Il sentiero panoramico più LUNGO e BELLO e del mondo è in ITALIA

Per percorrerlo tutto ci vogliono 8 mesi

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Credits: facebook Sentiero Italia – Ph. Pierluigi Valerio

Italia: terra di santi, poeti, navigatori… e camminatori. Si perché, si trova proprio nel Belpaese il sentiero più lungo del mondo. Una camminata che attraversa ben 20 regioni: da Trieste a Trapani, passando per la Sardegna. Oltre 6mila km di strada, 6 siti naturali Unesco, 350mila metri di dislivelli, circa 500 tappe tra rifugi e sentieri, dimenticandosi di città e asfalto.

Il “maestoso” percorso di trekking è stato ideato nel 1981 dal giornalista, escursionista, nonché fotografo Riccardo Carnovalini e realizzato nel 1983 dallo stesso, insieme ad un gruppo di colleghi: partendo dall’alta via dei monti liguri, percorsero tutta la dorsale appenninica, iniziando così a delineare la forma fisica di quello che oggi è il Sentiero Italia CAI. Un tracciato che, attraversando tutta Italia, si è aggiudicato il primato di sentiero (panoramico) più lungo del mondo.

Il sentiero panoramico più LUNGO e BELLO e del mondo è in ITALIA

# CamminaItalia, in migliaia lungo il sentiero

Credits: ansa.it

Per concretizzare il collaudo dell’intero sentiero, durante una riunione del CAI, Teresio Valsesia (che presiede la commissione centrale del CAI) propone il CamminaItalia, che contiene fra l’altro un esplicito invito agli italiani a praticare l’escursionismo.

Così, nel 1995, più di 5mila persone fra italiani e stranieri, appassionati di trekking, percorsero insieme la prima edizione dell’iniziativa, durata ben 8 mesi e con solo 2 tappe di riposo. A Lazzaretto di Muggia, su un marciapiede spartitraffico, ancora oggi c’è una targa in ricordo dell’evento che riporta la frase:

“ha voluto congiungere in un simbolico abbraccio tutte le genti d’Italia ”

Di recente al percorso sono state fatte delle migliorie, in quanto alcuni tratti erano dissestati e difficilmente percorribili, ma il Sentiero Italia è comunque un tracciato percorribile da tutti, a tappe, zaino in spalla, qualche provvista  e via. Non include le vette, ma le terre alte del nostro paese, non si scalano le montagne e non si attraversano i torrenti a nuoto. Nei tratti un po’ più difficoltosi, il CAI ha previsto delle alternative che rendono il cammino facile a tutti. I sentieri e i punti di unione tra loro che formano il tracciato sono quasi tutti indicati da segnaletica bianca e rossa e la sigla S.I. (Sentiero Italia).

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Nel 1997 Emilio Pizzicol, escursionista del CAI di Sesto San Giovanni (Milano), percorre 226 tappe compiendo la prima CamminaItalia in solitaria.

# Un viaggio collettivo che abbraccia tutto lo Stivale

Credits: ansa.it

Il 1° maggio 2019 si è realizzato un progetto che vede il sentiero protagonista: il Va’ Sentiero. Un viaggio collettivo ideato da 3 ragazzi (Yuri Basilicò, Sara Furlanetto e Giacomo Riccobono) e patrocinato dal Touring Club Italiano che ha l’obiettivo di far conoscere e dar voce a questo tracciato e alle terre che attraversa.

Far conoscere la cultura della montagna, che in Italia (quasi) non c’è. Il viaggio è iniziato e, in totale, gli escursionisti sono 6. Il progetto è diviso in tappe: da maggio a novembre 2020, i ragazzi si sono fermati nei luoghi terremotati del centro Italia, con tappa di fine 2020 a Santa Maria di Leuca, il “tacco”. Causa pandemia, gli escursionisti hanno, però, dovuto deviare il percorso, preferendone uno più breve. Contano comunque di raggiungere la meta finale nel 2021: San Teresa di Gallura.

L’idea del Va’ Sentiero nasce, nella testa dei 3 escursionisti, negli anni 2016-2017, conoscendo proprio l’ideatore del percorso, Riccardo Carnovalini.

Ed infine, ecco cosa ha dichiarato il presidente del Club Alpino Italiano, Vincenzo Torti, su Sentiero Italia:

“Con il progetto Sentiero Italia abbiamo un sogno, quello di unire l’Italia intera in un grande abbraccio, attraverso la percorrenza a piedi degli straordinari territori che il nostro Paese è in grado di offrire non appena si abbandona la strada asfaltata”

Speriamo, allora, che questo momento storico finisca presto perché… cosa c’è di meglio di un enorme abbraccio collettivo con sfondo le meraviglie del nostro paese?

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ANGELA CALABRESE

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Angela Calabrese
Nasco a Milano nel 1979, lavoro in una multiservizi e ho avuto esperienza in un'agenzia di comunicazione, iniziata come impiegata fino a diventare copywriter dove scrivevo per un web magazine. Da bambina sognavo di scrivere libri perché ho da sempre la passione per la scrittura. Amo la musica e l'arte in generale. Nelle mia vene scorre sangue siculo-lucano ma il mio cuore nasce e vive da sempre a Milano. La città che amo, quella che se non sai cosa fare, ti dà sempre l'idea giusta. La città delle opportunità, il perfetto mix tra fascino antico e moderno.