Città nel deserto, villaggi modulari e simulazioni lunari costituiscono alcune delle nuove visioni turistiche. Ecco dove si potrebbe andare in vacanza nel prossimo futuro.
#1 The Line: una città lineare nel deserto lunga 170 chilometri

The Line è una struttura urbana lineare progettata nel deserto dell’Arabia Saudita nell’ambito del piano NEOM. Il tracciato previsto si estende per 170 chilometri con una larghezza costante di 200 metri e un’altezza di 500 metri. Il sistema elimina del tutto la circolazione stradale e l’uso di automobili, sostituiti da una rete interna ad alta velocità. L’intero impianto è alimentato esclusivamente da fonti rinnovabili, con un controllo climatico interno costante. L’obiettivo dichiarato è ospitare fino a 9 milioni di abitanti distribuiti lungo il corridoio urbano. Le facciate riflettenti delle due pareti parallele servono a limitare l’impatto ambientale. Ogni area sarà accessibile in meno di venti minuti grazie a una linea sotterranea automatizzata. La costruzione è stata avviata nel 2021 con una pianificazione suddivisa in fasi e prime inaugurazioni entro il 2030. Il progetto è gestito da enti statali sauditi.
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#2 Oceanix: una città galleggiante modulare al largo di Busan

Oceanix è un insediamento marino modulare in attesa di realizzazione presso la costa sudcoreana di Busan. Il progetto è promosso in collaborazione con le Nazioni Unite e ha come obiettivo la costruzione della prima città galleggiante resiliente ai cambiamenti climatici. Ogni unità abitativa ha una forma esagonale ed è predisposta per essere autosufficiente dal punto di vista energetico, idrico e alimentare. L’intero complesso sarà ancorato al fondale per garantire stabilità anche in presenza di eventi estremi. La fase iniziale prevede una capacità abitativa di 12.000 persone, con possibilità di espansione fino a 100.000 residenti. I materiali da costruzione selezionati sono leggeri, resistenti e a basso impatto ambientale. L’energia sarà fornita da impianti solari ed eolici integrati nella struttura. Il progetto rientra tra i modelli pilota per la gestione sostenibile delle zone costiere.
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#3 Liberland nel metaverso: un villaggio virtuale legato a una micronazione reale

Liberland Metaverse è un progetto urbanistico ibrido, fisico e digitale, concepito in relazione a una zona geografica tra Croazia e Serbia non ufficialmente rivendicata da nessuno Stato. La città è stata disegnata nello spazio virtuale con il supporto dello studio Zaha Hadid Architects e si sviluppa nel metaverso come comunità decentralizzata. Gli utenti possono acquistare spazi virtuali sotto forma di NFT, costruire edifici personalizzati e interagire tramite una piattaforma in blockchain. Il modello prevede la creazione di un’economia interna basata su token e criptovalute. Sono stati realizzati moduli abitativi galleggianti e un villaggio eco-turistico lungo il Danubio, in prossimità dell’area rivendicata da Liberland. Il progetto ha lo scopo di sperimentare nuove forme di convivenza e governance digitale. L’accesso è aperto a sviluppatori, investitori e turisti. L’interazione tra la componente reale e quella virtuale è continua.
#4 ReGen Villages: un villaggio modulare per l’autosufficienza energetica e alimentare

ReGen Villages è un modello di insediamento residenziale sviluppato dallo studio danese EFFEKT, con la collaborazione di istituzioni accademiche e partner tecnologici europei. L’obiettivo è costruire villaggi autosufficienti in grado di produrre internamente energia, acqua e cibo. Ogni nucleo abitativo comprende serre integrate, sistemi di agricoltura verticale e impianti per il recupero e la gestione dei rifiuti. Le abitazioni sono realizzate in legno e materiali sostenibili, organizzate intorno a spazi condivisi. Il progetto prevede l’utilizzo di pannelli fotovoltaici, batterie di accumulo e sistemi geotermici per la copertura energetica. Il ciclo dell’acqua è gestito tramite sistemi locali di fitodepurazione. I primi siti pilota sono in fase di costruzione nei Paesi Bassi e in Danimarca. Ogni villaggio ospiterà da 100 a 300 persone. L’impianto è pensato per favorire una forma di turismo educativo e partecipativo.
#5 Moon Dubai Resort: una struttura turistica a forma di luna da 5 miliardi di dollari

Moon Dubai è un complesso architettonico progettato dalla società canadese Moon World Resorts e destinato agli Emirati Arabi Uniti. Il progetto prevede la costruzione di una sfera di 224 metri di altezza che riproduce fedelmente l’aspetto della Luna. L’interno sarà occupato da un hotel, un centro benessere, un’arena da 10.000 posti, spazi residenziali e un’area tematica che simula una passeggiata lunare a gravità controllata. Il complesso è pensato per ospitare oltre 2 milioni di visitatori all’anno. L’intero impianto sarà alimentato da fonti energetiche rinnovabili integrate nella struttura. L’obiettivo è offrire un’esperienza turistica immersiva a tema spaziale, senza necessità di voli suborbitali. La sfera sarà circondata da una base circolare contenente i servizi logistici e le infrastrutture secondarie. Il costo stimato per la realizzazione supera i 5 miliardi di dollari. Il progetto è in fase di promozione commerciale e in attesa di autorizzazioni per l’avvio effettivo.
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FABIO MARCOMIN