Le cinque cose che proprio non mi piacciono quando vado al sud

Da donna del Sud trasformata in milanese, questo non riesco a sopportare quando torno nelle mie terre d'origine

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Da donna del Sud trasformata in milanese, questo non riesco a sopportare quando torno nelle mie terre d’origine. 

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Le cinque cose che proprio non mi piacciono quando vado al sud

#1 L’approssimazione

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È tutto caotico, confusionale. Il supermercato, le file al mercato, le indicazioni stradali, i parcheggi. Pochi punti fermi e labili confini.

#2 I collegamenti

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Le strade sono pericolose: interruzioni, deviazioni, segnali stradali fuorvianti o addirittura assenti, oltre al manto stradale sconnesso. E Lavori che ricordo uguali all’infanzia. Un esempio? L’autostrada che collega Ragusa a Catania, può richiedere 2 ore di viaggio. Praticamente più del volo aereo.

 

#3 Il menefreghismo

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Qualunquismo imperante e una discreta dose di menefreghismo. Un esempio? Dal momento che nelle mie zone non ci sono problemi per l’approvvigionamento di acqua, chi se ne frega se in altre zone della Sicilia il problema esista e sia anche grave? 

#4 Gli appuntamenti

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Ormai ci ho fatto il callo, per cui quando sento dire “ci vediamo oggi pomeriggio verso le 17.30“, io manco esco. Mi presento in piazza direttamente alle 19 all’ora dell’aperitivo, perché prima di quell’ora non c è assolutamente anima viva. È matematico.

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#5 I prezzi dei voli 

 
Proibitivi, specialmente nei periodi cruciali delle vacanze natalizie, o a Pasqua, o peggio ancora ad agosto. Mi è capitato di rinunciare per andare altrove, a Parigi o a Londra, per esempio. E poi prenotare un volo aereo per la Sicilia tipo il 9 gennaio quando costa un quinto rispetto a due giorni prima.

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ALESSANDRA GURRIERI

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Alessandra Gurrieri
Siciliana di nascita, milanese di adozione Laureata in giurisprudenza mi piace molto scrivere e leggere Curiosa e affascinata da sempre della città di Milano, la scopro ogni giorno sempre nuova coinvolgendo, nelle mie esperienze, tutte le persone a me care

2 COMMENTI

  1. L’autostrada a dir la verità non arriva nemmeno a Ragusa ma 30 km prima vicino a Modica passando da Siracusa e Avola. Teoricamente permetterebbe un viaggio un pò inferiore a 2 ore, ma i 30 km di statale e , purtroppo, un fondo stradale dell’autostrada che dopo Siracusa raccomanda di non sperare 80 – 100 km/h tanto è sconnesso, non consentono di sperare in un viaggio tanto più breve.
    Io tra Catania e Ragusa ho preferito andare per statale interna e ci ho messo un’ora e mezza.

    Qualcuno dica a chi si fa tanto bello sbandierando la costruzione del ponte, che vanno guardate queste situazioni in Sicilia e non solo, e qualcuno dica a chi lo vota nel Sud, in che mani si sono messi.

  2. IL MERIDIONE D’ITALIA E’ LA FIERA DELLE OCCASIONI SPRECATE. SULLA CARTA HA TUTTO: BUON CLIMA, BELLEZZE NATURALI, PRODOTTI DELLA TERRA INEGUAGLIABILI E RARI COME IL BERGAMOTTO, UNA CIVILTA’ ANTICA FATTA DI CITTA’ ILLUSTRI IN TEMPI IN CUI A SETTENTRIONE SI VIVEVA IN CAPANNE.
    PERSONAGGI CHE HANNO FATTO LA STORIA ANCHE INTERNAZIONALE COME IL CALABRESE LUIGI LILIO CHE PROPOSE CON SUCCESSO IL CALENDARIO GREGORIANO O QUELL’ ENCICLOPEDIA VIVENTE CHE FU IL PARTENOPEO GIANBATTISTA VICO O, ANCORA DI NAPOLI, VITTORIO MONTI CHE SCRISSE LE PIU’ BELLE CZARDAS, DI PER SE’ MAGIARE. L’ELENCO SAREBBE INFINITO.
    “TROPPO BELLO”, IL MERIDIONE FU TERRA DI CONQUISTA DI TUTTI, DAI GRECI AGLI ARABI E AGLI OTTOMANI, DAI FRANCESI AGLI SPAGNOLI, PER FINIRE CON I PIEMONTESI CHE CHIAMANDOLO REGNO D’ITALIA GLI DIEDERO IL COLPO DI GRAZIA (A QUANDO IL RACCONTO DEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO IN CUI CONFINARONO LE TRUPPE BORBONICHE DOPO IL 1861 – E AVESSERO FATTO SOLO QUESTO)?
    POI GLI INGLESI AMICI DEI BARONI SICILIANI E NON SOLO PER VIA DEL MARSALA.
    PER QUESTI E MOLTISSIMI ALTRI MOTIVI IN QUELLE CONTRADE SI SVILUPPO’ UNA SOCIETA’ BASATA SULLA PROTEZIONE RECIPROCA CHE CI FU ANCHE NEL RESTO D’ITALIA MA AL SUD FU FAVORITA (LE MAFIE) E DIVENNE DI FATTO ISTITUZIONE, CON LE GENTI COMUNI CONFINATE AL RUOLO DI SUDDITI PASSIVI FACENDO TORTO ALLE LORO INTELLIGENZE. IN CALABRIA LE LEGGI FEUDALI FURONO ABOLITE IN EPOCA NAPOLEONICA ED ERA POSSIBILE ANDARE DA NAPOLI ALLA SICILIA SOLO PER MARE PER MANCANZA DI STRADE CARROZZABILI.
    MANCO’ INSOMMA LA SOCIETA’ CIVILE CHE SI EBBE AL CENTRO NORD MA NON CERTO PER COLPA DELLA POPOLAZIONE.
    TUTTAVIA NEL PRIMO QUARTO DEL 21MO SECOLO – MA ANCHE PRIMA! – C’E’ O C’ERA LA POSSIBILITA’ DI “AGGIORNARE” LA MENTALITA’. DIFFICILE, FORSE DIFFICILISSIMO, MA E’ L’UNICA STRADA PERCORRIBILE. CONFIDANDO PERO’ NELLA MATURITA’ DEI POLITICI LOCALI CHE PURTROPPO TENDONO A RESTARE PICCINI ANCHE SE DIVENTANO NAZIONALI.
    I PARAGONI NORD-SUD NON DEVONO ESSERE “CLASSIFICHE” PERCHE’ NON SERVE A NIENTE. I CONFRONTI RAGIONATI SI’. E IN QUESTO SENSO ANCHE LE SPIGOLATURE DELL’AUTRICE DEL PEZZO POSSONO CONTARE.

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