1.000 persone alla Filarmonica di Berlino: la Germania si organizza per riaprire TEATRI e SALE CONCERTI

La Filarmonica di Berlino ha tenuto un concerto con 1000 spettatori: un evento in sicurezza che potrebbe diventare un esempio per tutti

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Credit: @berlinphil

Siamo a Berlino, capitale di un paese che ha visto un andamento del Covid-19 simile al nostro: picchi alti nei primi mesi, lockdown, una situazione migliore in estate, chiusure e restrizioni nuovamente in questo periodo.

Eppure, il 30 marzo, la Filarmonica di Berlino ha tenuto un concerto con 1000 spettatori, un progetto pilota per capire come far ripartire la musica anche durante una pandemia. 

1.000 persone alla Filarmonica di Berlino: la Germania si organizza per riaprire TEATRI e SALE CONCERTI

# La Filarmonica e il concerto con 1000 persone

Credit: @berlinphil

Sabato 20 marzo, alla filarmonica di Berlino si è tenuto un concerto con un pubblico di 1000 persone.

Dopo un anno di chiusure e di musica online, si è dato il via al primo progetto pilota, un tentativo per far ripartire le attività culturali.

E così, dopo tanto tempo, 1000 persone si sono sedute in un teatro per sentire della musica dal vivo.

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Sembra assurdo data la situazione sanitaria attuale, la Germania ha da pochi giorni riaperto alcune attività ma ha comunque moltissimi contagi al giorno e una situazione precaria, un po’ come l’Italia.

E da qui mi sorge una domanda spontanea: ci sembra assurdo perché rappresenta effettivamente un pericolo o perché da noi non si è mai fatto?

Per l’occasione, sono state l’Ouverture di Romeo e Giulietta di Tchaikovsky e la Seconda Sinfonia di Rachmaninov dirette dal Maestro Kirill Petrenko a risuonare nel teatro.

# Un evento in sicurezza

Credit: @berlinphil

Tutto l’evento si è svolto in completa sicurezza.

Per entrare al teatro bisognava presentare un test Covid negativo effettuato in giornata.

Se questo potrebbe sembrare una “seccatura” da dover sbrigare, i tedeschi hanno pensato anche a questo: al momento dell’acquisto del biglietto, ogni cliente riceveva un voucher con la possibilità di prenotare un appuntamento in un centro test della città.

Chi non poteva effettuare il test in anticipo, aveva comunque la possibilità di sottoporsi al tampone subito prima del concerto.

Questo avveniva in un centro appositamente allestito e con un team della Charité presente per garantire che i test fossero effettuati correttamente.

Il teatro normalmente ospita quasi 2500 posti mentre in questa occasione gli spettatori erano 1000. La capacità del teatro è stata quindi dimezzata per l’occasione, così da poter tenere una poltrona vuota fra uno spettatore e l’altro.

All’interno della struttura era obbligatorio indossare la mascherina e non era previsto un intervallo. Non era in funzione neanche il servizio di guardaroba e c’è stata un attenzione particolare alla ventilazione e sanificazione degli ambienti.

# Un esempio per tutto il mondo?

Credit: ilmitte.com

Il senatore alla cultura di Berlino Klaus Lederer ha sottolineato come questo progetto potrebbe estendersi e diventare un esempio per tutti gli altri teatri del Paese e per tutto il mondo.

Questo concerto è la prova vivente che fare eventi in sicurezza si può, la strada per uscire completamente dal Covid sembra ancora lunga, perchè nel mentre non sentire un po’ di musica?

Questo concerto è stato il primo e servirà quindi per riconsiderare le procedure di sicurezza, la logistica e la gestione degli spazi per poter migliorare i prossimi eventi.

La direttrice artistica Andrea Zietzschmann ha specificato che questo evento è stato reso possibile solo perché tutti i professionisti hanno lavorato senza essere pagati ma soprattutto grazie al Senato di Berlino che ha fornito i test.

É quindi necessario trovare un modo per gestire meglio i costi.

Ma da qui si parte. Dopo questo primo tentativo si studieranno altre soluzioni possibili per far tornare la musica del vivo.

Andrea Zietzschmann ha dichiarato che tutti i biglietti disponibili sono stati venduti in tre minuti e questo dimostra che una cosa è certa: c’è voglia di musica.

Perchè non seguire il modello della Filarmonica di Berlino anche in Italia?

Fonti: ilmitte.com

Continua la lettura con: L’irresistibile voglia di musica di Milano: i CONCERTI sui PIANEROTTOLI

ARIANNA BOTTINI

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Arianna Bottini
Classe 1998, mi sto laureando in Scienze psicosociali della comunicazione. Sono alla ricerca del mio posto nel mondo; nel frattempo viaggio, leggo, cucino e compro piante.