I DIECI PONTI più importanti d’Italia

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Il pontefice (ponte facere) aveva il compito di controllare i ponti. Da controllore dei ponti è diventato poi la figura più importante della cristianità.
I ponti rappresentano una grande tradizione del genio italico, dall’epoca romana fino a quella moderna. Milano sceglie questi dieci che rappresentano il lato migliore della capacità italiana.

I dieci PONTI più importanti d’Italia 

Ponte del Diavolo a Vulci (III secolo a.c.)

Ponte etrusco-romano risalente al terzo secolo avanti Cristo, è alto trenta metri sopra il fiume Fiora a Vulci. E’ anche chiamato ponte dell’arcobaleno e conduce al Castello dell’Abbadia che, in origine, era un’abbazia benedettina. Nel periodo napoleonico il castello fu assegnato a Luciano Bonaparte, fratello dell’imperatore.

Ponte di Augusto a Narni (27 a.c.)

Edificato attorno al 27 a.C. per volontà dell’imperatore Augusto univa i monti ai lati della gola scavata dal fiume Nera. Era lungo 160 metri, alto trenta metri. Crollato in parte nel 1055, conserva il pilone. Sono stati mappati circa 900 ponti costruiti in epoca romana.

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Ponte Sant’Angelo (134)

Tra i ponti di epoca romana tra i più noti c’è il ponte che collega il Vaticano a Roma. Fu costruito su progetto di Demetriano nel 134 dall’imperatore Adriano per collegare alla riva sinistra il suo mausoleo.

Ponte Vecchio (1345)

Il ponte simbolo di Firenze fu costruito nel 1345. La presenza delle tipiche botteghe risale al 1442, quando le autorità cittadine imposero ai macellai di aprire le loro botteghe sul Ponte Vecchio per isolarsi dai palazzi della città a causa dei cattivi odori che emanavano. Le botteghe dei macellai furono poi occupate da orafi e gioiellieri per ordine di Ferdinando I nel 1593.

Ponte di Rialto (1591)

Il più famoso ponte di Venezia solca il Canal Grande. Nell’XI secolo venne costruito un primo ponte in legno, galleggiante, chiamato Ponte della Moneta. La crescente importanza del mercato di Rialto sulla sponda orientale del canale fece aumentare il traffico sul ponte galleggiante: attorno al 1250 fu così sostituito da un ponte di legno strutturale, con una sezione centrale mobile, che poteva essere sollevata per consentire il passaggio delle navi. Data la stretta associazione con il mercato, il ponte cambiò nome e diventò Ponte di Rialto. Nella prima metà del XV secolo lungo i lati del ponte vennero costruite due file di negozi i cui affitti contribuivano alla manutenzione del ponte.
Dopo un crollo, il ponte fu ricostruito in pietra nel 1591.

Ponte San Michele (ponte Röthlisberger) (1889)

Noto come il “ponte in ferro” di Calusco D’Adda, progettato dallo svizzero Jules Röthlisberger è un ponte ad arco di traffico misto, stradale e ferroviario, e collega i paesi di Paderno d’Adda e Calusco d’Adda attraversando una gola del fiume Adda. La struttura è interamente chiodata e del tutto priva di saldature (ai tempi non esistevano le macchine per saldature portatili). E’ considerato un capolavoro di archeologia industriale, nonché una delle più notevoli strutture realizzate dall’ingegneria ottocentesca, diventando un simbolo per l’Italia del tempo al pari della Torre Eiffel per la Francia, costruita nello stesso periodo. Nel 2017 il ponte è stato candidato per essere inserito nella lista UNESCO dei patrimoni dell’umanità. Inaugurato nel 1889, dal 15 settembre 2018 il ponte è stato chiuso per interventi di manutenzione che dureranno almeno due anni.

Ponte sospeso di San Marcello Piteglio (1923)

Il ponte sospeso delle Ferriere è una passerella pedonale che collega i due versanti del torrente Lima tra Mammiano Basso e Popiglio nel comune di San Marcello Piteglio, in provincia di Pistoia. Misura 227 metri di lunghezza, 36 metri di altezza massima. Fu costruito per permettere il passaggio degli operai che da Popiglio si dovevano recare a lavorare nelle fabbriche situate sul versante opposto. Nel 1990 è stato inserito nel Guinness dei primati che lo annoverava come “il più lungo ponte sospeso pedonale del mondo”. Dal 2006 il record è detenuto dal Kokonoe Yume Bridge in Giappone.

Viadotto di Coltano (1975)

Con i suoi quasi 10 chilometri sulla A12 in provincia di Livorno è il più lungo viadotto autostradale d’Italia. Segue il viadotto che attraversa il torrente Fichera sull’Autostrada A19, lungo più di 7 km.

Ponte tibetano in Valtellina (2018)

Inaugurato nel settembre del 2018 è considerato il ponte tibetano più alto d’Europa. Sospeso a 140 metri di altezza è lungo 234 metri e collega Campo di Tartano con la località di Frasnino in Valtelina.

Ponte sullo stretto (?)

Già i romani ci avevano pensato a collegare la Calabria e la Sicilia e, pare, che furono gli unici a riuscirci, creando un ponte di barche realizzato per fare passare le truppe e gli elefanti catturati dai cartaginesi, come narra Plinio il Vecchio. Anche Ferdinando II di Borbone nel 1840 pensò a realizzare un ponte sullo stretto. Con l’unità d’Italia il primo progetto di ponte sullo stretto fu del 1866 su iniziativa del Ministro dei Lavori Pubblici Jacini. Nel 1870 si pensò a un collegamento sottomarino. Proseguirono i progetti prima e dopo la prima guerra mondiale, tra cui quello del 1935 del comandante Filippo Corridoni che consisteva nella posa di un enorme tubo d’acciaio sottomarino per il transito ferroviario e veicolare. Nel dopoguerra i progetti si sono intensificati e nel 1981 si è costituita la società Ponte sullo Stretto di Messina Spa.
Nell’ottobre 2005 l’Associazione Temporanea di Imprese Eurolink S.C.p.A. vinse l’appalto di contraente generale per la realizzazione dell’opera per un costo di 3,88 miliardi che l’Unione Europea, la China Investment Corporation (Cic), fondo sovrano di Pechino, e la China communication and construction company (Cccc), si sono rese disponibili a finanziare.
Nel 2012 il governo Monti ha pagato 300 milioni di penali per porre fine all’opera.

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