in realtà.
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MILANO CITTA’ STATO
Lo schema orario delle partenze da Centrale per Termini è così:
ai minuti 00, 10, 30 o 35 Frecciarossa, ai minuti 15 e 40 Italo treno.
In verità corse molte proseguono oltre Roma con percorsi tanto interessanti quanto differenziati.
Vi sono poi corse Frecciarossa non cadenzate da Garibaldi con fermata a Rogoredo.
Ovviamente lo schema di ripete con gli arrivi.
Per essere una “vera” metropolitana ci vorrebbero però isofermate mentre ora i treni servono Rogoredo, Reggio, Bologna, Firenze e Tiburtina in maniera variata. E alcuni Frecciarossa non fermano tra Centrale e Termini.
A mio parere queste corse differenziate andrebbero mantenute e quindi un servizio “metropolitano” dovrebbe affiancare e per essere tale avere frequenze di almeno 20′ requisito minimo per essere classificato continuato come deve essere per una vera metro.
Al riguardo non ci sono problemi tecnici (forse una saturazione nel tratto appenninico bo-fi) ma solo amministrativi ed il difficile è coordinare i vettori che agiscono in aperta concorrenza.