La città della libertà di culto: le CHIESE ORTODOSSE a Milano

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chiesa ortodossa
Il chiostro interno della Chiesa Ortodossa Russa di San Nicola in Via San Gregorio 5. Credits: TripAdvisor

Fin dall’Editto di Milano (detto, non a caso, anche Editto di Tolleranza) dell’anno 313, Milano è stata accogliente anche dal punto di vista religioso.
Proprio in questo Editto, firmato a Milano, che all’epoca era la Capitale dell’Impero romano d’Occidente e seggio del più anziano tra i due Imperatori, ossia Costantino, fu sancita la libertà di tutti i cittadini dell’Impero di professare il proprio credo.

Lo scisma del 1054 ha di fatto sancito e consolidato le differenze fra le due confessioni: in primo luogo, gli ortodossi, pur rispettando il Papa di Roma, hanno come massima autorità un Sinodo, ossia un’assemblea, di Patriarchi, ciascuno dei quali può rivendicare l’onorifico di “Santità”, e le decisioni vengono prese appunto dal Sinodo. Inoltre, dato che le confessioni ortodosse, con la notevole eccezione di quella greca seguono il calendario giuliano, il Natale ortodosso (che non contempla il presepe, ma condivide l’albero addobbato) si celebra il 7 gennaio e anche la Pasqua è celebrata in altra data rispetto, ad esempio, al rito cattolico.

Un’altra rilevante differenza è che per gli ortodossi lo Spirito Santo procede dal solo Padre, anziché dal Padre e dal Figlio, come nel rito cattolico, sicché adesso, durante le preghiere comuni, si recita un testo del Credo gradito ad entrambe le confessioni, risalente al V secolo e dunque precedente allo scisma.

Inoltre, alcuni aspetti dello spirito che secondo il rito cattolico si ottengono con l’esercizio e lo studio (quali l’esorcismo) per gli ortodossi sono carismi, ossia doni naturali, potenzialmente appannaggio di tutti.

L’indipendenza delle Chiese ortodosse ha generato anche differenze nei riti e diverse sono le Chiese ortodosse che hanno edifici di culto anche a Milano; nello specifico si tratta di quella russa (che accoglie in sé anche la Chiesa ortodossa ucraina e moldava), di quella serba, di quella greca, di quella bulgara, quella romena, nonché quella armena, quella eritrea, quella etiope e la chiesa copta di Alessandria d’Egitto.
Tutte queste chiese si sono adoperate per la città e per integrarvi nel modo migliore possibile i loro fedeli.

Lo scisma, che nel 1054 creò anche reciproche scomuniche, fu sanato più di 900 anni dopo, nel 1965, quando Papa Paolo VI ed Atenagora, Patriarca di Costantinopoli decisero di comune accordo di “cancellare dal seno della Chiesa” la situazione precedente.
Inoltre, dal 1980, è attiva una commissione, interconfessionale e di respiro internazionale per il riavvicinamento della fede cattolica e quella ortodossa.

Da ultimo, nel 2013, detto “Anno Costantiniano”, per commemorare il 1700° anniversario dell’Editto, nell’ambito di una serie di eventi collegati a questa data importante, fu proprio Milano ad ospitare l’incontro del Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo, con il Cardinale Angelo Scola.

ANTONIO ENRICO BUONOCORE

 

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Traduttore di lingua inglese ed esperto di fondi europei, crede fermamente che la cultura salverà il mondo. Una parola alla volta, se necessario.