Perché fu costruito il Duomo? Più che Dio c’entra il diavolo!

All'epoca fece scalpore l'impeto e i molti soldi che il Visconti impiegò alla costruzione. Che guadagno ne poteva trarre? E, soprattutto, perché un duca laico volle costruire il Duomo di Milano?

0
I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

A Milano nelle grandi opere spesso il diavolo ci mette lo zampino. Ma non è cosa che riguarda solo le cronache più recenti. Sembra che sia così fin da molto, molto tempo fa. Addirittura nella costruzione più gloriosa di Milano: il Duomo. 

# Perché Visconti volle costruire il Duomo?

I lavori per costruire la grande cattedrale di Milano furono avviati nel 1386 su decisione di Gian Galeazzo Visconti che si offrì di donare alla nascente Veneranda Fabbrica del Duomo (l’ente che si doveva occupare della costruzione della chiesa) le cave da cui si estraeva il prezioso marmo di Candoglia che costituisce l’intera cattedrale.

All’epoca fece scalpore l’impeto e i molti soldi che il Visconti impiegò alla costruzione. Che guadagno ne poteva trarre? E, soprattutto, perché un duca laico volle costruire il Duomo di Milano?

# Il diavolo ci ha messo la coda

In questa storia c’è lo zampino del demonio. Narra la leggenda che una fredda notte d’inverno, Gian Galeazzo Visconti, mentre stava dormendo nel suo letto, si svegliò di soprassalto sentendo un intenso odore di zolfo. Davanti a lui c’era il diavolo che lo minacciò di portarsi la sua anima all’inferno. L’unico modo di scongiurare la sua eterna dannazione sarebbe stato costruire una chiesa che, oltre alle consuete immagini di madonne e santi, fosse ricca di immagini inneggianti a Satana.

Naviga su Milano Città Stato senza pubblicità

# La chiesa con quasi 100 immagini diaboliche

Gian Galeazzo si gettò a capofitto nell’immane opera che però non vide terminare: la morte lo colse poco dopo l’inizio dei lavori, nel 1402.

Fra le 3400 statue del Duomo è possibile individuare anche il diavolo, immortalato in ben 96 doccioni dalla forma demoniaca, per volere di Gian Galeazzo Visconti.
Si tratta dei famosi gargoyle (garguglia in italiano), i doccioni forgiati a forma di figure demoniache tipici dell’architettura gotica.

# Inno a Satana o scaccia demoni?

I doccioni sono tipici delle chiese francesi a partire dal X secolo e servivano per scaricare l’acqua piovana dai tetti, venivano spesso costruiti con le sembianze di mostri ispirati alle divinità pagane o agli animali fantastici tipici del Medioevo.

Queste strane figure vennero legate alla cristianità trasformandosi in veri e propri demoni. E’ ancora incerto il loro significato: secondo l’interpretazione più diffusa avrebbero il compito di tenere i demoni reali lontani dalle chiese.

Non si sa se per la leggenda di Galeazzo o per la funzione anti-demoni, sta di fatto che tra le guglie del Duomo ci sono novantasei demoni.

Fonte: Le incredibili curiosità di Milano (Gian Luca Margheriti)

Continua la lettura con: Leggende metropolitane di Milano

MILANO CITTA’ STATO (Last update: 17 luglio 2025)


Articolo precedenteTerremoto giudiziario: tutte le opere che rischiano il blocco a Milano
Articolo successivoIl lido sul lago che sembra la Costa Smeralda… a un’ora da Milano

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome